Domenica 12/11/2017 si è svolta, tra Cabiate e Mariano, una passeggiata in Brughiera alla scoperta della "più importante" sorgente del Terrò.
Circa 40 persone si sono ritrovate alla stazione ferroviaria di Cabiate per poi effettuare una prima sosta davanti alla foresteria di Villa Padulli dove un rappresentante dell'amministrazione comunale ha dato loro il benvenuto e spiegato il progetto di recupero della villa.
Successivamente il gruppo accompagnato dai volontari del Comitato per il Parco Regionale della Brughiera e del Gruppo Naturalistico della Brianza si è addentrato nel parco dove il geologo Gianni Del Pero ha fatto da guida illustrando alcune realizzazioni di ingegneria naturalistica.
Dopo aver raggiunto la zona del Roccolo, recentemente recuperata dal PLIS della Brughiera il gruppo ha proseguito lungo la discesa nella valle del torrente Tarò in direzione del depuratore gestito dalla Valbe Servizi SpA che, per la quantità delle acque immesse nel letto del Terrò, può essere considerata la sua principale "sorgente".
La visita guidata al depuratore è stata seguita dai partecipanti con vivo interesse.
Le acque reflue che giungono all'impianto di depurazione subiscono diversi trattamenti: la grigliatura, la dissabbiatura e la disoleatura, la sedimentazione primaria, il trattamento biologico e la sedimentazione finale.
Le vasche di dissabbiatura e la disoleatura |
Il serbatoio per la digestione anaerobica dei fanghi di depurazione |
Il trattamento biologico: i microrganismi aerobici "divorano" le sostanze organiche inquinanti. |
La sedimentazione finale: qui i microrganismi precipitano sul fondo sotto forma di fango liberando l'acqua dalla maggior parte di sostanze inquinanti |
Dopo aver subito il trattamento di sedimentazione finale l'acqua viene immessa nel Tarò |
La "sorgente" del Tarò |
Colori splendidi, nella splendida Brughiera. L'uso, l'abuso è il riuso delle acque. Molto interessante.
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