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venerdì 30 giugno 2017

Archiviare Pedemontana. Ampliare il Bosco delle Querce


Sabato 8 luglio 2017 dalle ore 11
presso Circolo Ricreativo La Petitosa, via dei Castagni 1, Seveso


Il coordinamento ambientalista Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile propone un incontro che è al contempo un modo per ricordare il disastro ICMESA nel 1976 e per ricordare insieme a molti altri gruppi e associazioni che sul territorio comunque incombe il pericolo Pedemontana per il momento frenato anche dall’azione condivisa dalle realtà ambientaliste, con il supporto della società civile e delle istituzioni locali.
Tra il 2007 e il 2017 questa azione condivisa ha permesso di
  • evitare lo sbancamento del Bosco delle Querce
  • obbligare la società Pedemontana a sviluppare un piano di caratterizzazione per rilevare i livelli di contaminazione da diossina TCDD nelle aree dell’ipotetico tracciato autostradale impedendo che si procedesse, come si sarebbe voluto, senza tenere in nessun conto le enormi problematiche legate alla sua confermata presenza.

Il coordinamento farà dono all’Archivio della Memoria, custodito dal Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso, di tutto il materiale cartaceo e informatico prodotto e raccolto in questi 10 anni di attento lavoro sul territorio.
Un gesto concreto e simbolico per invitare le Istituzioni e gli enti preposti a “mettere in archivio” l’autostrada Pedemontana con la rinuncia al suo completamento, il suo stralcio dalle opere strategiche previste nella Legge Obiettivo e accompagnato dalla richiesta di avvio del procedimento per l’ampliamento del Bosco delle Querce di Seveso e Meda. 

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Proprio in questi giorni la Procura della Repubblica ha chiesto al Tribunale di Milano (confronto previsto dal 24 luglio 2017) di verificare se la società Autostrada Pedemontana Lombarda (Apl) si trovi “nelle condizioni per dichiararne il fallimento”.
Da tempo il coordinamento ambientalista Insieme in Rete denuncia l’inutilità di questa infrastruttura e le ricadute devastanti per ambiente e territorio conseguenti alla sua realizzazione.
Gli artifizi finanziari quali la defiscalizzazione concessa dal Governo (350 milioni di euro) e il fondo di garanzia istituito da Regione Lombardia (altri 450 milioni di euro) hanno certificato il fallimento del Project Financing oltreché uno sfacciato e indebito intervento e supporto pubblico per cercare di attirare capitali privati che comunque non sono arrivati.
Non si vadano quindi a cercare soluzioni che implichino ancora costi a carico della collettività per tentare di salvare qualcosa che è frutto di scelte errate su cui si persevera con incredibile ostinazione.
L’idea anacronistica di mobilità basata sulla realizzazione di grandi infrastrutture autostradali ha generato una situazione disastrosa di cui le Istituzioni, Regione Lombardia in testa, avrebbero dovuto, da tempo, prendere atto invece di ripetere come un disco rotto il mantra fanfarone e surreale favorevole al completamento dell’autostrada.
Il piano economico finanziario insostenibile, le errate e sovrastimate previsioni di traffico, il danno ambientale in essere e la mancata realizzazione delle compensazioni ambientali per le tratte già realizzate, lo spreco di denaro pubblico, il rischio diossina TCDD sulla tratta B2, sono tutti elementi per cui il coordinamento Insieme in Rete continua a sostenere che il progetto autostradale va archiviato definitivamente rinunciando al completamento dell’infrastruttura e stralciandola dalle opere strategiche della Legge Obiettivo.

Coordinamento ambientalista INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE

Pedemontana è il fallimento di un'idea fuori dal tempo

Comunicato del Coordinamento No Pedemontana

Tre giudici della procura di Milano hanno richiesto la dichiarazione di fallimento della società Pedemontana; il tribunale si pronuncerà il 24 luglio 2017 su quello che in realtà tutti sappiamo, a prescindere dalle decisioni che verranno assunte: Pedemontana è già fallita.

