MENTRE L'ATO DI MONZA E BRIANZA CONTINUA NEL SUO SCHEMA ILLEGITTIMO E OTTUSO IL CAP PROSEGUE INESORABILE NEL FONDERE LE PATRIMONIALI PER COSTRUIRE UN AFFIDAMENTO LEGITTIMO DEL SII.
Se ci fosse bisogno di ulteriori esami per poter affermare che il percorso scelto dalla provincia di Monza e Brianza e dall’Ato è fallimentare, l’assemblea degli azionisti di Ianomi spa ha fornito la prova finale del bluff che la casta dell’acqua brianzola ha finora propinato, capovolgendo le più elementari norme giuridiche in materia di affidamento in house, oltre che di buon senso, al fine di inventare Brianzacque società affidataria del servizio idrico.
Non ci resta che complimentarci con l’assessore preposto, con il CdA dell’ato di MB, con i CdA delle patrimoniali di MB con la Conferenza dei Sindaci che fino a questo momento si sono resi protagonisti e sostenitori di questo bluff messo in atto dalla casta dell’acqua.
Con l’assemblea di Ianomi, tenutasi lunedì 11 marzo, è definitivamente tramontata l’ipotesi di creare il gestore unico brianzolo; questo grazie alle raffazzonate teorie degli strateghi dell’ATO e a tutte le proposte che continuamente vengono avanzate dei maghi che purtroppo gestiscono indisturbati le aziende idriche brianzole.
Pertanto, crediamo che tutti i sostenitori diretti e indiretti dell’Ato di Monza e Brianza, dovrebbero vergognarsi di questa situazione, da loro creata, e andarsene a casa per non combinare ulteriori guai e dispendi di risorse finanziarie.
Chiederemo alla Corte dei conti di intervenire e far pagare i danni a coloro che li hanno prodotti.
Leggetevi il seguito sotto riportato e convocate urgentemente la conferenza dei sindaci per intraprendere un nuovo percorso.
Se ci fosse bisogno di ulteriori esami per poter affermare che il percorso scelto dalla provincia di Monza e Brianza e dall’Ato è fallimentare, l’assemblea degli azionisti di Ianomi spa ha fornito la prova finale del bluff che la casta dell’acqua brianzola ha finora propinato, capovolgendo le più elementari norme giuridiche in materia di affidamento in house, oltre che di buon senso, al fine di inventare Brianzacque società affidataria del servizio idrico.
Non ci resta che complimentarci con l’assessore preposto, con il CdA dell’ato di MB, con i CdA delle patrimoniali di MB con la Conferenza dei Sindaci che fino a questo momento si sono resi protagonisti e sostenitori di questo bluff messo in atto dalla casta dell’acqua.
Con l’assemblea di Ianomi, tenutasi lunedì 11 marzo, è definitivamente tramontata l’ipotesi di creare il gestore unico brianzolo; questo grazie alle raffazzonate teorie degli strateghi dell’ATO e a tutte le proposte che continuamente vengono avanzate dei maghi che purtroppo gestiscono indisturbati le aziende idriche brianzole.
Pertanto, crediamo che tutti i sostenitori diretti e indiretti dell’Ato di Monza e Brianza, dovrebbero vergognarsi di questa situazione, da loro creata, e andarsene a casa per non combinare ulteriori guai e dispendi di risorse finanziarie.
Chiederemo alla Corte dei conti di intervenire e far pagare i danni a coloro che li hanno prodotti.
Leggetevi il seguito sotto riportato e convocate urgentemente la conferenza dei sindaci per intraprendere un nuovo percorso.
APPROVATA LA FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI IANOMI IN CAP HOLDING
Lunedì 11 marzo, presso gli uffici dell’area depuratore di Pero, l’assemblea degli azionisti di I.A.No.Mi. SpA, per deliberare in merito alla fusione per incorporazione delle società idriche della provincia di Milano in CAP Holding SpA. Dopo l’introduzione del presidente Roberto Colombo e il dibattito, in cui sono intervenuti anche Fabrizio Sala, vice presidente della provincia di Monza e Brianza e il presidente di CAP Holding Alessandro Ramazzotti, i soci hanno votato a larga maggioranza il “progetto di fusione per incorporazione in CAP Holding SpA di I.A.No.Mi. SpA, TAM SpA e TASM SpA”, illustrato dal notaio dott.ssa Anna Ferrelli.
Oggetto: assemblea Ianomi
Capitale presente: 82,541% (quorum minimo 33%+1 azione)
Voti favorevoli: 69,363% (quorum necessario: 33%+1 azione)
Voti contrari: 6,993% (Varedo, Bovisio, Provincia di MB)
Astenuti: 6,185% (Barlassina, Cesano Maderno, Lentate sul Seveso.
