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venerdì 4 novembre 2022

Gli ambientalisti in difesa del Monte San Primo. Avviata una campagna social per dire NO agli impianti sciistici


Contro il progetto di innevamento artificiale sul Monte San Primo (leggi qui) il Circolo Ambiente Ilaria Alpi ha avviato una campagna social in difesa della montagna.

Per aderire scrivete una mail alla Comunità Montana Triangolo Lariano info@cmtl.it'NO AGLI IMPIANTI SCIISTICI SUL MONTE SAN PRIMO!',  mettendo p.c. info@circoloambiente.org Circolo Ambiente "Ilaria Alpi".



Tra le prime adesioni quella del WWF Lombardia

Gianni Del Pero, presidente dell'associazione lombarda, ha infatti dichiarato: "Si tratta di un progetto che causerà uno scempio sulle pendici del Monte S. Primo nel vicino triangolo lariano. 5 milioni di euro (2+3 aggiuntivi) per realizzare un inutile luna park sciistico, con innevamento artificiale, tapis roulant, eventuale skilift e parcheggio. Tutto dove ormai la neve è evento raro e andando a deturpare il luogo. WWF Insubria ,  WWF OA INSUBRIA sede di Como  e WWF Lombardia aderiscono alla sollecitazione del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" in difesa del Monte San Primo e nell'esprimere la loro contrarietà  ribadiscono  inequivocabilmente: NO AGLI IMPIANTI SCIISTICI SUL MONTE SAN PRIMO!"

Avete valide risposte a queste domande, cari amministratori della Comunità Montana Triangolo Lariano? 


Cari amministratori pubblici del Monte San Primo…
visto che volete proporre un progetto di sviluppo turistico basato su una proposta sciistica a quote comprese tra i 1100 m e i 1500 m al massimo – ciò nel caso i nuovi impianti raggiungano la dorsale che racchiude la conca del San Primo – potete rispondere a queste domande:

  • Sapete quale sia la quota neve media sulle Alpi negli anni recenti?
  • Sapete quale sia la durata media di permanenza della neve al suolo?
  • Sapete quali siano le temperature medie invernali alle quote suddette, e quale incremento delle stesse si sia registrato negli ultimi anni?
  • Sapete quanto costi l’innevamento artificiale a kmq e a stagione di un terreno come quello da voi indicato per la fruizione sciistica?
  • Sapete di quanta disponibilità idrica vi sia bisogno e quale sia la potenzialità al riguardo del territorio in questione?
  • Avete ipotizzato un piano finanziario di gestione dei costi e della sostenibilità economica della stazione sciistica che vorreste attivare, nel breve e nel medio-lungo termine, e di quante giornate-sci avreste bisogno per non operare in perdita, dunque con probabile necessità di ulteriori stanziamenti di soldi pubblici a coprire i debiti?
  • E, ultima-ma-non-ultima domanda: avete pensato a proposte alternative per la frequentazione e lo sviluppo turistici dell’intero comprensorio del Monte San Primo ovvero a una progettualità al riguardo strutturata, sistemica e ampliata nel medio-lungo termine atta a creare un’economia turistica locale che si possa reggere da sola, in armonia con il luogo e svincolata da variabili, come quelle legate al clima, che ne possano decretare il fallimento? 


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