Il Lambro a Monza (fonte immagine: Enpa)
di Gianni Del Pero, Presidente del WWF Lombardia
Uno dei più clamorosi successi del WWF e del movimento ambientalista: la Regione ottiene l'immediato incremento dei rilasci dagli invasi idroelettrici alpini, e di conseguenza dai grandi laghi, di 4 milioni di metri cubi per il bacino dell'Adda oltre a 1 per il bacino dell'Oglio. Anche se si poteva fare di più un passo nella giusta direzione: la pianura si disseta, si riattivano le produzioni termoelettriche e non mettere a rischio la produzione agricola nel periodo più critico del ciclo di irrigazione!
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Il comunicato diffuso ieri dal WWF Lombardia
Regione Lombardia
faccia applicare il Patto per l'acqua sottoscritto nel 2009 da tutti i
soggetti coinvolti nella gestione e negli utilizzi delle risorse idriche
ed eserciti i suoi poteri di vigilanza sulle concessioni che devono
operare in regime di sussidiarietà senza attendere l'intervento del
Commissario Straordinario di Protezione Civile che già dal 2003 obbligò i
gestori degli Invasi Idroelettrici, e i Grandi Laghi di conseguenza, a
rilasciare le acque stoccate viste le esigenze immediate delle diverse
categorie in sofferenza a valle. Nell'ordine di priorità, ma ormai tutti
in emergenza: acquedotti, deflusso minimo vitale nei fiumi, uso
irriguo, derivazioni ad uso termoelettrico (A2A ha chiuso le sue
centrali sul Po anche perchè dagli invasi alpini che gestisce l'Acqua
non "scende") e idroelettrico. OGGI 16 GIUGNO l'Adda può contare su 250
MILIONI DI METRI CUBI D'ACQUA che DEVONO ESSERE RILASCIATI PRIMA
POSSIBILE per dissetare la pianura, riattivare le produzioni
termoelettriche (incredibile dimenticanza in periodo anche di crisi
energetica!!!) e non mettere a rischio la produzione agricola nel
periodo più critico del ciclo di irrigazione!
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