Pedemontana è un’opera vecchia, faraonica e costosa, insostenibile innanzitutto sul piano ambientale, inutile dal punto di vista della mobilità e un fiasco dal punto di vista economico. Un fallimento che è anche il fallimento di un idea fuori tempo della mobilità e di un rapporto arrogante e autoritario con il territorio e le persone che lo abitano; un territorio che si vorrebbe liscio, incolore, muto come i fogli di carta su cui si disegnano i progetti; una popolazione a cui si impone di subire le pesanti conseguenze sulla salute – dalla diossina a all’inquinamento da traffico.

Pedemontana è un’altra opera che si abbatte su un territorio sovraccaricato dai segni del passato industriale, della cementificazione selvaggia degli anni 80 e 90, dei forni inceneritori, del sovrapporsi di altre infrastrutture discutibili. E allora che fallisca.

Non abbiamo certo atteso la magistratura per opporci a questa opera, ma se il tribunale deciderà per il fallimento ben venga. Invitiamo dunque si da ora ad una grande "gufata" collettiva in occasione dell'udianza del 24 luglio. Al più presto per i dettagli.

giovedì 29 giugno 2017

Chiesto il fallimento di Pedemontana. Chi pagherà la devastazione ambientale?

In nero le tratte di Pedemontana realizzate ad oggi
Ciò che Legambiente denunciava da tempo si sta avverando: Pedemontana è un fallimento annunciato. La procura della Repubblica ha dovuto intervenire su quello che la politica non ha voluto vedere per anni, nonostante le tante e reiterate denunce di Legambiente: il progetto fa acqua da tutte le parti, a partire dall’impossibilità finanziaria di darvi sostegno e continuità. Pedemontana è un’opera costosissima, priva di mercato, dannosa a livello ambientale, poco utilizzata dagli utenti e, oramai, vecchia e abbandonata.

«E adesso chi pagherà per i danni ambientali severissimi di un inutile e costoso serpentone autostradale che ha cancellato centinaia di ettari di foreste e di campi coltivati, sconvolto l’idrologia, consumato suolo a dismisura senza alcun bilanciamento tra costi per l’ambiente e benefici per la mobilità? A chi chiederemo conto delle drammatiche perdite subite dal paesaggio dell’Alta Lombardia per questo inutile ecomostro?» domanda polemicamente Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, associazione impegnata in prima fila nel contrastare il consumo di suolo e l’inquinamento da traffico.

E a queste considerazioni si collegano i conti che non tornano di un’opera che ha ingannato i contribuenti ma non ha convinto i potenziali investitori privati.

«Anche il mercato ha bocciato Pedemontana! - dichiara Dario Balotta, responsabile trasporti di Legambiente - Il Governatore lombardo Roberto Maroni deve prendere atto del fallimento di Pedemontana e del federalismo autostradale. Anche se il prossimo luglio il tribunale  non  assumesse nessuna decisione, sarebbe comunque compromessa la credibilità e la ricerca di nuovi compratori, che peraltro dura da 5 anni. Da tempo abbiamo denunciato questa situazione e chiesto una exit strategy per ridurre il danno che il completamento dell’opera avrebbe procurato ai territori. Caro Governatore, altro che project financing! Qui finora ha pagato solo il contribuente!».

Le risorse pubbliche, sottratte ad altri proficui impieghi e spese per un’opera inutile, sono davvero ingenti: finora dalle casse pubbliche sono usciti 1050 milioni, ma le continue iniezioni non sono bastate a reperire i quasi 4 miliardi mancanti per il completamento dell’infrastruttura, né sono servite le promesse di garanzie regionali per 450 milioni, né i 350 milioni di defiscalizzazione riconosciuta dallo Stato. Il bilancio, già disastroso, si è ulteriormente aggravato con la richiesta d’indennizzo del costruttore Strabag per ben 3 miliardi di euro. È ormai chiaro per le banche che l’infrastruttura ha perso ogni residua credibilità perché il mercato ha, di fatto, bocciato il progetto tanto che l’unica possibilità sembra essere quella di portare i libri in tribunale e uscire dall’equivoco di una autostrada “finanziata da privati”. Se il tribunale accoglierà l'istanza di fallimento, Cal (il concedente regionale) dovrebbe riconoscere il suo errore operativo e restituire la concessione all’Anas.

