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venerdì 1 novembre 2024

Trekking Urbano a Mariano Comense: un’edizione speciale per i 40 Anni del Comitato Parco Regionale Groane-Brughiera

Il gruppo dei partecipanti alla partenza

Giovedì 31 ottobre 2024, in occasione della XXI Giornata Nazionale del Trekking Urbano, Mariano Comense ha visto radunarsi un gruppo di appassionati del cammino per celebrare una giornata all'insegna della natura e della storia locale. La manifestazione, organizzata dall’assessora Loredana Testini in collaborazione con i volontari del Comitato Parco Regionale Groane-Brughiera, ha voluto rendere omaggio al 40° anniversario del comitato, che sin dalla sua fondazione ha lavorato instancabilmente per promuovere e preservare le aree verdi del territorio.

I saluti dell'assessora Loredana Testini e di Tiziano Grassi del Comitato Groane Brughiera

L'evento, accolto con entusiasmo da una ventina di partecipanti, ha permesso di attraversare diverse tappe significative di Mariano Comense, con un itinerario che ha toccato sia aree cittadine che boschive, offrendo uno scorcio sui tesori naturali e storici del luogo. Gabriele Trezzi ha accolto il gruppo, offrendo una visita guidata presso il Battistero di San Giovanni Battista, una novità rispetto ai percorsi precedenti, che ha destato grande interesse tra i partecipanti.

Gabriele Trezzi accoglie i partecipanti al Battistero

Il Battistero di San Giovanni Battista, un piccolo gioiello architettonico, rappresenta uno degli edifici più importanti e antichi della città. Realizzato intorno all’anno 1025, il battistero presenta una struttura mistilinea di origine romana, tipica delle architetture cristiane a pianta centrale. 

 

L'interno del battistero

La sua cupola ottagonale, ottenuta grazie a un innovativo uso di trombe per adattare il quadrato di base, è un elemento distintivo che lo rende unico tra i battisteri del periodo. Nel corso dei secoli, l’edificio ha subito varie trasformazioni e manomissioni, che ne hanno compromesso parzialmente le forme originarie. 

 


Tuttavia, grazie a interventi di restauro avviati negli anni Cinquanta, oggi possiamo ammirare nuovamente la sua semplicità romanica, fatta di pareti nude, archi doppi e capitelli decorativi, che rievocano lo stile comacino dell’XI secolo.

Il Laghetto della Mordina. Foto di G. Casiraghi

Proseguendo l’escursione, il gruppo ha raggiunto il Laghetto della Mordina, dove, per celebrare l'anniversario del comitato, i partecipanti hanno brindato con un rinfresco a base di pan tranvai, una specialità locale di pane con uvetta, particolarmente apprezzata dai presenti. Dopo una sosta rigenerante, il gruppo ha osservato i lavori di ristrutturazione della Cascina Mordina, un altro importante simbolo della zona, per poi avviarsi verso il ritorno attraversando il torrente Terrò, ormai in secca.

Cascina Mordina in una foto di qualche anno fa, prima dell'inizio dei lavori di restauro

Tiziano Grassi, membro del comitato, ha commentato positivamente la giornata, sottolineando il valore dell’iniziativa e la perfetta collaborazione tra amministrazione e volontari. "Ottima iniziativa questa mattina," ha dichiarato, "grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questa passeggiata e al meteo splendido che ha contribuito a creare un’atmosfera ideale."

L'incontro si è concluso con l’invito a partecipare alle future uscite, confermando ancora una volta la missione del comitato: avvicinare i cittadini al proprio territorio, promuovendo la consapevolezza e l'amore per il patrimonio naturale e storico che li circonda.

Pagherete caro, pagherete tutto: benvenuti nella Pedemontana Free Flow


di
Domenico Corrusco

Da qualche parte, tra realtà e fantasia, si è creata la Pedemontana dei sogni, un’autostrada tanto ambiziosa quanto sorprendente, dove l’idea di libertà si paga caro. Non solo: si paga proprio tutto, fino all'ultimo respiro di asfalto.

Chi guida qui non è semplicemente un automobilista, ma un investitore, un sostenitore del futuro finanziario delle autostrade lombarde. Grazie al sistema Free Flow, il pedaggio è un’esperienza sensoriale, un flusso che scorre rapido come il traffico nei giorni di pioggia. Non serve più fermarsi al casello, no, questa è roba del passato.

La scena è magica: ecco il direttore Sabato Fusco, che dal pulpito del Cittadino (leggi qui) ricorda al popolo che “Abbiamo impiegato risorse e sottoscritto dei prestiti sul presupposto che fosse garantito un ritorno in termini di traffico e pedaggio. Su questo non possiamo retrocedere”. Quasi un’ode a un’epoca dove il concetto di strada libera è diventato “caro, carissimo, o persino carissimo plus!”

Le tariffe? Spettacolari. Lungo la tratta B2, ogni metro quadrato sembra chiedere al cittadino: “Quanto mi vuoi bene, automobilista? Quanto sei disposto a pagare per me?”. E mentre qualcuno sospira pensando alla Milano-Meda ormai inglobata, Sabato Fusco tiene il punto: la scelta non è solo di Pedemontana, è condivisa, è ponderata, e si potrebbe anche dire “calda di sentimento” per chi ama l’arte del sacrificio economico su quattro ruote.

Il motto “Pagherete caro, pagherete tutto” riecheggia forte, ma in questa dimensione alternativa diventa un mantra nuovo: “Guiderete l’autostrada dei sogni, pagherete ogni singolo istante, e sarete grati di farlo!”.