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mercoledì 30 dicembre 2015

PM10: il record della Brianza

La fotografia ripresa dal satellite Nasa mostra la pianura padana in una giornata di alta concentrazione di smog. Le polveri fini PM2.5 deviano la luce a seconda della frequenza (colore) e li ricompongono caoticamente dando come risultante un cielo biancastro.
Emergenza Aria: la città di Monza e i comuni della Brianza battono tutti i record, di PM10 e anche di... inattività

a cura di Ecocivici Verdi Europei di Monza Brianza

La situazione dell’inquinamento atmosferico negli ultimi giorni precipita in Brianza e nella città di Monza dove, secondo i dati ARPA, ieri 29 dicembre si è arrivati all' 87° giorno dell’anno di superamento del limite europeo dei 50 microgrammi /m3; i dati degli ultimi giorni portano il nostro territorio  al top della classifica dell’aria malata in Lombardia battendo decisamente Milano.

Dati dal 20 al 29/12/2015 rilevati dalla centralina di Meda
L’opinione pubblica sembra preoccuparsi quasi solo del capoluogo mentre i dati da fonte ARPA da noi elaborati indicano che è almeno dal 18 dicembre che i valori medi dalle polveri PM10 a livello provinciale per Monza e Brianza battono sempre quelli registrati a Milano dalla centralina collocata al Verziere.

Quindi Monza e la Brianza campioni lombardi e nazionali di aria malata e conseguentemente di malattie (respiratorie, cardiovascolari e probabilmente anche tumorali) tra i soggetti più vulnerabili all’inquinamento dell’aria (bambini e anziani) nonché per il numero delle morti. Ma ciò non sembra interessare particolarmente i responsabili delle istituzioni locali del nostro territorio.

Malgrado i picchi del 28 dicembre a Meda di PM10 con 124 microgrammi /m3, e del 22 dicembre a Vimercate con 121 microgrammi e con 102 microgrammi a Monza sempre il 22 (ovvero due volte o più superiori al limite europeo) Meda non ha fatto praticamente nulla, malgrado il decreto legislativo 30 aprile 1992, n.285 conferisca ai Comuni la facoltà di limitare la circolazione veicolare (nonostante il sollecito da parte delle associazioni come Sinistra e Ambiente).


Da parte sua il Comune di Monza, con una situazione un poco migliore rispetto a quella di Meda e Vimercate, ha adottato con l’ordinanza del Sindaco del 17 dicembre 2015 una politica di semplici “pannicelli caldi”. Simili le ordinanze emesse a Vimercate, Lissone, Desio, Cesano Maderno. Questo in sostanza significa, per quanto riguarda il traffico, solo bloccare i diesel Euro 3; politica dunque molto più blanda di quella del Comune di Milano, che per il 28, 29 e 30 dicembre invece sospende tutto il traffico.

Insomma per quanto riguarda i veleni nell’aria nessuna  “brianzolitudine orgogliosa” in campo per affrontare con decisione i problemi di salute e ambiente che toccano in particolare i gruppi sociali deboli come bambini e anziani, che a Monza e Brianza non trovano lobby potenti disposte a difenderli come invece fanno con il business dell’autodromo….

Ora, se neanche quando la barca affonda si lancia l’SOS vuol dire che chi la guida pensa che non ci sia alternativa al colare a picco; ovvero che a Monza e in Brianza ci dobbiamo rassegnare a vivere in una camera a gas, orgogliosi di capeggiare la graduatoria del PIL e insieme ignorando quella delle morti e delle malattie derivanti dall’inquinamento dell’aria…? Triste ma inevitabile conclusione!


Ovvio che come Ecocivici Verdi Europei di Monza Brianza noi non la si pensi così; piuttosto siamo convinti che, di fronte all’emergenza grave dell’inquinamento dell’aria a Monza e in Brianza, debba emergere la capacità di resilienza del nostro territorio e che dalla attuale classe politica - che non deve limitarsi ad essere semplice notaio dei problemi esistenti – debbano essere assunte politiche efficaci e innovative.

Quindi chiediamo alle forze politiche presenti nel Consiglio Comunale di Monza e degli altri Comuni della provincia di Monza e della Brianza di darsi da fare, facendo proprie le proposte precise e concrete contenute nell’ORDINE DEL GIORNO che in questi giorni stiamo procedendo ad inviare via mail al Presidente del Consiglio Comunale di Monza Donatella Paciello e ai Sindaci dei 55 comuni della Provincia.

Il documento (leggi il testo) contiene le seguenti proposte, sia di immediata operatività come realizzabili nel breve / medio periodo:

  • adozione sulla base dell’art.7, comma 1, lettera b, del D.Lgs. 30 aprile 1992, n.285 di ordinanze sindacali che, sulla falsariga di quella assunta dal Comune di Milano, prevedano, in caso di permanere delle condizioni atmosferiche attuali, il divieto totale per una settimana (eventualmente prorogabile) della circolazione veicolare su gomma in tutto il territorio cittadino di ogni Comune dalle ore 10 alle ore 16;
  • invitare i cittadini a collaborare con azioni di autolimitazione dell’uso del mezzo su gomma privato, promuovendo una campagna mirata di sensibilizzazione / educazione ambientale a gestione diretta da parte delle strutture dei Comuni, che veda una forte partecipazione del mondo della scuola e del volontariato (es. piedi bus);
  • seguire l’esempio di alcune tra le più importanti città europee con l’istituzione nelle zone considerate più vulnerabili di aree alle quali possano accedere solo mezzi di trasporto pubblici e privati non inquinanti ibridi ed elettrici (“ultra low emission zone”);
  • predisporre in tutti i Comuni un piano a favore delle categorie più esposte ai rischi sanitari derivanti dall’inquinamento dell’aria, prevedendo l’istituzione attorno alle situazioni più frequentate da parte di bambini e anziani, quali scuole, ospedali, giardini pubblici, campi gioco e sportivi, di aree di rispetto a mobilità sostenibile (“clean-air zone”).
Scarica il comunicato in pdf