«Ma il conto non si potrà chiudere nemmeno con i dovuti risarcimenti finanziari: deve essere risarcito anche il danno ambientale di una devastazione ambientale senza precedenti, e i comportamenti colposi dei decisori politici, che avevano tutti gli elementi per prendere decisioni responsabili, dovranno essere valutati e opportunamente sanzionati!» conclude Barbara Meggetto.

lunedì 26 giugno 2017

Lambrada 2017 ...una passione durevole


Anche quest’anno si è svolta, per il settimo anno consecutivo, la marcia ecologica denominata “Lambrada”. Il gruppo informale "Lambrada", che ha pubblicato due anni fa un manifesto del Lambro, è partito dalla basilica di Agliate e ha percorso una trentina di chilometri, fino al lago Segrino. La settima edizione si è svolta in una sola giornata, quella di sabato 24 giugno, e il percorso è stato accorciato per permettere a un gruppo più nutrito del solito di prendere parte all'iniziativa. Tre le "scoperte" del 2017: la cartiera abbandonata di Briosco, una ruota di mulino imponente nei pressi di Baggero e, soprattutto, il sentiero della Merlotta, in località Bosisio, che ha permesso al gruppo di rimanere per quasi tutto il percorso lontano dal traffico d'automobili e di apprezzare ancora di più le meraviglie dello specchio d'acqua pedemontano celebrato, tra gli altri, dal Foscolo.

LE GRAZIE
[...]
Sul molle clivo di Brïanza un giorno
Guidar la vidi; oggi le veste allegre
Obbliò mesta e il suo vedovo coro.
E se alla Luna e all'etere stellato
Più azzurro il scintillante Eupili ondeggia,
Il guarda avvolta in lungo velo, e plora
Col rosignol, finché l'Aurora il chiami
A men soave tacito lamento.
A lei da presso il piè volgete, o Grazie,
E nel mirarvi, o Dee, tornino i grandi
Occhi fatali al lor natio sorriso.

Per leggere i resoconti delle precedenti "lambrade" cliccare qui.

Cena di solidarietà con Legambiente Cinisello


e... per favore, prenotate scrivendo una mail indicando quanti siete (quanti adulti e quanti bambini) a cinisello.balsamo@legambiente.org

venerdì 23 giugno 2017

Carte di Brianza al Museo Civico di Biassono

Mappa di Giovanni Brenna, 1850 (particolare)
Sabato 24 giugno 2017 alle ore 17,30

Esposizione di carte topografiche e geologiche, libri di interesse locale, appartenenti al Museo Civico "Carlo Verri" di Biassono.

Il Museo ha voluto acquisire alcune carte topografiche particolarmente interessanti per la Brianza perché le rilevazioni antiche, data la scarsa urbanizzazione dei primi anni dell’800, riescono a dare una maggior conoscenza della conformazione paesistico-amministrativa del nostro territorio.

Sono anche esposte le opere di Arturo Riva, il geologo della Brianza, con la sua interessantissima carta geologica.

Completano l’esposizione alcuni libri di interesse locale e dei periodici dedicati alla Brianza raccolti e conservati presso la biblioteca del museo.

giovedì 22 giugno 2017

Passeggiata alla scoperta degli habitat e della flora del Cornizzolo e la Valle dell'Oro


Domenica 25 giugno 2017 il Gruppo Naturalistico della Brianza propone un'escursione impegnativa, ma affascinante di mezza giornata, per far conoscere gli habitat e la flora del Cornizzolo e la Valle dell'Oro

Partenza da Civate (350 m), la macchina si può parcheggiare in via Longoni Abate o in via del Pozzo, ore 8.00.

Seguendo una mulattiera si raggiunge in 40 minuti la Basilica di San Pietro al Monte (630 m).
Proseguendo, si sale nella Valle dell'Oro lungo un sentiero nel bosco di faggi e in 50 minuti si raggiunge il Rifugio Marisa Consiglieri (1090 m).
Da qui in 15 minuti si arriva alla vetta del Cornizzolo (1240 m).
Per il ritorno si segue il segnavia Val de la Porta che riconduce alla Basilica di San Pietro al Monte e quindi a Civate (4 h).

