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domenica 9 dicembre 2012

Inceneritore di Desio. "Che gli amministratori traggano insegnamento dagli errori del passato per non commetterli in futuro!"


di Gianmarco Corbetta,  del Comitato per l'Alternativa all'inceneritore di Desio

In merito agli ultimi sviluppi della tormentata vicenda del forno inceneritore di Desio (convocazione urgente dell’Assemblea dei Soci per rispondere alle richieste di Unieco di procedere con la costruzione), riteniamo assolutamente irrealistica l’ipotesi di ritorno al progetto di realizzazione del nuovo impianto, non fosse altro per il fatto che già oggi in Lombardia c’è una sovracapacità di incenerimento che ha portato all’abbandono del progetto di costruzione di un nuovo inceneritore in Provincia di Milano (quello famigerato che doveva sorgere nel Parco Sud). Un nuovo inceneritore a Desio da 170 mila tonnellate non avrebbe di che bruciare e non starebbe in piedi sul piano economico/finanziario.

Se ci saranno delle penali da pagare, sarebbe bello che le pagassero tutti quei sindaci che negli anni scorsi hanno creduto, senza un minimo di spirito critico, a chi gli propinava la favoletta del nuovo inceneritore.

E sarebbe anche l’ora di mandare a casa, una buona volta, il presidente di Bea, imbullonato alla sua poltrona da quindici anni, il primo tra i ferventi sostenitori della favoletta, ancora fino a pochi mesi fa.

La speranza è che i nostri amministratori traggano lezione dagli errori del passato: invece di dismettere un impianto vecchio e inutile, stanno assecondando la volontà di Bea di rinnovarlo per partecipare alla folle corsa all’accaparramento dei rifiuti in giro per la Lombardia. Stanno passando dalla padella del nuovo inceneritore alla brace del revamping del vecchio impianto... e come sempre a pagarne le conseguenze saranno i cittadini.

Immagine tratta dal sito Qui Lecco libera

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