martedì 29 dicembre 2015

Befana 2016 sul fiume Lambro

Agliate 5 gennaio 2016 - ore 18.30
PANTHALASSA
siamo mare
[...] prima deve essere trascorso un lungo periodo, durante il quale la materia vivente ha lentamente acquistato il tipo di organizzazione che noi conosciamo. Sul come ciò possa essere avvenuto possiamo soltanto fare supposizioni. Comunque, in ogni organismo rimangono tracce del mare, per così dire. Le proporzioni dei Sali nel protoplasma sono per esempio notevolmente simili a quelle dell'acqua di mare; e la più semplice spiegazione di ciò è che ogni vivente porta ancora il segno del mare in cui si è originato.
Martson Bates - La storia naturale 

Attorno alla barca della Befana nuotano meduse, danzano gli anemoni di mare, saltano i delfini, schioccano le cozze; giocano dimentichi di quello che accade in superficie. Un'immersione nell'innocenza e nella gioia dell'infanzia che vede ogni cosa con occhi diversi.
Oltre la sofferenza, oltre la violenza che gli uomini s'infliggono tra una riva e l'altra, la memoria di una comune provenienza. E' la memoria di qualcosa che non sappiamo bene, qualcosa di tanto prezioso da averlo nascosto nel luogo più segreto e ora introvabile: la dolcezza dove ognuno ha abitato e che ci fa tutti uguali.
Il Laboratorio della Befana è un'onda che prende origine dal fiume e raggiunge il mare, il mare di oggi, della speranza e del rifiuto. E dice: “la Befana arriva per tutti!”
Mario Vergani

A cura della C.C.A. e del Comitato per il diritto al Mito / Festa del bambino

In collaborazione con la gente della Valle del Lambro, Casa di Emma, Coop. Demetra, Croce Bianca Brianza, Protezione civile Carate/Verano, Secutores Drum&Bugle Corps - Besana, i giovani del Bangladesh richiedenti protezione internazionale ospiti casa cantoniera Carate, Legambiente Seregno

Comitato Bevere: "Ecco quello che abbiamo fatto nel 2015"

Riceviamo dal Comitato Bevere il resoconto delle attività svolte nel 2015 che volentieri pubblichiamo.

PROGRAMMI, INIZIATIVE E PROGETTI  SVILUPPATI NELL’ANNO 2015
  • Ricerca continua delle fonti di inquinamento e degrado ambientale dei nostri fiumi con eventuale ricorso alla magistratura .
  • Interventi di pulizia e manutenzione ordinaria degli alvei anche in collaborazione con altre associazioni ambientali e Protezione Civile ( Fiumi sicuri, Verde pulito ecc.).
  • Promozione di manifestazioni pubbliche per la sensibilizzazione alla salvaguardia dell’ambiente ( Conferenze e dibattiti sulle varie problematiche, partecipazione alle varie feste popolari con il proprio gazebo, festa della  Molera a giugno e festa della Bevera di Naresso a Luglio ).
  • Educazione ambientale presso le scuole ( lezioni teoriche e pratiche ).
  1.     Istituto Omnicomprensivo di Renate con tre lezioni teoriche  e 1 pratica per le classi medie.
  2.     Classi elementari di Molteno  con 2  lezioni sulle zone umide ed in autunno alcune lezioni
  3.     Tema la conoscenza del bosco in autunno.
  • Corso di formazione sull’Ecosistema Fluviale  per i nostri  iscritti e simpatizzanti tenuti dai professionisti del Comitato Bevere con l’obiettivo di “ migliorare la conoscenza dell’ecosistema e degli habitat naturali “ dei nostri fiumi . Il Corso ha visto la partecipazione di più di 40 iscritti provenienti da 25 Comuni del bacino del Lambro  ( da Oggiono fino a Sesto S. Giovanni ) e provenienti da Associazioni e realtà diverse.
E’ stato sviluppato il Progetto Comunicazione con l’intento di migliorare la comunicazione verso i propri iscritti e simpatizzanti mettendoli costantemente al corrente delle problematiche del territorio e dell’attività del Comitato e di altre associazioni ed Enti utilizzando anche sistemi “innovativi “ di comunicazione.

In particolare è stato implementato:
  • Il Profilo FACEBOOK ed è stato costituito un GRUPPO FB con nome “Amici delle Bevere e del Lambro” per comunicare velocemente a tutti i membri alcune informazioni importanti ed urgenti (es. avviso di un’azione di inquinamento con invio immediato di foto) oppure informazioni di eventi, ritrovi e feste. Al tempo stesso abbiamo predisposto  anche una Pagina FB dove mettiamo tutte le notizie di nostro interesse. La pagina è pubblica e chiunque, anche senza profilo face book, vi può accedere ricercando in Google con le parole chiave “ Amici Bevere Lambro “.
  • MAILING LIST: sono stati raccolti ed organizzati circa 600 indirizzi di persone ed Enti interessati alle nostre informazioni ed attività.
  • NUOVO LOGO: è stato ideato un nuovo logo in due versioni che sono riportate  all’inizio di questo post.  Uno per l’intestazioni di lettere e documenti e l’altro per stampare su magliette od adesivi.  Gli elementi significativi del logo sono il fiume , l’ambiente circostante e la vita (il nostro gambero autoctono) che individuano la nostra attenzione all’Ecosistema Fluviale .
  • IL SITO: è in corso un restyling del sito per ammodernarlo e renderlo più funzionale allo scopo.
In collaborazione con la Regione ed il Parco della Valle del Lambro:
  • Adesione al Contratto del Fiume Lambro settentrionale.
  • Adesione al progetto NATURALAMBRO.
  • Convenzioni con il Parco della Valle del Lambro :
  • Gestione e guardiania della diga del Cavo Diotti a Merone.
  • “ Interventi di messa in sicurezza delle fasce fluviali del fiume Lambro nel rispetto dell’identità naturale dell’habitat fluviale attraverso la manutenzione mirata alla vegetazione arborea insistente “  sul Lambro a Fornaci.
  • Studio per la riqualificazione fluviale del torrente Bevera di Naresso e mappatura degli scarichi inquinanti.
All’inizio del prossimo anno pubblicheremo il programma per l’anno 2016

