Riceviamo e pubblichiamo
Si
tratta di una serie di presidi che si terranno in
più località lungo il progettato tracciato delle
tratte B2, C e inizio D dell'infrastruttura. Qui puoi cliccare e vedere la
mappa e aprire le descrizioni sui presidi.
L'evento sarà adeguatamente diffuso con diretta
su FB e ad ogni presidio, i gruppi locali
evidenzieranno le pesanti criticità di questa
inutile, dispendiosa e impattante autostrada.
Per Meda
e Seveso, Sinistra e Ambiente, Impulsi
Sostenibilità e Solidarietà, Legambiente circolo
Laura Conti di Seveso e Seveso Futura
organizzeranno e saranno presenti al presidio
nell'area libera di via della Roggia, via dei
Vignee, via Senofonte - potenziale zona di
ampliamento del Bosco delle Querce.
Questo spazio verrebbe totalmente compromesso
dalle opere di viabilità complementare, dalla
vasca di laminazione e, in fase realizzativa, dal
cantiere.
Da non dimenticare: lì come
altrove, il suolo è ancora contaminato dalla
Diossina TCDD del disastro Icmesa del 1976. Su
quest'area produrremo presto una scheda
informativa correlata all'iniziativa del
23/05/2021.
FERMIAMO PEDEMONTANA
Rieccoci con Pedemontana, un'autostrada
che si aggiunge a strade già presenti e che poi
porterà a chiedere altre strade. In Brianza
c'è molta ricchezza, ma un basso livello di
qualità della vita, a causa dell'eccessiva
urbanizzazione, del traffico caotico e della
mortifera qualità dellaria. E' un modello
di sviluppo da cambiare perché la Brianza non può
e non deve essere un deserto di asfalto e
cemento.
Sul tracciato dellautostrada da
completare, le criticità si sommano e le
soluzioni non sono all'altezza.
Si pensa di
affrontare il problema della Diossina TCDD,
prodotta dal disastro dell'ICMESA e presente
sulla tratta B2 (da Meda a Bovisio Masciago) con
un Progetto Operativo di Bonifica al risparmio,
insufficiente e comunque rischioso a causa della
movimentazione di terreno contaminato.
Occupazione e devastazione di aree libere verdi
e boscate di pregio interesseranno la tratta C
(da Cesano Maderno a Vimercate) che nella prima
parte attraversa pure un territorio
particolarmente antropizzato. Lo stesso avverrà
per la D (da Vimercate a Dalmine).
Non va
dimenticato, per le tratte A e B1 già in
esercizio, il bilancio economico insostenibile,
con percorrenze ben lontane da quelle
inizialmente previste e un resoconto ambientale
disastroso con lo
sventramento del Bosco
della Moronera a Lomazzo, il dimezzamento di
quello della Battù a Lazzate e coi terreni
agricoli distrutti. A questo va aggiunto il
mancato completamento di tutte le compensazioni
ambientali previste, alcune delle quali sono
state ridotte o snaturate rispetto al progetto
originale.
Dinanzi a tale rovinoso
scenario, serve fermarsi, serve rinunciare al
completamento dellinfrastruttura.
L'idea di Pedemontana è vecchia di 40 anni ed è
da sempre sostenuta dagli interessi economici
forti, rappresentati non solo dalle imprese
legate alle costruzioni, ma anche da quelle che
traggono profitto dalla costante urbanizzazione
conseguente ad ogni nuova strada.
Pedemontana è ferma da tempo per mancanza di
finanziamenti dagli investitori privati. Regione Lombardia continua però a volerne
ostinatamente il completamento, cercando, di
attirare capitale privato con ambigue operazioni
di supporto a mezzo di risorse pubbliche e
sperando di attingere alla montagna di soldi in
gioco anche per le infrastrutture.
In
Brianza queste risorse economiche sarebbero molto
più utili per realizzare infrastrutture non
stradali, quali tramvie e metropolitane, per
rafforzare la rete ferroviaria e la ciclabilità e
per la scuola, per il welfare, per il sistema
sanitario territoriale e la prevenzione.
Il
dopo Covid sarà ce lo auguriamo e operiamo per
questo fine - un mondo diverso da quello di
prima, anche in termini di mobilità e viabilità,
si progetta il futuro guardando avanti e non
indietro.
Pedemontana devasterebbe
ulteriormente il territorio e aggiungerebbe
problemi a problemi per l'ulteriore
antropizzazione che essa induce. Non rappresenta
la soluzione più adeguata ai bisogni di mobilità
della Brianza, diversi secondo le aree.
Servono interventi differenti da quelli offerti
da un'autostrada a pagamento, meno frequentata di
quanto previsto anni fa e che congestionerà
ulteriormente il traffico locale invece di
alleggerirlo.
Chi si ostina a volere il
completamento di questa impattante autostrada che
ha un bilancio economico e ambientale disastroso,
ci inganna perpetuando un modello di sviluppo
sconsiderato e insostenibile e certo non vuole
una vera transizione ecologica.
Associazioni e gruppi
ambientalisti per una mobilità
sostenibile
invitano i cittadini ai presidi
DOMENICA 23
MAGGIO 2021 DALLE ORE
9.00
lungo il progettato
tracciato autostradale:
- SEVESO all,area
verde prossima al Bosco delle
Querce di via della Roggia, via dei Vignee, via
Senofonte
- BOVISIO MASCIAGO in
via Cantù angolo corso Milano
- DESIO
presso parcheggio di via Michelini in zona futuro
svincolo di Pedemontana
- BIASSONO
1 al sentiero delle
Valli, svincolo tra futura autostrada e nuova
SP6
- BIASSONO 2 via Parco
angolo via Madonna delle Nevi ad ovest del Lambro e
della ferrovia MI/LC
- ARCORE in Piazza
Durini
- VELASCA fraz. di
Vimercate in Piazza Giordano Bruno
- CARNATE in Via Gargantini
sul sentiero di Passirano Carnate
- VIMERCATE/SULBIATE
in Via Cascina Ca ingresso da via San
Nazzaro di Vimercate
Ai presidi, gestiti
dai gruppi locali, verranno
illustrate le pesanti criticità indotte
dallautostrada
Promuovono:
Ass. Colli
Briantei, Alternativa Verde Desio, Casa della
Sinistra Seregno, Comitato Parco Groane
Brughiera, Coordinamento No
Pedemontana, Comitato Ambiente Bovisio Masciago,
Legambiente Biassono, Legambiente circolo
Gaia Usmate e Velate, Legambiente
Seregno, Legambiente circolo Laura Conti di
Seveso, Legambiente Desio, Lista per Biassono,
Lista Altra Bovisio, Lista Passione Civica
Cesano M, Sinistra e Ambiente Meda, Impulsi
Sostenibilità e Solidarietà Meda, Gruppo Valle Nava
Casatenovo, ImmaginArcore, Meltingpot
Arcore, Monza per un Buon Clima, Fridays For Future
Brianza, Fridays For
Future Vimercate, Fridays For
Future Bellusco, Seveso Futura,
Sinistra per Desio, Un Parco per
Bernareggio