Riceviamo e pubblichiamo.
SUL PGT, PER L’ULTIMA VOLTA...
di Leonardo Sabia, Segretario PD Seregno
Ci rincresce di dover intervenire di nuovo sul Piano di Governo del Territorio, perché Seregno al momento ha tanti altri problemi per cui i cittadini legittimamente si aspettano soluzioni, ma a sollecitazione della maggioranza siamo costretti a rispondere.
Per essere chiari (si spera definitivamente): il PGT adottato in Consiglio Comunale è imbarazzante, e per esso il CentroDestra dovrebbe provare vergogna, premurandosi di farlo dimenticare quanto prima, invece che spacciarlo per un successo politico. È un piano che non progetta la città, ma si limita a regalare delle concessioni; è un piano che consuma troppo suolo (se si guarda al verde reale esistente, perché se si guarda alle previsioni del vecchio piano chiunque può sostenere qualunque percentuale) e che renderà la città ancor più frammentata e dispersa. È un piano che lascia tutto alla concertazione tra committente e amministrazione (con conseguenze ormai tristemente note in termini di qualità urbana e malaffare), che non si cura minimamente delle situazioni di degrado esistente e che non propone alcuna soluzione alla crisi ecologica, ambientale ed energetica che ci affligge. È un piano che trascura del tutto il problema della mobilità, quello della connessione tra parti di città, e che non dà alcuna risposta al problema della crisi economica e sociale che anche Seregno sta attraversando.
È un piano imbarazzante non solo per le vicende giudiziarie, per i sospetti e per l’iter attraverso cui ad esso si è giunti, ma anche per un risultato che presenta clamorose mancanze di natura politica (sono del tutto assenti la visione ed il progetto della città) e tecnica (basti pensare che, in una città qual è la nostra, attraversata da due linee ferroviarie e prossimamente da un’autostrada e da una metrotranvia, nessuno si è preoccupato di fare un piano dei trasporti e della mobilità).
Insomma formalmente è un Piano di Governo del Territorio, ma nella sostanza non lo è. E tuttavia è costato circa 600.000€ ai contribuenti, i quali ne pagheranno ancor più care le conseguenze.
Alla Commissione Territorio, nella quale l’assessore Mazza ancora una volta ci chiede di rientrare, non crediamo più, perché è stata e continuerebbe ad essere soltanto una presa in giro per l’opposizione (è la ragione per cui ne siamo usciti). Le nostre istanze sul PGT sono note, le più importanti sono contenute nel maxiemendamento presentato in sede di adozione del piano in Consiglio Comunale: se le maggioranza le condivide, le approvi.
Noi non ci facciamo illusioni: sappiamo che non cambieranno le previsioni di trasformazione sull’area Effebiquattro, perché le vuole il Sindaco; sappiamo che l’area pubblica di Via Delle Valli (oggi un prato verde in continuità con il PLIS) sarà venduta ad un privato per la costruzione di capannoni, perché così vuole la Giunta intera. Lo stesso vale per il sovrappasso nel parco del Meredo (diversamente l’amministrazione avrebbe fatto qualcosa per evitarlo) e per tutte le trasformazioni previste dal piano che noi abbiamo chiesto di stralciare.
Se sbagliamo a pensarlo, ci smentiscano coi fatti; l’assessore Mazza e il Sindaco Mariani dichiarino pubblicamente cosa intendono fare per ciascuna di quelle aree e infrastrutture.
Quel che è certo è che il PD Seregno non rientrerà in Commissione per farsi prendere in giro e che non sarà in alcun modo complice di questo PGT, che anzi ci impegniamo a cambiare se vinceremo le elezioni.
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