La citazione cha abbiamo tratto da "Che cosa c'è sotto", il nuovo libro di Paolo Pileri, evidenzia ancora una volta in maniera semplice e documentata l'inutile consumo di suolo nei nostri comuni.
Nota:
(*) Si tratta di: Rota Rossana (2014). Proposta di metodo per il dimensionamento del piano urbanistico conseguendo rispsrmio di suolo e benefici ambientali. Il caso di 11 comuni della Brianza. Tesi di laurea. Relatore Prof. Paolo Pileri, Politecnico di Milano, Corso di studi in ingegneria ambientale.
Scheda (fonte: altraeconomia)
Che cosa c'è sotto
di Paolo Pileri
Il suolo, i suoi segreti, le ragioni per difenderlo
“Che cosa c’è sotto?”. Questo libro spiega che cos’è il suolo e perché ciascuno di noi deve conoscerlo, tutelarlo, difenderlo. Per capire che cosa abbiamo sotto i piedi, quali sono le responsabilità, degli inquilini del piano di sopra e diventare “partigiani” del suolo.
Il suolo è bello. È una risorsa viva, unica e non rinnovabile - per generare 2,5 centimetri di suolo “vivo” ci vogliono 500 anni - che ci sostiene, ci nutre, ci fa respirare. E che noi calpestiamo e distruggiamo: la minaccia più grave è il consumo di suolo - in Italia si consumano 8 mq di suolo fertile al secondo - creato da interessi rapaci e da piani urbanistici dissennati e frammentati tra migliaia di Comuni. Il suolo è un bene comune, “la più grande innovazione tecnologica naturale”, “l’unica risorsa che trasforma la morte in vita, la cacca in cibo.... dove c’è suolo c’è vita”. Paolo Pileri lo racconta da una prospettiva scientifica ma anche urbanistica, politica ed economica. Ma questo libro non è solo un esemplare progetto divulgativo ma - tra le righe - una lucida proposta politica: immagina un progetto culturale nuovo, un’idea di città, di Paese e di cittadinanza. L’autore propone una vera e propria “pedagogia dei suoli”, che investa tutti, dalla scuola, dove “si entra bambini e si esce cittadini”, alla politica, ai responsabili della gestione del suolo. Il nostro Paese - primo al mondo - ha inserito nella sua Costituzione (all’articolo 9) il paesaggio: i Costituenti intuirono che era la registrazione vivente di una storia fatta di mille incroci, ibridazioni e stratificazioni. Facciamo nostra questa intuizione: il suolo non si salva da solo. Siamo noi che dobbiamo salvarlo: una delle battaglie civili e culturali più importanti per il nostro Paese, nell’Anno Internazionale dei Suoli Onu (2015).
Paolo Pileri (Milano, 1967) è professore associato di Pianificazione territoriale e ambientale al Politecnico di Milano. Da sempre si occupa della “questione ambientale”, in particolare di analisi critica dei consumi di suolo, politiche di contenimento urbano e alternative all’attuale modello di sviluppo, come il progetto VENTO, dorsale cicloturistica VENenezia-TOrino (progetto.vento polimi.it).
“Che cosa c’è sotto. Il suolo, i suoi segreti, le ragioni per difenderlo”. di Paolo Pileri, 160 pagine, 12,50 euro - Isbn: 9788865161616
Che cosa c'è sotto
di Paolo Pileri
Il suolo, i suoi segreti, le ragioni per difenderlo
“Che cosa c’è sotto?”. Questo libro spiega che cos’è il suolo e perché ciascuno di noi deve conoscerlo, tutelarlo, difenderlo. Per capire che cosa abbiamo sotto i piedi, quali sono le responsabilità, degli inquilini del piano di sopra e diventare “partigiani” del suolo.
Il suolo è bello. È una risorsa viva, unica e non rinnovabile - per generare 2,5 centimetri di suolo “vivo” ci vogliono 500 anni - che ci sostiene, ci nutre, ci fa respirare. E che noi calpestiamo e distruggiamo: la minaccia più grave è il consumo di suolo - in Italia si consumano 8 mq di suolo fertile al secondo - creato da interessi rapaci e da piani urbanistici dissennati e frammentati tra migliaia di Comuni. Il suolo è un bene comune, “la più grande innovazione tecnologica naturale”, “l’unica risorsa che trasforma la morte in vita, la cacca in cibo.... dove c’è suolo c’è vita”. Paolo Pileri lo racconta da una prospettiva scientifica ma anche urbanistica, politica ed economica. Ma questo libro non è solo un esemplare progetto divulgativo ma - tra le righe - una lucida proposta politica: immagina un progetto culturale nuovo, un’idea di città, di Paese e di cittadinanza. L’autore propone una vera e propria “pedagogia dei suoli”, che investa tutti, dalla scuola, dove “si entra bambini e si esce cittadini”, alla politica, ai responsabili della gestione del suolo. Il nostro Paese - primo al mondo - ha inserito nella sua Costituzione (all’articolo 9) il paesaggio: i Costituenti intuirono che era la registrazione vivente di una storia fatta di mille incroci, ibridazioni e stratificazioni. Facciamo nostra questa intuizione: il suolo non si salva da solo. Siamo noi che dobbiamo salvarlo: una delle battaglie civili e culturali più importanti per il nostro Paese, nell’Anno Internazionale dei Suoli Onu (2015).
Paolo Pileri (Milano, 1967) è professore associato di Pianificazione territoriale e ambientale al Politecnico di Milano. Da sempre si occupa della “questione ambientale”, in particolare di analisi critica dei consumi di suolo, politiche di contenimento urbano e alternative all’attuale modello di sviluppo, come il progetto VENTO, dorsale cicloturistica VENenezia-TOrino (progetto.vento polimi.it).
“Che cosa c’è sotto. Il suolo, i suoi segreti, le ragioni per difenderlo”. di Paolo Pileri, 160 pagine, 12,50 euro - Isbn: 9788865161616
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