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mercoledì 26 giugno 2019
Montorfano, fra poesia e cultura: le opere di Graziella Molinari
Graziella Molinari è nata nell'agosto del 1931 a Como dove vive la sua infanzia e la sua giovinezza.
Tradendo la sua inclinazione per gli studi umanistici, consegue il diploma di perito chimico presso l'Istituto Nazionale di Setificio. A ventidue anni si sposa, ha due figlie e si dedica alla famiglia coltivando nelle pause di questa attività la sua passione per la letteratura, per la poesia e l'arte in genere. Nella seconda metà degli anni settanta - le figlie ormai cresciute - con alcuni amici che condividono i suoi stessi interessi fonda il gruppo letterario Àcàrya. Il nome è stato scelto per il suo significato: "termine sanscrito che significa colui o anche il luogo dove si insegna con l'esempio".
Diventa presidente dal 1984 al 1989 ( 2 mandati) e dal 2001 al 2003. Da allora opera attivamente nel campo culturale comasco promovendo incontri, rassegne, dibattiti, convegni e sopratutto idee innovative. Ha inoltre sempre rivolto particolarmente l'attenzione ai temi sollevati dal recupero, la salvaguardia, la valorizzazione (portandone un grosso contributo) e la conservazione del nostro patrimonio culturale di cui il dialetto è parte integrante. Molte sue poesie e prose sono state pubblicate in diverse antologie e riviste letterarie nonché sui giornali cittadini.
Nel 1990 ha pubblicato una sua raccolta di poesie in dialetto comasco come quaderno dell'Àcàrya nr. 14 dal titolo: "Rivà a Pekino". Nel 2011 quaderno dell'Àcàrya nr. 39 "E pöö... Shahrazàd".
Socia della Famiglia Comasca, collabora attivamente con la sezione dialettale per portare nelle scuole di Como e della provincia le nostre tradizioni e la lingua dei nostri padri.
Scheda tratta dal sito: www.acarya.it
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