E' richiesta una prenotazione con un recapito telefonico.
L'escursione potrebbe subire un rinvio, che nel caso sarà comunicato entro sabato mattina.

Riferimenti:
Roberto Cerati 3335372482
www.grupponaturalisticobrianza.it

martedì 20 giugno 2017

Seregno: una sentenza frena l'erosione del parco Brianza Centrale


Il Plis di San Giuseppe grida vittoria!!!
a cura del Comitato Ambiente e Salute del quartiere San Giuseppe

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia RESPINGE il ricorso di Ecosan s.r.l. per l’annullamento dell’ordinanza comunale n. 252, notificata il 3 dicembre 2014, recante ingiunzione al ripristino dello stato dei luoghi per “opere di pavimentazione in asfalto per allargamento dell’accesso carrabile alla Ditta insediata e la formazione di parcheggio costituito da terra e ghiaia” (Sentenza pubblicata il 14/06/2017)

Leggi anche: Giorno dopo giorno si "erode" il Parco Brianza Centrale

domenica 18 giugno 2017

Da Rogeno a Molteno, lungo il percorso del sentiero Pedemonte


Oltre 50 persone si sono ritrovate domenica 18 giugno 2017 per partecipare alla seconda tappa del Sentiero Pedemonte, che ha attraversato i comuni di Rogeno, Bosisio Parini e Molteno.

Palazzo Negri, Rogeno
La partenza è avvenuta da piazza Vittorio Emanuele di Rogeno, comune nel cui centro storico si trovano i palazzi delle famiglie Gadda e Negri.

L'illustrazione del percorso
In verde il percorso
Rogeno vanta un forte legame anche con Papa Pio XI, al secolo Achille Ratti, in quanto i suoi genitori erano originari della frazione Ceppetto e si trasferirono a Desio due o tre mesi prima che nascesse Achille, il futuro Papa della Brianza.

 
Lungo i sentieri di Rogeno e la ferrovia Como-Lecco
Dopo aver oltrepassato il ponte sulla ferrovia e aver raggiunto la frazione di Casletto, Gianni Casiraghi, uno degli ideatori del percorso, ha illustrato le vicende storiche legate al territorio appena attraversato.

La tappa a Casletto
Una rapida discesa ha portato il gruppo sulle rive del Lago di Pusiano per poi proseguire, attraverso il sentiero della Merlotta, verso Garbagnate Rota dove si è potuta ammirare la Chiesa di Sant'Ambrogio.

Il lago di Pusiano
Il sentiero della Merlotta
 
Chiesa di Sant'Ambrogio
L'interno della chiesa
Tappa successiva il bel borgo di Bosisio Parini con visita alla Casa Museo Parini.

La casa museo Parini
 
 

La passeggiata è proseguita quindi a Lezzena dove si è visitata la piccola chiesetta dedicata a Sant'Antonio, per poi giungere a Molteno.

La Chiesa di Lezzena
 
L'altare presenta un frontale "nascosto"
Dopo una sosta ristoratrice presso Villa Rosa, ora sede del Municipio, è stata presentata la mostra "Un binario nel verde" dedicata alla ferrovia Como-Lecco. Successivamente il gruppo ha potuto visitare il bel parco della villa al cui interno è presente una vasca per le tartarughe.

Villa Rosa, ora Municipio di Molteno
Il parco di Villa Rosa
Le tartarughe
In uno degli edifici che si affacciano sul parco si può notare, a distanza di oltre 70 anni dalla caduta del regime fascista, l’effige di Mussolini.


La bella escursione si è poi conclusa con la visita della Chiesa di San Giorgio.

Sullo sfondo la Chiesa di san Giorgio
 
 

Erba: 1° Fiera della Canapa


Si terrà domenica 2 luglio 2017 a Erba la prima edizione della “Fiera della Canapa”, organizzata dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”: si tratta di una delle prime iniziative di questo tipo in Lombardia e di una delle poche che si tengono a livello nazionale.