sabato 26 dicembre 2015

Le iniziative di gennaio all'Oasi Lipu di Cesano Maderno


DOMENICA 17 GENNAIO, ore 14.30
LABORATORIO PER BAMBINI “MANGIATOIE CON MATERIALE RICICLATO”


Nei mesi invernali neve e freddo possono rendere arduo il compito di trovare cibo ai piccoli uccelli che decidono di trascorrere da noi la stagione fredda. Come aiutarli? Semplice: basta costruire delle mangiatoie (con materiale di riciclo), dove mettere a disposizione dei piccoli amici affamati semi, granaglie ed altro. In questo modo il vostro giardino di casa o di scuola sarà pieno di amici durante tutto l’inverno.

Donazione a partecipante: € 7;
Soci LIPU € 5.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
Per maggiori informazioni: tel 0362.546827, oasi.cesanomaderno@lipu.it

Visitatori in Oasi – Foto Archivio Lipu
DOMENICA 24 GENNAIO, ORE 14.30
VISITA GUIDATA: “IL RIPOSO DELLA NATURA”


Visita guidata attraverso i sentieri dell’Oasi alla scoperta delle strategie degli animali per sopravvivere alle rigide temperature dell’inverno. 
L’appuntamento è fissato per DOMENICA 24 alle ore 14.30 con ritrovo presso il Centro Visite. (durata max 3 ore)

Donazione a partecipante: € 3,50; bambini e Soci LIPU € 2.
GRADITA PRENOTAZIONE
Per maggiori informazioni: tel 0362.546827

DOMENICA 31 GENNAIO, ore 14.30
LABORATORIO PER BAMBINI “COSTRUIAMO UNA MANGIATOIA”


Il vostro birdgarden non può essere definito tale senza una mangiatoia in legno costruita da voi. Improvvisatevi falegnami e, a colpi di martello, riuscirete a creare una fantastica area di sosta per tutti gli uccellini che decideranno di passare l’inverno insieme a voi. Una volta posizionata a casa o a scuola e riempita di semi e granaglie, sarà un piacere vedere volare tutt’intorno a voi  i vostri piccoli amici.  Al termine verrà offerta la merenda a tutti i partecipanti.

Donazione a partecipante: € 15; Soci LIPU € 12.
GRADITA PRENOTAZIONE
Per maggiori informazioni: tel 0362.546827, oasi.cesanomaderno@lipu.it

Seveso: 229 cittadini chiedono il consiglio comunale aperto sulla Pedemontana

Comunicato stampa del Coordinamento No Pedemontana

Lo scorso 17 dicembre 2015 abbiamo depositato presso il Comune Seveso le firme di 229 cittadini che hanno sottoscritto la richiesta della convocazione del Consiglio Comunale in Adunanza aperta, istituto previsto dal Regolamento del Consiglio Comunale (articolo 64).

Come abbiamo già spiegato in altre occasioni, riteniamo fondamentale un confronto il più possibile aperto e partecipato tra istituzioni e cittadini, vista la straordinarietà del tema della Pedemontana e delle sue ricadute sull’ambiente e sulla salute della popolazione, e soprattutto considerata la presenza nel territorio di Seveso della diossina, eredità del disastro ICMESA del 1976. L’istituto del Consiglio Comunale in Adunanza Aperta, per come è declinato nei diversi paragrafi dell’articolo 64, codifica alcuni criteri e condizioni per il confronto che auspichiamo. In particolare, infatti, il regolamento consente anche interventi di quanti (Comitati, Associazioni, esperti, cittadini) fossero interessati ai temi da discutere, e che portino il loro contributo di opinioni, di conoscenze, di sostegno illustrando al Consiglio comunale i diversi orientamenti e punti di vista sull’argomento in discussione.

Attendiamo ora la risposta del Presidente del Consiglio Comunale e della Amministrazione, auspicando  che venga raccolta  la volontà di oltre 200 cittadini di confrontarsi in un dibattito vero e a 360 gradi (quale che sia la forma che si vorrà adottare) che vada oltre la comunicazione pro forma o il semplice incontro informativo rivolto a cittadini silenti e passivi; i cittadini hanno i loro punti di vista (anche diversi dal nostro) e devono avere l’opportunità di esprimerli attivamente.

WWF Lecco chiede una firma CONTRO e una PER

Domenica 20 dicembre il WWF torna in piazza a Lecco, nella centralissima via Roma, con il tavolo di raccolta fondi per sostenere la campagna “Polar Bear” del WWF internazionale.

Ai tavoli sarà anche possibile firmare anche due petizioni proposte dall’Associazione.
Grazie alla disponibilità di ICAM Cioccolato, a fronte di una piccola offerta sarà possibile ritirare una simpatica idea regalo natalizia: il Cofanetto Blue Rose caffè oppure le tavolette Go*Do bio. Tutti i fondi raccolti con questa iniziativa saranno destinati al progetto per la salvaguardia dell’orso bianco.

