di Paolo Conte, consigliere del PLIS GruBrìa
Ho visto con piacere che il grande lavoro svolto dalle associazioni ambientaliste di Monza e della Brianza, per chiedere l'adesione di Monza al Parco Locale di Interesse Sovracomunale GruBrìa, ha raccolto in poche settimane più di mille adesioni (leggi qui).
Svolgendo lo sguardo al futuro ritengo che il Plis GruBrìa ed il Parco Nord si debbano unire, questo per le simili caratteristiche territoriali e ambientali. Potrebbe diventare un grande nuovo Parco Regionale con un bacino di utenza enorme, spina dorsale verde di una delle più importanti aree produttive del Paese e d'Europa, che sempre più ha la necessità inderogabile di avere spazi aperti fruibili e accessibili a tutti per molte e importanti ragioni.
Non ultima quella della salute. Il Coronavirus e gli ultimi studi, che lo mettono in relazione con il degrado ambientale della pianura padana, insegna (o almeno dovrebbe insegnarci qualcosa). Infatti, mentre la politica discute quali provvedimenti adottare, il suolo si riduce, il clima cambia e non aspetta nessuno.
Solo noi e le nostre scelte possono davvero avviare il vero cambiamento (o una vera ri-evoluzione, parafrasando la campagna di Legambiente di quest'anno).
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