Riceviamo e pubblichiamo dal COORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI E DEI COMITATI DI CITTADINI DI MONZA
Sviluppare progetti, fare scelte strategiche, indirizzare la vita della città sono azioni che impongono la partecipazione attiva dei soggetti interessati: i cittadini. Nel caso del PII Esselunga la voce dei monzesi non è stata, purtroppo, ancora presa in seria considerazione.
Non ci sono ragioni vere, salvo quelle del privato, per spostare il supermercato e sguarnire un intero quartiere popolare da un servizio essenziale. Ci sono, invece, tante buone, giuste e ineludibili ragioni per risparmiare dal cemento un’area verde non solo dall’ennesimo centro commerciale ma da due inutili torri ufficio destinate a rimanere sfitte e rovinare così per sempre uno spicchio residuo di paesaggio.
Ma non si doveva fermare il consumo del suolo? Non si dovevano recuperare le aree dismesse? Non si doveva avviare il processo delle scelte partecipate? Non si doveva interrompere il ciclo mortale di monetizzazione e svendita del territorio? Non si dovevano privilegiare le esigenze e i bisogni della collettività a discapito delle speculazioni e degli interessi particolari di alcuni privati?
É il momento delle scelte, quelle dirimenti. Ci sarà sempre un “patto di stabilità” da rispettare, un’emergenza sociale da gestire, un debito politico da onorare. É il momento di cambiare, nei fatti, il governo del territorio: passare dall’uso economico alla sua tutela ambientale. Se non si fa oggi, non si farà mai. I cittadini elettori sono testimoni e memoria degli impegni presi ma, soprattutto, di quelli disattesi.
Ci appelliamo, dunque, al vostro ruolo - al di fuori dei vincoli che vi impongono partiti e schieramenti politici - di portavoce delle esigenze reali e delle aspettative concrete dei monzesi: non approvate il PII Esselunga, eviterete ulteriori ferite alla città e insieme, istituzioni e cittadini, potremo disegnare un futuro diverso e migliore per tutti noi.
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