Il Comitato Difendiamo Arese, che dal 2009 si fa portavoce delle istanze dei cittadini aresini in tema di tutela del territorio e in particolare dell'area ex Alfa, ha ricevuto un importante riconoscimento ufficiale dagli amministratori regionali. Nel decreto n. 720 del 3 febbraio scorso, in cui la Regione Lombardia individua i soggetti interessati alla Vas (Valutazione Ambientale Strategica) dell'Accordo di Programma per la “riperimetrazione, riqualificazione e la reindustrializzazione dell'area ex Fiat – Alfa Romeo”, è stato infatti incluso anche il nostro Comitato, quale espressione del territorio.
In particolare nel documento firmato dal dirigente dell'Unità Operativa Infrastrutture varie Aldo Colombo, si legge: «Vista la nota presentata dal Comitato Difendiamo Arese al Comune di Arese il 27 dicembre 2011, trasmessa dal Comune di Arese a Regione Lombardia con nota del 20 gennaio 2012, con la quali il Comitato chiede un coinvolgimento dei cittadini e la convocazione dei loro rappresentati ai tavoli di discussione... (la Regione) decreta di individuare… tra gli altri soggetti interessati all'iter decisionale da invitare alla conferenza di Valutazione, la Provincia di Milano, la Provincia di Varese, i Comuni di Arese, Lainate, Garbagnate Milanese, Rho, Milano, Bollate, Pogliano Milanese, Nerviano, Origgio, Caronno Pertusella, Autostrade per l'Italia, Anas, Comitato Difendiamo Arese».
Ma in concreto a quali appuntamenti sarà chiamato il Comitato? Sempre secondo quanto si legge nel decreto, saremo coinvolti nella Conferenza di Valutazione nella fase che prevede, dopo la pubblicazione della documentazione relativa alla Vas sul sito della Regione (www.cartografia.regione.lombardia.it/sivas/), la convocazione di un forum pubblico, da organizzare sul territorio, per garantire un momento di informazione/partecipazione e confronto col pubblico.
«Un appuntamento nel quale non perderemo l'occasione per ribadire le autentiche necessità del territorio, vale a dire la tutela dell'ambiente e la difesa del lavoro e della vocazione industriale dell'area con una riconversione alla green economy e alla sostenibilità», afferma la presidente del Comitato Sara Belluzzo. «Sarà nostro impegno arrivare a quel tavolo con richieste di tutela, ma anche con proposte operative nella direzione da noi auspicata, portando esempi di riconversione industriale e riqualificazione del territorio già realizzati con successo in Europa». Ricordiamo a questo proposito le richieste del Comitato fatte pervenire in più occasioni alle autorità competenti, ultima delle quali la lettera al commissario prefettizio Emilio Chiodi (che dal dicembre scorso amministra il Comune di Arese in attesa delle prossime elezioni, dopo le dimissioni del Sindaco Fornaro, coinvolto nelle note vicende giudiuziarie).
1. L'eliminazione dal progetto del centro commerciale, dannoso per il territorio sia dal punto di vista commerciale (poiché farebbe morire le attività commerciali di prossimità esistenti nelle città limitrofe), sia dal punto di vista dell'impatto ambientale.
2. L'eliminazione della nuova viabilità, la famosa tangenzialina di collegamento tra Fiera di Rho/Pero e Alfa, che porterebbe pesanti aggravamenti dell’inquinamento atmosferico e acustico, oltre che un ulteriore consumo di suolo agricolo in un’area di grande valore ambientale, attraversata dalla Dorsale Verde Nord.
3. La conferma della vocazione industriale dell’area Alfa, affinché si creino nuove opportunità di lavoro con un piano per insediamenti produttivi di green economy e con una visione strategica attenta anche alle future generazioni.
4. Una mobilità di collegamento con Milano su rotaia che disincentivi l’uso dell’automobile e abbassi quindi le soglie di inquinamento di questa area urbana, già fortemente compromessa.
«Nel frattempo, in questa importante fase pre-elettorale, noi del Comitato non mancheremo di continuare a sollecitare, provocare e stimolare tutte le forze politiche, dialogando e collaborando con chi meglio saprà rappresentare la nostra contrarietà allo scempio del territorio, alla lobby del cemento e dei centri commerciali, la nostra voglia di difendere l'ambiente, l'occupazione, il futuro dei giovani», conclude Sara Belluzzo. «E ci batteremo perché i punti elencati, frutto di un grande dibattito tra cittadini e ratificato da una petizione di 4200 firme (un autentico esempio di democrazia partecipata), vengano accolti nei programmi dei futuri amministratori di Arese».
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