PAGINE
▼
venerdì 12 ottobre 2012
Linea Saronno-Seregno: l'amministrazione (la città) ha perso il treno
di Mauro Brivio, Segretario PD Seregno
Sono ripresi di gran lena i lavori per la costruzione di barriere fonoassorbenti e della passerella ciclo-pedonale in via Saronno. Il tutto sarà realizzato come da progetto di Ferrovie Nord, senza alcuna modifica.
Si dice in proposito (e all’amministrazione fa comodo) che Ferrovie Nord abbia infine deciso di procedere secondo i propri piani, soprattutto circa la passerella prevista a superamento della nuova linea ferroviaria Saronno-Seregno: non è così. Dopo aver condiviso con l’amministrazione il fatto che ogni iniziativa volta a modificare il progetto era ormai tardiva, Ferrovie Nord ha posto la stessa amministrazione comunale di fronte ad una scelta: realizzare la passerella secondo il progetto esecutivo, o non realizzarla.
Ebbene, chi ci governa ha scelto di procedere con la realizzazione della passerella.
Nulla di male: come cittadino residente in via Saronno, io stesso soffro la realizzazione delle barriere e di una passerella di cui avrei fatto volentieri a meno; come segretario di partito però devo valutare quell’opera nell’interesse della città intera, e credo che l’amministrazione abbia scelto correttamente: quel collegamento ciclo-pedonale tra via Casati e via Saronno, sebbene parziale e per questo meno utile di quanto sarebbe potuto essere se prolungato fino a via Luini, offre comunque ai residenti delle vie Como e Saronno una connessione con la Stazione e con i quartieri a sud della nuova linea ferroviaria, e soprattutto consente a chi risiede nei quartieri Sant’Ambrogio, Crocione e San Carlo un accesso al Parco del Meredo, che sta avendo un utilizzo sempre più ampio.
Quello che fa arrabbiare in tutta questa vicenda è che gli esiti sarebbero potuti essere molto diversi se solo il problema fosse stato affrontato per tempo. Invece per anni la pratica è stata dimenticata sulla scrivania di qualche assessore (malgrado le nostre continue sollecitazioni risalenti addirittura al 2008). O forse no: mi risulta infatti che subito dopo l’insediamento di questa amministrazione nel 2010 (quando era possibile modificare il progetto) l’Assessore all’Urbanistica abbia incontrato Ferrovie Nord per un aggiornamento, e che sia stata presa la decisione di procedere secondo il progetto oggi in realizzazione.
Quindi delle due l’una: o l’Amministrazione Comunale ha dormito, oppure ha affrontato il problema con superficialità e disinteresse, salvo poi passare la patata bollente (situazione irrimediabile e cittadini arrabbiati) agli assessori Sambruni e Liviero, ai quali comunque va riconosciuto il merito di averci messo la faccia e di aver tentato un ultimo, disperato e purtroppo inutile tentativo di rimediare al danno, pur non essendo la questione di loro competenza. Il risultato è lo stesso.
Ora sulla Saronno-Seregno non si può fare più nulla: possiamo sperare che in un futuro prossimo la sezione stradale sia riqualificata e che si trovino le risorse necessarie per mettere mano alla passerella, prolungandola fino a via Luini e rendendola finalmente funzionale.
Tuttavia sono previste tutta una serie di nuove infrastrutture che nei prossimi anni interesseranno Seregno (potenziamento della linea ferroviaria Como-Chiasso, Metrotranvia, Pedemontana etc): se non governate, tali infrastrutture sono destinate a moltiplicare questo genere di problemi e ad aggravare il problema delle connessioni tra parti di città, già oggi assai gravoso. Seregno da questo punto di vista rischia di tornare indietro di trent’anni.
La nostra speranza è che questa amministrazione, indipendentemente da quanto ancora è destinata a durare, abbia imparato la lezione e che si regoli di conseguenza. Diversamente il PD di Seregno non mancherà di sollecitare cittadini e decisori, riportando questi ultimi alle proprie responsabilità.
Nessun commento:
Posta un commento
Chiediamo gentilmente, a chi usa questo spazio per i commenti, di usare toni costruttivi per mantenere la discussione su un livello di confronto civile e utile per tutti.