Nella pubblicazione "Il Bosco della Moronera", edita nel 2009 dall'associazione "Domà Nunch", viene indicata la possibile presenza, in epoche passate, di una costruzione all'interno del bosco.
Finora non si erano avuti riscontri oggettivi e datazioni certe: l'edificio scompare dalle carte a inizio novecento.
Lo scorso mese di gennaio in seguito ad un evento fortuito - la caduta di un cane all'interno di una fenditura del terreno - sono state individuate le fondamenta di un insediamento piuttosto esteso.
Matteo Colaone, di Domà Nunch, ha dichiarato: «Inizialmente si è pensato che si potesse trattare dell'originario nucleo di Manera, abbandonato, si dice, in seguito a una pestilenza. Sembrerebbe avere, tuttavia, maggiore fondamento l'ipotesi secondo la quale i laterizi ritrovati risalirebbero ad una cascina, isolata e immersa nel bosco, specializzata nell'allevamento dei tori, frettolosamente abbandonata all'inizio del '900 in seguito ad un non meglio precisato "incidente". Effettivamente i mattoni ritrovati sono costituiti da una pasta diversa da quella utilizzata nell'edilizia moderna. Il mistero è stato fino ad ora gelosamente custodito dal bosco: la vegetazione è cresciuta sopra la costruzione ricoprendola interamente. Il segreto della casa nel bosco rischia ora di rimanere seppellito dalle ruspe: il 6 febbraio apre il cantiere di Pedemontana e l'area in questione, sebbene non interessata direttamente dal passaggio della strada, sarà probabilmente occupata dalle opere di cantierizzazione e, successivamente, dai manufatti dedicati alla viabilità accessoria».
Per leggere la pubblicazione "Il bosco della Moronera: vicende storiche ed ecologiche di una foresta che scompare" cliccare qui.
Nelle foto: alcune fasi del ritrovamento dell'edificio all'interno del bosco della Moronera.
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