Assenti:
CABIATE - CASTELLANZA - CERIANO LAGHETTO - COGLIATE - LAZZATE - MEDA - MISINTO (era assente anche il comune di Misinto dove Sala fa il vice sindaco) - PADERNO DUGNANO - PERO - PREGNANA MILANESE - SEVESO - VANZAGO.
Presenti:
PROVINCIA MILANO - PROVINCIA MONZA BRIANZA - ARESE - BARANZATE - BARLASSINA - BOLLATE - BOVISIO MASCIAGO - BRESSO - CANEGRATE - CERRO MAGGIORE - CESANO MADERNO -CESATE - CINISELLO BALSAMO - CORMANO - CUSANO MILANINO - GARBAGNATE MILANESE - LAINATE - LEGNANO - LENTATE S/SEVESO - LIMBIATE - NERVIANO - NOVATE MILANESE - PARABIAGO - POGLIANO MILANESE - RHO - SAN GIORGIO S/LEGNANO - SAN VITTORE OLONA - SENAGO - SOLARO - VAREDO
INTERPELLANZE NEI CONSIGLI COMUNALI PER IMPEDIRE IL PERCORSO ILLEGITTIMO SCELTO DALLA CASTA DELL’AQUA BRIANZOLA
- il 17 ottobre 2012 l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato si era convocata in adunanza e, dopo aver analizzato la delibera di giunta provinciale n. 85/2011, la nota del 1° dicembre 2011, protocollo 57506/98/2011/275 dell’Ufficio d’Ambito Territoriale Omogeneo, il relativo schema di convenzione, e il parere vincolante della Conferenza dei comuni reso in data 22.12.2011, si era espressa in questi termini: “l’affidamento in house a Brianzacque è avvenuto in assenza dei necessari requisiti per tale forma di affidamento”, “questi ultimi, infatti, devono logicamente essere integrati dalla società a ciò individuata, al momento stesso in cui le viene conferito l’affidamento del servizio senza che il possesso integrale degli stessi possa essere rimandato ad un momento successivo nel tempo.”, che significa: l’affidamento a Brianzacque è illegittimo e non potrà mai essere regolarizzato;
- il 27 dicembre 2012, la Conferenza dei Comuni della Provincia di Monza e Brianza, di cui il, Sindaco Scanagatti, è Presidente, con parere vincolante, ha prorogato fino al 30 giugno 2013 l’affidamento a Brianzacque, ribadendo l’indirizzo agli Enti locali affinché dispongano alle società patrimoniali che detengono le quote di Brianzacque di recederle ai Comuni;
- tale parere vincolante non è mai stato ufficialmente pubblicato;
- tale parere vincolante, avendo natura di atto endoprocedimentale, avrebbe dovuto essere seguito - a chiusura dell’iter amministrativo - da un provvedimento finale del quale non è dato conoscerne l’esistenza;
- conseguentemente, allo stato, Brianzacque opererebbe come gestore unico del servizio idrico brianzolo senza averne valido titolo.
Preso atto che:
- con nota del 12 febbraio 2013 l’AGCM, venuta a conoscenza della proroga dell’affidamento avvenuta a favore di Brianzacque, ha comunicato di aver riaperto una pratica per verificare l’applicabilità delle disposizioni di cui alla L. n. 287/1990, ovvero la possibilità di procedere, tramite l'Avvocatura dello Stato, alla presentazione del ricorso avverso i provvedimenti adottati dalla Provincia di Monza e Brianza;
- tale situazione di incertezza, dovuta all’evidente stato di illegittimità nel quale si sta operando la riorganizzazione del Servizio Idrico, crea un grave ed evidente vulnus al patrimonio di tutte le aziende operanti nel settore, tra le quali ALSI, di cui il Comune di Monza è socio di maggioranza.
Chiede alla Giunta di riferire al Consiglio comunale se:
- è a conoscenza di qualche provvedimento del CdA dell’ATO che attribuisca a Brianzacque l’affidamento del Servizio idrico integrato, in proroga fino al 30 giugno 2013;
- è a conoscenza di qualche comunicazione del CdA dell’ATO che dia indicazioni concrete su come procedere alle varie operazioni di riassetto del Servizio idrico;
- quali provvedimenti intenda adottare per ostacolare il processo di depauperamento delle società del servizio idrico e, in particolare, della società ALSI SpA.
Comitato beni Comuni di Monza Brianza
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