Nel bellissimo parco di Villa Amalia sarà allestito un mercato di esposizione e vendita di prodotti derivanti dalla trasformazione della cannabis sativa: prodotti alimentari, cosmetici, tessili, industriali, per l’edilizia; vi saranno inoltre banchetti di produttori del mondo agricolo e solidale.

Nell’ambito della fiera si affronterà il tema dello sviluppo della coltivazione della cannabis sativa, una coltura florida fino alla prima metà del secolo scorso, ma poi abbandonata sia perché associata all’antiproibizionismo (che in realtà riguarda la canapa indica, per uso medico e ludico) che per l’arrivo sul mercato dei derivati del petrolio. [vedasi approfondimento sotto]

Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, oltre che occuparsi di tutela del territorio, da anni si occupa anche di promuovere lo sviluppo di attività agricole compatibili con l'ambiente, infatti da 8 anni organizza anche la “Festa delle api” che si tiene sempre ad Erba a fine settembre.

Dichiara Moreno Casotto, vicepresidente del Circolo Ambiente, nonché responsabile della Fiera: “L'obiettivo che ci siamo posti con la realizzazione del prima edizione di questa fiera è quello di creare attenzione attorno al tema dello sviluppo della coltivazione e della trasformazione della canapa industriale. Per questo, oltre al mercato dei prodotti derivati dalla canapa, all’interno della fiera abbiamo organizzato una conferenza allo scopo di dibattere sulla coltivazione e sull'uso della cannabis sativa: abbiamo invitato al dibattito parlamentari, amministratori pubblici e operatori del settore (agricoltori e imprenditori); l'intento è quello di capire come si possa stimolare, anche sul nostro territorio, lo sviluppo della coltivazione della canapa, che avrebbe dei risvolti positivi sia per l’economia che per l'ambiente. Proprio la nuova legge nazionale sulla canapa, approvata nel dicembre 2016, prevede che lo Stato incentivi la coltivazione e la trasformazione della canapa industriale per i diversi usi: alimentari, tessili, industriali”.

Il programma della fiera prevede anche momenti di degustazione di alimenti contenenti la canapa, e poi ancora: presentazione di libri, animazioni per adulti e bambini, dimostrazioni di yoga e shiatsu, musica, balli popolari e molto altro ancora.


L’appuntamento con la prima edizione della “Fiera della Canapa” è quindi per domenica 2 luglio presso Villa Amalia di Erba. La manifestazione, realizzata in collaborazione con Assocanapa, ha il patrocinio della Provincia di Como, del Comune di Erba e della Comunità Montana Triangolo Lariano.

Approfondimento:

All’inizio del 1900, prima dell’avvento del proibizionismo, in Italia venivano coltivati più di 100mila ettari di canapa all'anno. Nel 2015 ne sono stati coltivati solo 3mila ettari. Prima degli anni ‘50 l'Italia era uno dei maggiori produttori al Mondo di fibra di canapa di qualità, più avanti dell'Italia c'era solo la Russia.

La canapa (cannabis sativa)  è una delle materie prime più sottovalutate e bistrattate perché il suo utilizzo è stato associato (stupidamente e volutamente) solo alle controversie sull'uso come stupefacente. Dalla pianta della canapa industriale  si possono ricavare tessuti, corde, farine alimentari, oli, cosmetici, medicinali, fino ai materiali per l'edilizia sostenibile.  Non solo, le piantagioni di canapa, coltivate su terreni inquinati, sono usate anche come metodo di bonifica, per ridurre gli effetti devastanti delle attività umane sul clima e sull'ambiente. Infatti la canapa assorbe i metalli pesanti attraverso la fitodepurazione e non richiede fitofarmaci per la sua coltivazione.      

Ci troviamo, quindi, davanti ad un settore industriale che può rivelarsi una risorsa strategica per l'economia dei territori del nostro Paese.

La canapa per un’economia e un ambiente puliti!

giovedì 15 giugno 2017

Cabiate: una piacevole serata in compagnia del Gruppo Naturalistico della Brianza


di Clara Donadel, Gruppo Naturalistico della Brianza

Con l'estate tutti hanno più voglia di uscire di casa la sera... questa volta vi chiediamo di farlo per una piacevole serata in compagnia della nostra nuova sezione nascente di Mariano-Cabiate del Gruppo Naturalistico della Brianza.

