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giovedì 14 gennaio 2010
Macherio: un piano ricco di idee verdi
articolo di Fabio Luongo
Il Giorno, 14 gennaio 2010
(pubblicato su: infonodo.org)
Bloccare il consumo del territorio ancora oggi a verde, ma anche tutelare e riqualificare le aree agricole e i campi che circondano la chiesetta delle Torrette, facendoli rientrare nel nuovo Parco della Brianza Centrale. E ancora, ottenere e realizzare tutte le mitigazioni ambientali previste dal progetto della Pedemontana, per abbatterne il più possibile l’impatto in paese; ampliare il Parco della Valle del Lambro; creare un parco lungo il tratto locale della ferrovia Seregno-Carnate; elaborare un progetto di mobilità sostenibile e recuperare tutti gli edifici di valore storico della città. Sono le proposte che il gruppo ambientalista locale «Associazione Torrette Bini Dosso Boscone per l’Ampliamento del Parco Brianza Centrale» presenterà al Comune in vista della prossima redazione da parte dell’amministrazione del Piano di Governo del Territorio e della Valutazione Ambientale Strategica, con lo scopo di tutelare, valorizzare e possibilmente anche incrementare le aree verdi in paese. I suggerimenti sono stati elaborati dai membri dell’associazione nell’ultima assemblea.
Nelle linee guida progettate, «lo stop al consumo di suolo - spiegano dall’Associazione Torrette Bini Dosso Boscone - e l’introduzione di norme per l’attuazione di misure per la compensazione ecologica preventiva; la salvaguardia integrale con il recupero paesistico delle aree a vocazione agricola circostanti l’Oratorio di Santa Margherita alle Torrette, da conformarsi come ampliamento del Parco locale sovracomunale della Brianza Centrale. E poi la completa attuazione di tutte le misure di compensazione e mitigazione ambientale previste dal progetto definitivo dell’autostrada Pedemontana». Altre proposte riguardano «l’ampliamento delle aree tutelate dal Parco Regionale della Valle del Lambro, la futura formazione di un parco lineare urbano lungo l’asse della ferrovia Seregno-Carnate, lo studio per un piano sovracomunale per la mobilità sostenibile, il recupero conservativo dei beni architettonici e storici».
Il comitato Direttivo dell’associazione ha inoltre avanzato un’idea alternativa a quella oggi sul piatto per la ricostruzione delle nuove case delle famiglie che saranno espropriate delle loro abitazioni per permettere il passaggio della Pedemontana, suggerendo di utilizzare un campo tra Cascina San Giovanni e la zona di Cascina Greppi, «nell’ottica della salvaguardia dell’intero sistema agricolo-forestale inserito nel nuovo Parco sovracomunale Alma Solis»: un’area adatta perché «in un contesto residenziale già urbanizzato e al contempo meno disturbato dai grossi flussi di traffico».
Foto di Gianni Casiraghi
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