Oltre al cioccolato ICAM quest'anno sui tavoli WWF saranno presenti anche altre idee regalo natalizie, con i prodotti biologici dell'Azienda Agricola Valpredina, realtà costituita nel gennaio 2006 per la gestione della Riserva Naturale di Valpredina che svolge attività di  gestione agro-forestale e produzioni eco-consapevoli. Oltre all’olio di oliva extravergine di certificazione biologica, sono disponibili tisane e infusi, sali da bagno, sacchetti profumati (lavanda, canfora...), tutto materiale prodotto nell’Oasi WWF di Valpredina.

Un’altra idea regalo può essere rappresentata dall’iscrizione al WWF che può essere sottoscritta direttamente ai tavoli dell’associazione lecchese.

Sarà inoltre possibile sottoscrivere due petizioni.

Una petizione “CONTRO”. Contro il progetto di teleriscaldamento a rifiuti indifferenziati, contro un piano che prevede l’incenerimento di una quantità di rifiuti pari a più del doppio della produzione provinciale attuale, con devastanti conseguenze per l’aria che respiriamo. Rispetto al metano utilizzato nel 95% delle caldaie in provincia di Lecco, bruciare rifiuti è più inquinante. La produzione di CO2 raddoppia, così come quella di PM10 e degli ossidi di azoto. Tripla è invece la quantità di ossidi di zolfo; per le diossine, si arriva addirittura a 10 volte tanto. Un progetto devastante per il territorio, per l’ambiente e per la salute dei cittadini.

Una petizione “PER”. Per il turismo sostenible nel S.I.C. Lago di Pusiano, per chiedere agli Amministratori di applicare in maniera più attenta e rigorosa gli obiettivi generali, specifici e prevalenti riportati nel Piano di Gestione del SIC (Sito di Interesse Comunitario) Lago di Pusiano soprattutto laddove si evidenzia la “promozione di modelli di turismo e di attività sportive sostenibili”.

mercoledì 16 dicembre 2015

Meda: le domande di Sinistra e Ambiente sull'area ex Medaspan


AT1 (ex Medaspan): DOV'E' FINITO IL DOCUMENTO DI ARPA?

a cura del gruppo di Sinistra e Ambiente di Meda

Sinistra e Ambiente ha ritenuto necessario approfondire la questione relativa all’effettuazione di ulteriori analisi chimiche per l'area ex Medaspan, ora interessata da un Piano Attuativo per l'insediamento di un centro commerciale o Grande Superficie di Vendita (GSV), di un albergo e relativi servizi.

Oltre ad essere stata interessata da attività produttive che richiedevano l’utilizzo di sostanze chimiche pericolose, l’area di intervento risulta anche compresa nel perimetro della zona R, così definita a causa della contaminazione prodotta dal disastro ICMESA del 1976.
Per questo, il 29 ottobre 2015 abbiamo sottoposto al Sindaco e al Consiglio Comunale la richiesta di effettuare analisi cautelative supplementari per la ricerca di diossina TCDD, di solventi e di formaldeide, ma il Consiglio ha bocciato la nostra mozione.
Abbiamo quindi contattato il dipartimento di Monza e Milano di ARPA segnalando la problematica e chiedendo quale fosse in merito il coinvolgimento della Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente.

Così sì è potuto verificare che ARPA ha inviato il 17 Luglio 2015 al Comune di Meda una comunicazione denominata: "relazione tecnica conferenza di valutazione relativa al rapporto ambientale e al documento del piano di governo del territorio- piano attuativo area di trasformazione AT1 del comune di Meda".
Purtroppo il Comune ha convocato la seconda conferenza di Valutazione Strategica relativa al piano il 14 Luglio, ben prima del termine di 60 giorni entro il quale gli Enti avrebbero potuto far pervenire le loro Osservazioni (24 luglio 2015).
Forse per questo motivo, della comunicazione di ARPA non è stata fatta menzione nel documento di sintesi della VAS e negli atti di approvazione del Piano.

Nel documento comunque inviato da ARPA al protocollo comunale, ma senza alcun recepimento formale nella procedura di VAS, oltre alle valutazioni sul Documento di Piano, ARPA si esprime anche in merito al rapporto ambientale prescrivendo alcune integrazioni.
Tra queste, sul capitolo suolo e sottosuolo, ARPA scrive che: "si rimanda comunque alla fase di scavo dell'area per un'indagine ambientale più accurata nel caso emergano fattori ambientali non individuati in questa fase preliminare".
Questa formulazione lascia già intendere l’esigenza di approfondimenti: il Piano Ambientale predisposto dalla parte proponente, PABEL s.r.l., non aveva “individuato” i fattori di rischio realmente gravanti sull’ambito e pertanto aveva limitato le analisi chimiche al minimo indispensabile, non prendendo in considerazione che l'area ex Medaspan fosse compresa dentro la zona R per livello di contaminazione da TCDD dell'ICMESA e che lì erano effettuate lavorazioni con l'uso di formaldeide e solventi.
Aspetti questi che avevamo sottolineato nella mozione, ed ancor prima come ambientalisti nelle Osservazioni alla VAS presentate dal WWF, senza che siano stati state presi in alcuna considerazione.