Alcune delle persone che sto contattando ci conoscono da una vita, altri ci hanno dato il loro recapito alla rassegna "Un mese per la Brughiera" di questo autunno a Mariano.

Vorremmo trovarci, con il Presidente, per una serata piacevole, per conoscerci ed in cui vorremmo programmare, tutti insieme e, con l'aiuto delle vostre proposte, nuove attività per l'autunno (avevamo pensato ad uscite sul territorio, proiezioni, miniconferenze naturalistiche), ma anche, per coloro che hanno espresso la volontà di dare una mano ai nostri boschi, le necessità imminenti e, soprattutto, di farvi conoscere i nostri interessanti progetti per il territorio che potremo condividere e supportare insieme.

Vi invitiamo allora ad incontrarci, presso il nostro spazio di ritrovo di Cabiate, in via E. Toti 4, presso la Cittadella della Cultura, al primo piano (parcheggio in via Toti o nella piazzetta della Cittadella, nella via parallela precedente, o in prossimità delle scuole elementari; lo stabile è lo stesso della Biblioteca Comunale, il cui ingresso è sulla piazzetta della Cittadella, mentre il nostro ingresso è retrostante), martedì 20 giugno alle 21.00

lunedì 12 giugno 2017

Sentiero Pedemonte: camminata nella Brianza lecchese tra storia e natura


Un'escursione  nella  Brianza  lecchese  tra  storia  e  natura,  con  sullo  sfondo  la  ferrovia Como-Lecco.  E’ questo  il  senso  della camminata  organizzata  dal  Comitato  sentiero  Pedemonte  (che riunisce 10 associazioni ambientaliste), insieme ai comuni di Rogeno, Bosisio Parini e Molteno.La camminata, facile ed aperta a tutti, si terrà domenica 18 giugno con partenza alle ore 8.30 dalla piazza Vittorio Emanuele di Rogeno. L'escursione toccherà i punti di interesse storico, architettonico e naturalistico dei 3 paesi coinvolti: si va dalle ville storiche di Rogeno al lungolago tra Casletto e Bosisio Parini. Quindi la visita prosegue dentro la frazione storica di Garbagnate Rota per poi salire sulla collina che ospita la casa di Giuseppe Parini.

La  camminata  proseguirà  poi  nelle  aree  verdi  tra  Bosisio  e  Luzzana,  per  poi,  dopo  aver  sottopassato  la superstrada  36,  giungere  nell'area  umida  del  Mais,  importante  dal  punto  di  vista  naturalistico.   Quindi  si proseguirà per il centro di Molteno, con la visita al “Cepp”, con una breve sosta alla chiesa di San Giorgio, per poi concludersi verso le ore 12.00 a Villa Rosa: qui, nella sala consiliare, verrà allestita una mostra sui treni storici dall'Associazione “Como in treno” dal titolo " UN BINARIO NEL VERDE".

Questa  tappa  tra  Rogeno  e  Molteno  rientra  nel  più  vasto  progetto,  portato  avanti  dal  Comitato  sentiero Pedemonte, di realizzare un percorso pedonale che segua il più possibile fedelmente la linea ferroviaria Como-Lecco. Siamo in presenza di una ferrovia storica che ha però bisogno - secondo l'intento del Comitato sentiero Pedemonte - di un vero e proprio rilancio e di un potenziamento, avendo enormi possibilità sia nel trasporto  quotidiano  dei  pendolari,  che  dal  punto  di  vista  turistico,  toccando  realtà  di  importanza  storica, architettonica e naturalistica. La ferrovia attraversa o passa in prossimità di 5 laghi e di 5 parchi naturali. Oggi invece la linea risulta sotto-utilizzata tant'è che nessun treno passa la domenica e per tutto il mese di agosto!
Questo è paradossale poiché dal punto di vista turistico questi sarebbero i momenti di maggior utilizzo: ovvero una linea alternativa al traffico delle auto private, che congestionano le nostre strade anche la domenica.

