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venerdì 17 gennaio 2014

Le Associazioni ambientaliste per la tutela del Lago di Annone

(fonte immagine: wikipedia)
di Pierfranco Mastalli, Legambiente Lecco e Antonello Bonelli, WWF Lecco

Le associazioni ambientaliste convergono sulla proposta del Parco Monte Barro di individuare il lago di Annone come Sito di Importanza Comunitaria.
Il Progetto “Biodiversità in Rete” rappresenta il primo passo per la realizzazione della rete ecologica locale tra il Fiume Adda e Fiume Lambro passando per il Monte Barro. Nucleo fondamentale della proposta è l’inserimento nella rete ecologica locale del Lago di Annone, con la realizzazione di un importante corridoio ecologico interessante habitat e specie di elevatissimo interesse scientifico-conservazionistico, sia a livello nazionale che continentale.

Oggi il Lago di Annone è completamente privo di tutela e gestione naturalistica, differentemente dagli altri Laghi Briantei disposti entro o in prossimità del corridoio ecologico (Alserio, Olginate, Pusiano e Segrino), tutti istituiti come Siti di Importanza Comunitaria (SIC) ai sensi della Direttiva europea 92/43/CEE, denominata Direttiva Habitat.

Uno degli obbiettivi principali del Progetto “Biodiversità in Rete” è la definizione di una specifica forma di gestione del Lago di Annone. Il Parco del Monte Barro ha già espresso l’intenzione di verificare la possibilità di estensione dell’attuale SIC del Monte Barro al bacino del Lago di Annone, accogliendo in tale modo sollecitazioni più volte comparse sulla stampa locale o in atti pubblici a partire sin dagli anni ’80. Tale opzione, tra l’altro, è già stata dibattuta gli scorsi anni in seno al disciolto Consorzio del Lago di Annone e sarebbe quindi logico che le Amministrazioni Comunali che si stanno impegnando per il risanamento del bacino si ponessero l'obiettivo di tutelare e dare valore aggiunto al contesto ambientale e paesaggistico in cui è inserito il lago di Annone.

La situazione appare oggi matura per assumere una specifica iniziativa che estenda il SIC del Monte Barro al Lago di Annone, secondo confini da concordare con i Comuni lacuali e tali da consentire non solo tutela ma anche e soprattutto la gestione coordinata di un sistema che per sua natura necessita di attenzioni ed investimenti particolari, considerate anche le possibilità di ottenere forme di fruizione sostenibili e rispettose dell’ambiente.

Per questi motivi le associazioni ambientaliste condividono la strategia di conservazione individuata dal Parco Monte Barro che punta a coinvolgere i Comuni che si affacciano sul lago di Annone, per creare le fondamenta per una concreta rete ecologica in grado di fermare e contrastare gli effetti dell'urbanizzazione che frammenta e trasforma il nostro ambiente naturale.

Grazie anche agli investimenti dell'ultimo decennio delle amministrazioni locali finalizzati al recupero di una buona qualità delle acque del lago attraverso la depurazione delle acque ed il sifonamento dei fondali, interventi che stanno dando in primi positivi risultati, ecco ora il momento per imboccare un percorso parallelo che consenta di istituire un adeguato livello di protezione alle sponde ed al lago, alla vegetazione esistente ed alla fauna, alla rete idrografica ed ai territori gravitanti sul lago che compongono insieme un prezioso mosaico di ecosistema lacustre prealpino.

Lo strumento del SIC prima e del parco naturale poi saranno scelte fondamentali per conseguire la protezione necessaria a tutelare uno tra i più interessanti e significativi laghi prealpini, sotto l'aspetto ambientale e paesaggistico.

Info:
- lecco@legambiente.org
- sezione@wwf.lecco.it

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