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sabato 28 settembre 2013

Il ciliegio selvatico di Besana Brianza è l'albero monumentale che rappresenta la Lombardia nel Giardino dei Patriarchi dell'unità d'Italia

La maestosa fioritura del ciliegio selvatico di Besana in Brianza

La mattina del venerdì 27 settembre 2013, presso la Villa dei Quintili, in via Appia Nuova n. 1092 a Roma,  si è tenuta la cerimonia di inaugurazione del Giardino dei Patriarchi dell’Unità d’Italia.
Si tratta di un giardino davvero speciale, dove sono stati messi a dimora i “gemelli” degli alberi monumentali più significativi di tutte le regioni d’Italia. Venti Patriarchi, uno per regione o provincia autonoma.
Per la Lombardia il Patriarca prescelto è ciliegio di Besana in Brianza, forse il ciliegio selvatico più grande d’Italia.



Ecco i venti Patriarchi che, regione dopo regione, rappresentano il nostro Paese, i suoi diversi paesaggi e ambienti, con essenze secolari o addirittura millenarie. Un omaggio quindi all’Unità d’Italia in uno dei luoghi più belli e significativi della sua Capitale.
  • Valle d’Aosta: pero Brusson (il pero più grande e vecchio della Val d’Aosta)
  • Piemonte: melo PUM dal Bambin (uno dei meli più grandi del Piemonte)
  • Liguria: olivo di San Remo millenario (l’olivo più antico della Liguria)
  • Lombardia: ciliegio di Besana in Brianza (forse il ciliegio selvatico più grande d’Italia)
  • Trentino Alto Adige: melo di Fondo (il melo più vecchio d’Italia e forse d’Europa)
  • Friuli V.G.: melo di Campone (il più grande del Friuli) 150 anni,
  • Veneto: olivo di San Vigilio (olivo millenario sulle rive del Garda)
  • Emilia Romagna: cotogno antico Faenza (fra i più vecchi d’Italia, produce frutti quasi privi di tannino che si mangiano come mele)
  • Toscana: corniolo di Montieri (fra i più grandi d’Italia)
  • Marche: olivo di Campofilone (fra gli olivi più longevi delle Marche)
  • Umbria: noce di Poggiodomo, Perugia, (il più grande d’Italia di oltre 5 metri di circonferenza)
  • Abruzzo: fico Reginella di Bucchianico (antica varietà locale)
  • Molise: olivo di Veanfro (millenario, coltivato già in epoca romana)
  • Lazio: melograno di Roma (San Giovanni in Laterano, fra i più vecchi d’Italia)
  • Campania: vite di Taurasi (vite plurisecolare e di dimensioni enormi)
  • Puglia: fico di Otranto (varietà autoctona, fra le più antiche)
  • Basilicata: olivo maiatica di Ferrandina (olivo millenario, il più antico della Basilicata)
  • Calabria: vite Mantonico di Bianco (vitigno risalente all’epoca magno-greca)
  • Sicilia: vite Corinto Bianco (vitigno portato in Italia dai Greci oltre duemila anni fa)
  • Sardegna: olivo Luras (3800 anni, il più antico d’Europa, 13 metri di circonferenza)
Info:
Associazione Nazionale Patriarchi d’Italia Via Fossato Vecchio, 33 - 47121 Forlì; info@patriarchinatura.it.


Il servizio pubblicato su Repubblica (leggi qui l'articolo)

1 commento:

  1. Queste piante secolari sono una parte di noi stessi e della nostra volontà e determinazione nel tutelare l'ambiente.

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