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domenica 7 maggio 2017
Da Santa Maria Hoè a Casternago: una passeggiata tra le bellezze della Valletta
Oltre 100 persone hanno partecipato alla passeggiata organizzata dalla Pro Loco di Rovagnate domenica 30 aprile 2017 nell'ambito delle proposte di "Sei in Brianza".
La partenza ha avuto luogo dalla Casetta degli Alpini di Santa Maria Hoè; dopo un breve tragitto si è giunti ad Hoè Inferiore dove si è potuto visitare Villa Semenza, monumento di interesse nazionale.
L'ingresso alla corte principale avviene da un portale settecentesco.
L'edificio posto ad ovest è la parte più antica; una pietra collocata sul frontone di ingresso al locale del torchio porta la data del 1588. Il corpo centrale dovrebbe risalire al sei-settecento; presenta sei colonne in Arenaria di Malnate (pietra molera), pavimento in granito e volte ad archi incrociati.
Notevoli le sale di rappresentanza: il salone principale di circa 130 mq presenta un pavimento in "seminato alla veneziana" con motivi decorativi. Sempre a pian terreno troviamo la biblioteca, un salotto con pianoforte, la sala del biliardo e la sala da pranzo.
Dal porticato si diparte un ampio scalone, forse opera dell'arch. Richini, che porta ai piani superiori.
Nella zona ad est del complesso si trova una seconda corte, dove in origine si affacciavano gli edifici rurali, ora adibiti ad abitazione.
Il complesso comprende anche una cappella privata, posta a sud-est, risalente al XVIII secolo.
Notevole il giardino, anch'esso tutelato.
La proprietà originaria era della famiglia Erba, che nel 1621 si imparentò con gli Odescalchi; il marchese Alessandro Erba sposò infatti Lucrezia Odescalchi, sorella del futuro Papa Innocenzo XI. Dopo diversi passaggi di proprietà avvenuti tra la prima metà dell'800 e l'inizio del '900, la villa appartiene oggi alla Famiglia Semenza.
Notevole la cantina che nasconde un cunicolo utilizzato come "passaggio segreto" per uscire di nascosto dalla villa.
Viene aperta al pubblico solo in alcune occasioni - come ad esempio le Giornate FAI - o può essere affittata per ricevimenti.
Usciti dalla villa e costeggiata la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Hoè, ci si è addentrati lungo il sentiero che conduce alla località di Perego. Lungo il percorso si è potuta vedere una "croce della peste" a testimonianza della pestilenza che colpì questi luoghi verso il 1630.
Arrivati a Perego si è potuto visitare il cinquecentesco "chiostro di San Giovanni", dove gli organizzatori hanno offerto un piccolo rinfresco.
Risaliti alcuni sentieri panoramici verso la Valcurone si è giunti prima alla "collina dei cipressi" e successivamente alla frazione di Galbusera Nera dove era prevista la sosta per il pranzo.
Nel pomeriggio, raggiunta la vicina frazione della Galbusera Bianca, si è visitato il piccolo borgo, ora sede dell'Oasi WWF della biodiversità, e la chiesetta di San Francesco risalente al 1841 sorta sul sedime di un oratorio del Cinquecento.
La piccola navata è ingentilita da una fronte neoclassica a timpano e mezzaluna e un protiro ben delineato retto da due colonne ioniche.
Saliti verso la frazione Monte il gruppo ha poi raggiunto la chiesetta di San Martino a Casternago dove si è conclusa la passeggiata.
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