Con una mail nella quale comunicava l’inoltro a Sinistra e Ambiente del documento trasmesso a suo tempo al Comune, il Direttore di ARPA, Ing. Olivieri, precisava altresì :
"…si evidenzia che nell'ambito delle osservazioni inviate nel corso del procedimento di VAS …al Comune si  rinviava ad una successiva fase di scavo la necessità  di effettuare indagini ambientali più accurate.
Considerando che l'area ex Medaspan, oggetto di intervento di piano ricade in zona individuata a suo tempo come zona R, la scrivente Agenzia ritiene indispensabile la ricerca di tutti i parametri che potrebbero essere presenti sul suolo e sottosuolo. In particolare nello specifico appare evidente, per la presenza della Medaspan e dell'incidente occorso nelle aree limitrofe, che i parametri chimici da sottoporre a ricerca nei campioni di terreno in suolo e sottosuolo oltre a quelli usualmente ricercati sono da aggiungere i seguenti:  TCDD e furani, Alifatici clorurati cancerogeni e non cancerogeni, BTEXS e formaldeide, solventi.
I limiti di accettabilità  della formaldeide, non contemplata nella tabella 1 in allegato 5 al Titolo V della Parte quarta del D.Lgs.152/06 dovranno essere confrontati con quelli indicati dall'Istituto Superiore di Sanità  nel proprio parere Protocollo 22282 del 03 maggio 2006 (0,1 mg/Kg per i siti a destinazione verde residenziale e 2 mg/Kg per quelli a destinazione commerciale/Industriale."


Al di là di capire il motivo per il quale nell’elaborato di approvazione della VAS, il Comune di Meda abbia ritenuto di non citare le Osservazioni di ARPA, ne di tenere in considerazione le conseguenti richieste di approfondimenti analitici che derivavano dal documento ARPA e dalle Osservazioni WWF, sottolineiamo che le evidenze esplicitate dal Direttore di ARPA siano le stesse contenute nella mozione bocciata in Consiglio Comunale.

A questo punto Sinistra e Ambiente si attende che questa fase di indagine, richiamata anche da ARPA, sia tenuta nella debita considerazione da parte dell'amministrazione comunale, chiedendo a PABEL l'elaborazione di un Piano di gestione e di utilizzo delle terre di scavo (PIANO SCAVI) che preveda le determinazioni analitiche supplementari con il coinvolgimento di ARPA.

Il documento di ARPA è scaricabile cliccando qui.

domenica 13 dicembre 2015

Legambiente Cantù: al via la prima "Green Station" della Lombardia


Il circolo Legambiente Cantù, attivo sul territorio da 1992, ha stipulato un comodato della durata di 9 anni con RFI per la gestione della 1° Green Station di Lombardia

La stazione di Brenna Alzate, situata lungo la linea ferroviaria ottocentesca che collega Como con Lecco è una risorsa che racconta la storia del novecento, elemento di un paesaggio ricco di valori e bellezza potrà divenire "un luogo per trasmettere idee per condividere saperi per immaginare progetti..." un luogo aperto e disponibile per ricominciare a discutere di ambiente, mobilità, suolo, socialità

Il progetto si inserisce nella campagna  Bellezza Italia   nata dalla collaborazione tra Legambiente e Gruppo Unipol per proporre e attuare azioni di recupero e riqualificazione di aree degradate del nostro Paese, per restituirle alla fruizione dei cittadini.

Da quest’anno Bellezza Italia si è rafforzata anche attraverso la collaborazione di Eppela per proporre progetti in crowdfunding. È fondamentale raggiungere l’obiettivo del 50 per cento della raccolta fondi in modo da raggiungere il traguardo della call e ottenere così il cofinanziamento di Unipol  per il valore complessivo di 8.000 euro.

Partecipa anche tu
Con il tuo contributo questo luogo di arrivo e partenza diventerà luogo di socializzazione e incontro, di conoscenza e valorizzazione del territorio.

Fai una donazione su EPPELA: 
https://www.eppela.com/projects/6357-green-station-binario-1

Se volete contattare l’associazione per dare un contributo anche di idee:
mail :         cantu@legambiente.org
fb:              https://www.facebook.com/CircoloLegambientecantu
blog:          http://legambientecantucircolo.blogspot.it

Legambiente Cinisello Balsamo: "No al raddoppio del centro commerciale"


di Ivan Fumagalli, Legambiente Cinisello Balsamo ONLUS

Come forse saprete il già grande Centro Commerciale AUCHAN di Cinisello Balsamo, ha avviato le pratiche per raddoppiare se non triplicare le sue volumetrie. E domani sera un ulteriore aumento di altri 29.000 mq di SLP (Superficie Lorda di Pavimentazione) è in approvazione in Consiglio Comunale grazie al “trucchetto” di far considerare parte delle gallerie commerciali interne allo stesso come “di uso pubblico” e quindi viene permesso di incrementare oltre a quanto già permesso le volumetrie che verranno edificate.

Capite anche voi che considerare come “pubblica” una destinazione all’interno di un Centro Commerciale  sembra un’operazione tesa a favorire solo i proprietari immobiliari che si troveranno un incremento di valore di qualche decina di milioni di euro con una semplice “alzata di mano” del Consiglio Comunale.

Invitiamo quindi tutti i cittadini a partecipare al Consiglio Comunale che si terrà lunedì 14 dicembre 2015 alle ore 21 in via XXV aprile 4 oppure in diretta a questo collegamento: http://cinisello-balsamo.videoassemblea.it/

Per quelle persone che vogliono saperne di più sull’argomento, segnaliamo un video molto interessante al seguente link
https://www.youtube.com/watch?v=XejuaPtVbik

Memoria e Resistenza a Seregno: l'oltraggio della lapide repubblichina mobilita il Comitato Antifascista


Sabato 12 dicembre 2015 si è tenuto, in piazza Libertà a Seregno, un presidio di protesta contro l'apposizione di una lapide, avallata dall'amministrazione comunale, in onore dei militi della Repubblica Sociale Italiana.

