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martedì 24 dicembre 2019
Trenord: Babbo Natale porta i treni ma il suo viaggio durerà quasi 10 anni
di Dario Balotta, Europa verde
La presentazione del nuovo treno “Caravaggio” realizzato da Hitachi per Trenord è stata più una parata che l’annuncio di un serio programma di ammodernamento della flotta delle Ferrovie Nord di cui la Regione detiene il 50% delle azioni. “È partita la rivoluzione” ha detto il presidente regionale Attilio Fontana con sprezzo del ridicolo e dei disagi che mettono ogni giorno a dura prova la capacità di sopportazione dei pendolari lombardi. Nonostante dal 2002 al 2008 siano entrati in servizio ben 78 treni TSR (Ansaldo Breda) previsti dal precedente (e costoso) piano di ammodernamento della flotta, le condizioni del materiale rotabile sono ancora al collasso. Ora, con il nuovo piano partito due anni fa dovrebbero arrivare 161 nuovi convogli: 100 treni Hitachi (ex Ansaldo Breda), 31 Alstom e 30 Stadler (ibridi diesel-elettrici). Ma la presentazione in pompa magna del primo treno Hitachi di qualche giorno fa non basta per assicurare un rapido rinnovo della flotta.
Complessivamente, l’ex fabbrica Ansaldo Breda di Pistoia, da poco ceduta ai giapponesi di Hitachi, ha una capacità produttiva di due convogli al mese. Oltre ai 100 treni ordinati da Regione Lombardia ne deve produrre altri 105 per conto di Trenitalia, che li destinerà al trasporto regionale di 5 regioni (4 per la Toscana, 17 per il Lazio, 39 per l’Emilia Romagna, 47 per il Veneto e 28 per la Liguria). Le consegne avverranno quindi, se tutto va bene, in 9 anni e otto mesi, e solo nel 2028 sarà ultimata la distribuzione dei 205 treni in costruzione.
È stata proprio la Regione, dieci anni fa, a voler creare la joint Venture di Trenord (il famoso "federalismo ferroviario") e di conseguenza a stabilire che i treni se li sarebbe comprata da sola: e da allora la situazione non ha fatto che peggiorare.
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