Il Comitato sentiero Pedemonte intende perseguire il proprio progetto, anche nell’ottica di rilanciare l’uso della ferrovia.  In  tal  senso  anche  la  tappa  tra  Rogeno,  Bosisio  e  Molteno  ha  questo  scopo,  oltre  che  quello  di visitare luoghi di sicuro interesse per gli escursionisti. L’appuntamento è quindi per domenica 18 giugno alle ore 8.30 dalla piazza Vittorio Emanuele di Rogeno.

I PROMOTORI:
COMITATO SENTIERO PEDEMONTE FERROVIA COMO LECCO  - VIA STAZIONE 1 22040 BRENNA (CO) sentieropedemonte@gmail.com
ALTA BRIANZA ITINERARI - CIRCOLO AMBIENTE ILARIA ALPI - CIRCOLO LEGAMBIENTE CANTU'  -  COMITATO PER IL PARCO REGIONALE DELLA BRUGHIERA - COMITATO PENDOLARI COMO LECCO - ASSOCIAZIONE CALNACH ASSOCIAZIONE CULTURALE BRIANZE - COMITATO PER L'AMPLIAMENTO DEL PARCO BRIANZA CENTRALE - COMO IN TRENO -  GRUPPO CULTURALE LA MARTESANA

Seregno: piantumazioni "a sorpresa" nel Parco "10 Dicembre"


Lungo via Luini, nei pressi della rotonda di via Beato Angelico, si trova il Parco 10 Dicembre dedicato "Dichiarazione Universale dei Diritti Umani".

Recentemente il parco è stato oggetto di piantumazioni e tagli d'erba in una zona limitata; la disposizione degli alberelli (circa trenta piante tra oleandri, noccioli, ulivi, melograni, ecc.) sembra sia stata fatta in modo tale da creare una siepe o cortina protettiva. Anche il taglio dell'erba è stato eseguito in una zona ben delimitata: solo tra le nuove piantumazioni ed alcuni edifici confinanti lasciando il resto del parco con l'erba alta.


Durante l'assemblea di quartiere, che si è tenuta la scorsa settimana, Francesco Mandarano, uno dei residenti, incuriosito dalla "particolarità" di tali lavori ha chiesto agli amministratori locali da chi fossero stati autorizzati senza però ricevere alcuna risposta.

Come si può vedere dalle foto qui pubblicate i lavori sono ben evidenti ed il fatto che vengano eseguiti senza che il Sindaco o gli Assessori non ne sappiano nulla ci lascia perplessi.

domenica 11 giugno 2017

Giorno dopo giorno si "erode" il Parco Brianza Centrale

Immagine tratta dal post: Una cava nel Parco Brianza Centrale?
Un "Erode" si aggira per il Parco Brianza Centrale; spesso esegue interventi che modificano sostanzialmente l'utilizzo del suolo. E giorno dopo giorno il parco, di fatto, viene eroso senza che nessuno faccia niente.

La mancata tutela dell'area verde è stata alla base anche delle dimissioni di Barbara Milani da Assessore all'Urbanistica del Comune di Seregno. Esemplificativi due passi tratti dalla lettera inviata al Sindaco Edoardo Mazza: "Consentire passivamente che il territorio cambi e si trasformi tradendo la propria tradizione ci rende irresponsabili". "Salvaguardare il verde, che sia il Plis, di cintura o cuscinetto, dovrebbe essere di per sè un valore inestimabile in quanto ontologicamente fruibile, sopratutto all'interno di un tessuto fortemente urbanizzato come il nostro".

Nei giorni scorsi alcune notizie apparse sulla stampa locale hanno messo in evidenza alcuni di questi episodi.



Il primo è stato denunciato, il 30 maggio 2017, dal Comitato Ambiente e Salute del Quartiere San Giuseppe. Con una lettera inviata all'Amministrazione Comunale evidenziava che il sopralluogo effettuato in data 30 marzo 2017, nei pressi dell'Ecosan, confermava che "le opere di cui alle ordinanze di demolizione erano poste sopra al metanodotto" e che "i mappali 194, 198, 199 del fg. 49, oltre ad essere all'interno del PLIS sono gravati da servitù di carattere privato che impedisce in modo esplicito e perpetuo di realizzare o ampliare aziende insalubri".

