Sabato 26 aprile 2014 ha avuto luogo a Seregno una passeggiata alla scoperta della Seregno storica. L'organizzazione è stata curata dall'associazione
Marciacaratesi, mentre la visita guidata è stata curata da
Paolo Cazzaniga dell'associazione
Seregn de la Memoria.
Presentiamo di seguito un breve fotoracconto dell'interessante pomeriggio.
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Interno dell'Oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano. |
L'attuale Oratorio dei Santi Rocco e Sebastiano risale alla fine del 1500 quando la popolazione, per mantenere fede ad un voto a San Sebastiano, trasformò la preesistente cappella dedicata a San Rocco nell'attuale chiesetta. Il suo interno è quasi completamente affrescato.
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L'adorazione dei Magi. Affresco sulla parete destra della navata. |
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La strage degli Innocenti. Affresco sulla parete sinistra della navata. |
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Tappa in corso Matteotti angolo via Cavour dove vengono presentati alcuni monumenti posti fuori dal centro storico: l’antico oratorio di S. Salvatore, il Santuario di S. Valeria e lo Stadio Ferruccio. |
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Tappa al palazzo dei nobili Medici di Seregno ora sede del Circolo San Giuseppe |
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Palazzo dei nobili Medici di Seregno. Il "caduceo" sulla chiave di colta del portone. |
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Il Palazzo Comunale (arch. Seves), conosciuto erroneamente anche come Landriani Caponaghi e la fontana del Mangia Bagaj |
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Il mangia bagaj di Seregno |
Il "Mangia Bagaj" era il simbolo dei Visconti e degli Sforza, signori di Milano. Una delle leggende racconta che abbia avuto origine quando Uberto, uno dei capostipiti del casato dei Visconti, vissuto nella prima metà del XIII° secolo, uccise un drago mentre stava ingoiando un bambino. I discendenti di Uberto vollero immortalare la sua impresa stilizzando nello stemma di famiglia il biscione con in bocca il bambino.
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Palazzo Comunale. Il soffitto della sala di rappresentanza |
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La casa parocchiale in Piazza della Libertà |
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La Basilica Romana Minore di San Giuseppe (sorta dopo le dispute tra le antiche chiese di San Vittore e Sant’Ambrogio). Ai lati della basilica le statue di Giovanni Paolo II (a sx) e del patriarca Paolo Angelo Ballerini (a dx). |
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Sala della Penitenzeria. Visita di San Carlo Borromeo a Seregno. Dipinto del Cerano (XVII sec.) |
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Veduta a volo d'uccello del borgo di Seregno nell'800. Dettaglio del quadro della Cappella di San Carlo Borromeo e San Francesco (sulla destra della Navata) |
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L'ombrello basilicale che rappresenta, insieme alla campana, una delle prerogative della Basilica Romana Minore |
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L'antico stemma della città di Seregno alla base della tomba del cardinal Achille Locatelli |
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La ex casa dei conti dell'Orto in via Lamarmora |
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Il campanile della ex chiesa di Sant’Ambrogio, visibile da via Lamarmora |
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Il Pomiroeu e il presunto ex Convento maschile di Santa Caterina |
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Il Pomiroeu. Via Leonardo da Vinci |
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Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto: il Monumento ai Caduti e la Torre del Barbarossa |
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L'abside della ex Chiesa di San Vittore e la Torre del Barbarossa |
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Una ricostruzione dell'antica piazza di San Vittore (a cura di Paolo Cazzaniga) |
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La Beata Vergine dei Vignoli |
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La chiesa della vergine dei Vignoli |
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