Roberto Galliani, presidente del Comitao Unitario Antifascista, ha dichiarato: "La posa presso il Cimitero Principale di una lapide in memoria de «I combattenti seregnesi della Repubblica Sociale Italiana», che «Caddero vittima della violenza. Nel nome di una patria straziata» è un'iniziativa politica miserabile e un fatto indegno per una città che si voglia democratica e antifascista. Miserabile e indegno è l'intento evidente di ricordare questi uomini non in quanto uomini, ma in quanto caduti per il fascismo. È incomprensibile come l'amministrazione comunale possa avallare una tale iniziativa, che distorce in modo grave la semplice verità storica: i partigiani e gli antifascisti combatterono per la libertà e la democrazia, i militanti della Repubblica di Salò combatterono, invece, con la finalità di perpetuare violenza e sopraffazione."


"Siamo preoccupati e indignati - ha dichiarato nel suo intervento Loris Maconi, Presidente del Comitato provinciale ANPI di Monza e Brianza - per l’ennesimo episodio di equiparazione tra chi è morto per la democrazia e la libertà e chi ha difeso un regime violento. È intollerabile mettere sullo stesso piano le vittime e chi si è reso responsabile di torture ed eccidi e ha trascinato il nostro Paese nell’orrore della Seconda guerra mondiale".

Gli interventi dei rappresentanti dei circoli territoriali dell'ANPI e di comuni cittadini hanno coronato il presidio che si è poi concluso con il canto corale di "Bella Ciao".

Nei prossimi mesi sono previste ulteriori iniziative da parte del Comitato Antifascista e dell'ANPI.

martedì 8 dicembre 2015

Centinaia di alberi abbattuti per far posto ad altro asfalto e cemento nel Parco di Monza?


a cura del Comitato per il Parco di Monza A. Cederna

Dalla stampa si apprende che sono in corso accordi commerciali e finanziari nonchè trattative su possibili modifiche che prevederebbero l'abbattimento di 1000 alberi per fare spazio ad altro cemento e asfalto per attuare degli adeguamenti alla pista dell'Autodromo. Questo per poter accogliere di nuovo la Superbike a Monza.

Noi siamo contrari a questo continuo scempio e ci stiamo informando, documentando e attivando su vari fronti, per bloccare questo ennesimo intervento devastatore che oltretutto richiederebbe anche notevole sperpero di denaro pubblico.

Documenti:
Testo della Conferenza stampa del 23 Novembre 2015.
Risultato dell'analisi fatta sull'incidenza economica delle Superbike sul bilancio SIAS.

 
Diffondi il volantino del Comitato per il Parco di Monza.

Scempio a Lesmo: praticamente rasa al suolo l'antica filanda ottocentesca


PROTESTIAMO PER IL DIRITTO AL PAESAGGIO DI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE DELLA VALLE DEL LAMBRO

a cura degli Ecocivici Verdi Europei Monza Brianza

Praticamente rasa al suolo a Lesmo l'area di archeologia industriale Ex Cotonificio Stucchi - filanda Fumagalli

Il Sindaco Roberto Antonioli, a ottobre 2014, dopo aver detto, "stiamo premendo perché venga ... demolito l’ex stabilimento chimico (Blaschim)", aveva promesso  "dovranno restare in piedi ... le parti della vecchia filanda, tracce di archeologia industriale sotto tutela della Soprintendenza". Invece della antica filanda ottocentesca è restato solo un misero angolino...

Come Ecocivici Verdi Europei protestiamo contro la negazione del diritto al paesaggio (costituzionalmente garantito)

SABATO 12 DICEMBRE 2015 ore 11 / 12
PONTE VECCHIO TRA BIASSONO E LESMO
PRESIDIO DI PROTESTA PER IL DIRITTO AL PAESAGGIO DI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE DELLA VALLE DEL LAMBRO.

Partecipate numerosi
.

lunedì 7 dicembre 2015

Turismo sostenibile nel lago di Pusiano


Come si può conservare il valore ambientale del lago di Pusiano? Quali sono le attività turistiche compatibili con la tutela del SIC (Sito di Interesse Comunitario)? E' possibile una differente strategia di protezione e di valorizzazione del patrimonio naturale e culturale del lago?

A tutte queste domande si cercherà di rispondere nel corso dell'incontro pubblico dal titolo "Turismo sostenibile nel SIC Lago di Pusiano", programmato per venerdì 11 dicembre 2015 alle ore 20,45 presso il Centro Studi G. Parini di Bosisio (via A. Appiani n. 10).

L'appuntamento è promosso da molte associazioni che operano nel territorio: Canoa Club Bosisio Parini, Circolo Ambiente Ilaria Alpi, WWF Insubria, WWF Lecco, Centro Ricerche Ornitologiche Scanagatta di Varenna. Il Comune di Bosisio ha dato il patrocinio all'iniziativa.

Relatori saranno il dott. Pietro Gatti, responsabile Servizio Faunistico della Provincia di Lecco, e il dott. Mattia Brambilla, naturalista; moderatore Arturo Binda, educatore ambientale. Il programma della serata prevede inoltre la proiezione di un documentario sul lago a cura di Cosimo Pilotto.

L'incontro è aperto a tutti; sono stati invitati i Sindaci e i Consiglieri dei Comuni rivieraschi, l'Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori, il Parco Regionale della Valle del Lambro, le Province di Como e di Lecco, la Regione Lombardia.
L'incontro dell'11 dicembre si propone di avviare una discussione e un confronto sulla tutela del lago, proponendo una differente strategia di protezione e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale nel SIC del Lago di Pusiano. Rispetto al turismo, secondo le associazioni promotrici occorre pensare a una più precisa regolamentazione delle attività ospitate e ospitabili nell'ambiente naturale che, nel momento in cui si trasformano in attività di massa, possono diventare dannose per la salvaguardia dell'area protetta.