Il Sindaco Edoardo Mazza, di fronte a contestazioni ricevute durante l'assemblea di quartiere, rispondeva al Comitato dichiarandosi "possibilista per l'ampliamento della ditta con uno stralcio dell'area dal Plis" (Giornale di Seregno, 6/6/2017).

Il secondo episodio è stato portato alla luce, lo scorso 31 maggio, dal sito di informazione Infonodo e riguarda l'allargamento di una cava anche all'interno dei terreni del Plis Brianza Centrale (leggi qui).


E il Sindaco cosa ne pensa?: "...ritengo che il verde debba essere funzionale alle esigenze della collettività" (vedi risposta alla lettera di dimissioni dell'assessore Barbara Milani). Evidentemente secondo Mazza il verde non rientra tra le esigenze della collettività.

Ed Erode ringrazia...

sabato 10 giugno 2017

Seregno (PAc-1): il nuovo centro commerciale non si tocca. Respinte le osservazioni più significative presentate dalle associazioni cittadine


Il comune di Seregno chiude le porte in faccia alle più importanti richieste formulate dalle associazioni cittadine e dà il via libera al nuovo centro commerciale di via Milano - via allo Stadio.

Il lavoro delle associazioni (ACLI, Casa della Sinistra, Dare un'anima alla città, Quartiere Sant'Ambrogio, Comitato per l'ampliamento del parco Brianza Centrale, Osservatorio PTCP, Legambiente e WWF) non è stato comunque vano, in quanto sono state almeno recepite alcune osservazioni riguardanti le mitigazioni ambientali e la mobilità ciclo-pedonale.

In sintesi sono state respinte le seguenti osservazioni:
  • sospensione dell'approvazione del PAc-1 in attesa della definizione del nuovo Piano Urbano del Traffico e incontri pubblici per l'esposizioni delle problematiche e delle soluzioni;
  • riduzione della superficie edificabile;
  • realizzazione di una pista ciclopedonale nella fascia verde a sud del comparto;
  • divieto di installazione di totem pubblicitari all'interno delle aree verdi del comparto;
  • richiesta dell'acquisto e della cessione al Comune di un'area verde, all'interno del Parco Brianza Centrale, quale compensazione dell'area verde che verrà destinata al parcheggio del centro commerciale;
  • concentrazione del parcheggio ad uso pubblico in un'unica area, non "spalmato" attorno al centro commerciale;
  • regolamentazione della sosta di esclusiva competenza comunale;
  • riposizionemento dell'attraversamento pedonale di via Milano;
  • posizionamento di aiuole "salva pedone";
  • creazione di una corsia riservata per mezzi pubblici.
E meno male che il Sindaco di Seregno, rispondendo ad una puntuale critica dell'ora ex Assessore all'Urbanistica, abbia recentemente controbattuto all'accusa di: "consentire passivamente che il territorio di Seregno cambi e si trasformi,  favorendo le istanze di insediamento della grande distribuzione" dichiarando che invece il punto di vista di Barbara Milani è "in linea con il mio modo di sentire e il mio modo di approcciarmi al problema, ma che tali insediamenti [sono] già vietati dal vigente PGT approvato nella previgente consiliatura.“

venerdì 2 giugno 2017

Bicinfesta per Seregno 2017: una biciclettata lunga vent'anni


Oltre 1.000 ciclisti hanno partecipato alla 20° edizione di Bicinfesta per Seregno organizzata dal GS Respace Biketeam, il GS Dosso ed il WWF Insubria.

Bicinfesta per Seregno nasce infatti nel 1998 raccogliendo fin dalla sua prima edizione un successo per certi versi inaspettato.

Di seguito il fotoracconto della giornata.

La partenza in via Cadore
Via Orcelletto. Sulla sinistra la "Cassina n° 2"
Via San Vitale
Sosta al "Don Orione"
Piazza Risorgimento
Il parco del Meredo
Il lungo serpentone lungo una delle vicinali del Meredo
Breve sosta in via Tiziano
Il Parco "2 giugno"
L'arrivo con ristoro ed estrazione dei premi offerti dagli sponsor