Infatti racconta "... durante una escursione domenicale con la mia famiglia nel Parco Sovracomunale di Seregno battezzato “Brianza centrale” la mia attenzione fu attirata da alcune grida strane. Quale appassionato del mondo ornitologico avevo subito intuito la provenienza di tali versi. Erano emessi da giovani uccelli che, nascosti tra le fronde dei sempreverdi piantumati in una zona a nord del parco, si alternavano alla richiesta di cibo in modo tanto insistente che anche i passanti meno afferrati in tema naturalistico si chiedevano cosa potessero essere quei suoni tanto strani quanto acuti. Avvicinatomi al luogo prescelto dagli animali riuscivo a scorgere le strane creature che in quel momento reclamavano insistentemente il cibo ai loro genitori. Scoprii in questo modo che erano 4 piccoli Gufi."
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"L’osservazione citata accerta la nidificazione di questo rapace notturno nell’area protetta e sottolinea ancora una volta quanto sia importante la creazione di territori con caratteristiche naturali, come il parco sovracomunale di Seregno, che, oltre a favorire il rapporto dell’essere umano con la natura, e’ determinante per l’inserimento e per la protezione di alcune specie appartenenti all’avifauna del nostro territorio aventi anche abitudini di vita particolari."
Chi volesse leggere l'intero articolo di Walter Sassi clicchi qui.
Se siete poi interessati a conoscere altre specie di uccelli selvatici stanziali e migratori osservabili a Seregno consigliamo la lettura di "Un battito d'ali" pubblicato a cura di "Seregn de la Memoria" e del Comune di Seregno.
Nella foto, tratta dal web, il Gufo Asio otus
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