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martedì 27 gennaio 2015

I sindaci possono fermare Pedemontana?


Riceviamo e pubblichiamo il seguente intervento di Insieme in Rete per uno sviluppo sostenibile.

Nei giorni scorsi, riferendo dell’iniziativa di alcuni gruppi e comitati ambientalisti contrari all’avanzare della Pedemontana, MbNews ha posto questo interrogativo: cosa possono fare i sindaci dei comuni contrari a quest'opera?

Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile ritiene che quei Sindaci possano ancora giocare delle carte contro l’avanzare di Pedemontana, dire la verità. Il progetto esecutivo dell'opera, molto diverso da quello originario, è oggi un ecomostro costruito a spizzichi e bocconi, nella modalità più retriva che continua a prediligere le faraoniche e costose infrastrutture autostradali, devastanti per il territorio, l’ambiente, la viabilità, la vivibilità e con un dispendio di ingenti risorse economiche praticamente solo pubbliche.

E' annunciata per il 24 e 26 gennaio 2015 l’apertura della "Tratta A", Varese-Lomazzo, si tratta del primo tratto dell'autostrada Pedemontana dove era previsto un pedaggiamento che non potrà essere applicato per problemi tecnici non risolti in tempo utile;  per questo l'opera, già finanziariamente deficitaria, non potrà contare su quegli introiti.

D’altro lato, la "Tratta A" sarà aperta senza che sia stata realmente completata, così il Sindaco di Cislago, Luciano Biscella, dichiara alla stampa: “Non vedo perché dovrei cambiare la mia decisione di non concedere l’apertura del tunnel di sicurezza della Pedemontana, dal momento che non è ancora stata realizzata nessuna delle compensazioni prospettate e che erano organiche al progetto”. 

Se il Sindaco di Cislago sarà veramente intenzionato a giocare la sua partita avrà dalla sua la legge: infatti, il CIPE ha prescritto che le compensazioni ambientali, e le altre opere di mitigazione e di connessione siano realizzate in contemporanea, quando non prima, della realizzazione del nastro autostradale.

Ma la legge non è più cosa in Italia. E così anche nella Tratta B1 – da Lomazzo a Lentate – i lavori di Pedemontana sono stati avviati in assenza delle opportune autorizzazioni ministeriali e continuano a procedere in sfregio alle prescrizioni del CIPE che riguardano le opere di connessione, di compensazione e di mitigazione, ma anche agli aspetti connessi con la salute dei cittadini, come la movimentazione delle terre dei cantieri.

Bene ha fatto Legambiente Lombardia a rivolgersi alla Magistratura, ma su questa questione sarebbe stato meglio che Sindaci e uffici comunali si fossero adeguatamente attrezzati – visto l'agire poco trasparente adottato da Pedemontana e da CAL – per verificare la conformità delle procedure alla legge chiedendone il rispetto.

Quest’attenzione non c’è stata nei Sindaci della Tratta B1 e  l’ecomostro è entrato senza autorizzazioni sul loro territorio, lo ha sventrato, ha cancellato un bosco di grande pregio ambientale – la Moronera, realizzando 7,5 km di solo nastro d’asfalto, che giace ora in attesa di completamento, di collaudo e di seguenti e immancabili inaugurazioni, un’opera senza le necessarie connessioni, mitigazioni e senza compensazioni ambientali.

Il 24 novembre 2014, INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE, in una conferenza stampa tenuta con il Sindaco di Seveso Paolo Butti e il consigliere regionale Gianmarco Corbetta, ha ribadito un monito ai Sindaci della Tratta B2: non osi Pedemontana operare nel territorio contaminato da diossina in sfregio delle prescrizioni che fanno divieto di procedere, anche solo nella stesura del progetto esecutivo, senza aver prima verificato tramite la caratterizzazione dei terreni il livello di contaminazione da diossina (TCDD).
Su questo chiediamo ai Sindaci di esercitare tutto il loro potere e dimostrare la loro responsabilità nei confronti della salute dei cittadini.

I Sindaci della Tratta B2 sarebbero facilitati nel loro doveroso compito, se a monte i Sindaci della Tratta A e della Tratta B1 cominciassero finalmente a prendere coscienza di quello che è accaduto sulle loro teste e contribuissero a fermare il prosieguo di un’opera monca chiedendo che i residui finanziamenti siano indirizzati alla realizzazione delle  compensazioni ambientali  e delle mitigazioni laddove l’autostrada è già in essere.

Rassegna stampa
http://www.mbnews.it/2015/01/pedemontana-e-realta-aperto-il-primo-tratto/
http://www.mbnews.it/2015/01/pedemontana-al-via-ecco-tutte-le-voci-contro-il-vero-timore-e-la-diossina-a-seveso/

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