Canoa Club Bosisio Parini
Circolo Ambiente Ilaria Alpi
WWF Insubria
WWF Lecco
Centro Ricerche Ornitologiche Scanagatta - Varenna

sabato 5 dicembre 2015

Carugo, 6 dicembre 2015: aspettando il Natale in cascina Sant'Ambrogio

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a cura del COMITATO PER IL PARCO REGIONALE DELLA BRUGHIERA


Con la presente vi invitiamo a partecipare ad una bella iniziativa che viene organizzata domenica 6 dicembre 2015 dalle ore 10.00 alle 19.00 dagli amici della Cascina Sant'Ambrogio di Carugo (CO).

E' un'ottima occasione per conoscere e apprezzare la storia, la cultura e il paesaggio rurale della Brughiera in un luogo magico a due passi dalla Fontana del Guercio che, in ogni stagione, è sempre bello visitare. Approfittare della giornata di festeggiamenti alla Cascina per fare anche un giro nella Riserva naturale è sicuramente una scelta ottima che consigliamo vivamente.

Gli organizzatori saranno felici di accogliervi e di accompagnarvi nella visita ai vari eventi della giornata.

Consigliamo a tutti di parcheggiare in via XXV aprile a Carugo (zona scuole) e di fare il tratto a piedi... consiglio eco-sostenibile e anche in alternativa a “ingorghi” automobilistici spiacevoli che potreste trovare sulla strada sterrata che porta al luogo dell'evento.

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giovedì 3 dicembre 2015

Tavoli natalizi del WWF Lecco per sostenere la campagna "Polar Bear"


Appuntamento per sabato 5 dicembre con le idee regalo per il Natale 2015. L’evento rientra nella campagna internazionale del WWF “Polar Bear”.

Oltre il 97% degli scienziati ormai concorda sul fatto che il riscaldamento globale esiste ed è un risultato diretto delle azioni degli esseri umani in ogni parte del mondo. I dati satellitari dimostrano che i ghiacci polari si riducono a ritmi impressionanti. Andando avanti di questo passo entro il 2040 resterà soltanto una remota zona dell’Artico dove i ghiacci sono più spessi e resistenti. Si tratta della Last Ice Area, l’ultima casa dell’Orso Polare. Oggi il WWF sta lottando per fermare la fusione dei ghiacci dentro e fuori la Last Ice Area, facendo pressioni su Governi e Industrie per ridurre le emissioni di gas serra.

L’Artico si sta letteralmente fondendo sotto le zampe degli orsi polari e un’immensa porzione della banchisa scomparirà nei prossimi anni se non interveniamo subito. A causa della fusione dei ghiacci, gli orsi sono costretti a percorrere chilometri e chilometri, anche a nuoto, in cerca di cibo. Stremati dalla fame e dalla fatica, in molti non riescono a sopravvivere.

E’ possibile fare pressioni sui Governi per limitare le emissioni di gas serra, ridurre l'impatto della pesca e preservare l'ecosistema artico dalle industrie del petrolio. Il WWF internazionale è impegnato ad attrezzare squadre di pronto intervento per gli Orsi Polari e ad acquistare radio collari, motoslitte e kit veterinari. La salvezza del Circolo Polare Artico e dell'orso bianco dipende da tutti noi.

Per sostenere la campagna “Polar Bear” il WWF lecchese propone anche quest'anno i tavoli natalizi di raccolta fondi.

Grazie alla disponibilità di ICAM Cioccolato, a fronte di una piccola offerta sarà possibile ritirare una simpatica idea regalo natalizia: il Cofanetto Blue Rose caffè oppure le tavolette Go*Do bio. Tutti i fondi raccolti con questa iniziativa saranno destinati al progetto per la salvaguardia dell’orso bianco.

Oltre al cioccolato ICAM quest'anno sui tavoli WWF saranno presenti anche altre idee regalo natalizie, con i prodotti biologici dell'Azienda Agricola Valpredina, realtà costituita nel gennaio 2006 per la gestione della Riserva Naturale di Valpredina che svolge attività di  gestione agro-forestale e produzioni eco-consapevoli.

L’Azienda Agricola Valpredina è produttrice di miele e di olio di oliva extravergine entrambi di certificazione biologica. L’orto delle erbe officinali, il cui impianto è stato realizzato nel 2011, fornisce specifiche essenze essiccate per ottime tisane, infusi e altri usi, calendula, menta, issopo, melissa, ecc.. Vengono prodotti anche sacchetti profumati (lavanda, canfora...) delicati e profumati accessori per armadi e ambienti casalinghi.

Primo appuntamento con i tavoli natalizi WWF per sabato 5 dicembre 2015 in via Roma a Lecco.

mercoledì 2 dicembre 2015

Le preoccupazioni degli ambientalisti sul Piano Territoriale (PTCP) di Monza e Brianza


VARIANTE NORMATIVA AL PTCP PROVINCIALE: ALCUNE VALUTAZIONI DEL COORDINAMENTO AMBIENTALISTA “OSSERVATORIO PTCP DI MB”

La volontà espressa dalla Provincia di Monza e Brianza di una Variante normativa al PTCP per semplificare, correggere e rendere dinamiche alcune sue parti ci obbliga ad alcune valutazioni.

Abbiamo infatti l’impressione che, come prevedibile, alcuni portatori d’interesse, con le loro richieste possano e stiano esercitando pressioni affinché il PTCP venga rivisto in alcune parti normative rendendo i gradi di tutela più elastici e rispondenti alle esigenze da essi rappresentate.

Ci preoccupano  molto i concetti  di “dinamicità” e di “semplificazione” più volte richiamati come obiettivi da perseguire perché se non accompagnati da CHIARE norme di TUTELA, questi concetti, genericamente applicati, rischiano di indebolire e svuotare il PTCP, che ha già parti non propriamente robuste.

L’ascolto delle “esigenze produttive” laddove ci si richiama alla concessione della facoltà di ampliamenti o al soddisfacimento di richieste di ricollocazioni industriali su aree anche Agricole Strategiche (AAS) o di Rete Verde (RV) è uno degli elementi che meritano un approfondimento dettagliato per le implicazioni sia occupazionali sia di consumo di suolo.
Sul punto, registriamo la volontà della Provincia di definire delle condizioni minime per gli ampliamenti produttivi anche su aree tutelate, se queste sono contigue all’azienda, con una compensazione con acquisto e cessione di altra area da vincolare.
Situazione simile laddove alcune amministrazioni hanno chiesto la possibilità di dare il via libera a Ambiti di Trasformazione le cui aree ricadono in ambiti di tutela “stretta” del PTCP.
In questo “scambio” è stato richiamato un generico concetto di “equivalenza di qualità” delle aree e un concetto di “bilancio di consumo di suolo negativo o invariato”.
Un approccio RISCHIOSO soprattutto perché, prima di avventurarsi su questa strada, andrebbero puntualmente ed in modo chiaro, non interpretabile, serio ed esaustivo definiti quali siano i parametri atti a garantire l’”equivalenza qualitativa” così come andrebbe fatta un'analisi di quali siano le effettive aree di previsione di trasformazione sulle quali le amministrazioni non possono o non vogliono recedere.

Anche alle Aree Dismesse andrebbe dedicata una qualsivoglia norma per definire la possibilità di un utilizzo PRIORITARIO atto a  mantenerne la qualifica produttiva e a consentire nuovi insediamenti della stessa natura onde evitare richieste di allocazioni su altre porzioni di territorio libere con conseguente consumo di suolo.


Positiva invece il proposito della Provincia di una progettazione e riqualificazione degli spazi aperti, soprattutto se si riesce ad accompagnarla con il mantenimento delle vocazioni lì precedentemente in essere.

Ambiguo e potenzialmente rischioso il passaggio introdotto dalla Provincia di una  “semplificazione” normativa sugli Ambiti di Interesse provinciale (AIP) definendo una soglia di superficie dell’AIP sotto la quale non si fanno più intese Comune/Provincia.
Anche qui, può non essere sufficiente definire nella normativa “indirizzi” come contenuti minimi dei PGT.
La difficoltà di quantificare e dettagliare le compensazioni (parti del PTCP altresì già cassate dalle sentenze TAR)lascia spazio alle sole “sensibilità” degli amministratori, spesso poco in sintonia con le istanze di fermare il consumo di suolo.
Bisogna invece prendere in considerazione che gli Ambiti di Interesse Provinciale (AIP) sono in parte oggetto di attenzioni perché aree ove ancora si possono pianificare previsioni edificatorie ma che sono anche (con le AAS) CORRIDOI VERDI di COLLEGAMENTO e aree di espansione o fasce di salvaguardia per i PARCHI.
Andrebbe quindi previsto nella Variante un grado di tutela più certo per tutte le zone verdi o libere da edificazione nelle immediate adiacenze dei Parchi, anche al fine di contrastare l’appetito immobiliare che vede il Parco non come bene assoluto da tutelare e ampliare ma solo come parametro utile a far crescere il valore immobiliare.

Questa Variante si sta evidenziando come una scelta delicata poiché potrebbe “aprire” il livello di tutela finora previsto sugli AAS.
Inoltre gli AIP (Ambiti di Interesse provinciale) si stanno sempre più dimostrando come “l’anello critico” che rischia di essere ulteriormente indebolito dall’automatismo di sottrazione all’accordo con la Provincia qualora qualcuno ne chieda l’utilizzo per soddisfare la realizzazione di ambiti di trasformazione.


Seguiremo con attenzione l’intero iter della Variante normativa al PTCP e alla Provincia chiediamo sin d’ora un confronto continuo e un’attenta e accorta valutazione che tenga conto di queste nostre preoccupazioni.

Coordinamento ambientalista OSSERVATORIO PTCP di MB

martedì 1 dicembre 2015

Comitato Bevere: "Fermate le edificazioni nelle aree di esondazione del lago di Pusiano"


Il Comitato Bevere, con una lettera inviata al Comune di Merone, alla Provincia di Como, al Parco Valle del Lambro e alla Regione Lombardia, ha espresso l'assoluta contrarietà per la realizzazione nuove edificazioni nell’area ex-Tagliabue a Merone (CO).

Le motivazioni del dissenso sono nette e non lasciano scampo ad equivoci:
  • L’area in questione è stata sottratta ad una zona di naturale esondazione del lago di Pusiano e dell’emissario naturale;
  •  L’interramento della zona e la relativa sopraelevazione di 2 metri nonché la realizzazione di una scogliera antiesondazione costituiscono un intervento artificiale contrastante con la sicurezza idraulica soprattutto in caso di esondazione dovuta all’innalzamento del livello del lago e dell’emissario naturale per forti precipitazioni;
  • In previsione della riqualificazione del Cavo Diotti è previsto un intervento di pulizia dell’emissario naturale per permettere una maggiore portata durante l’esecuzione dei lavori . Questi lavori invece di ampliare le zone di esondazione le riducono.
  • La realizzazione di queste opere va contro a tutta la programmazione dei progetti futuri del Parco del Lambro sviluppati ed esposti durante i Forum del Contratto di Fiume.