Via Cadore a Seregno. La zona ove è prevista la rotatoria della tangenzialina di Pedemontana |
Via Cadore, situata nel quartiere Ceredo di Seregno, è destinata ad essere oggetto di significativi interventi viabilistici. Tuttavia, all'interno di questi progetti emergono delle contraddizioni, in quanto le soluzioni proposte sembrano andare in direzioni opposte. Da un lato, si prospetta un aumento del traffico generato dalla tangenzialina di Pedemontana, mirata a indirizzare il flusso in entrata e in uscita da Meda Sud. Dall'altro, si propone una riqualificazione dell'asse di Via Cadore con l'obiettivo di ridurne la classificazione da Strada Urbana Interquartiere a Strada di Quartiere, nonché la creazione di una Zona Residenziale.
Il progetto della tangenzialina di Pedemontana. In rosso Via Cadore a Seregno |
Una delle problematiche principali riguarda l'interconnessione tra la tangenzialina e Via Cadore mediante una rotatoria. Questo punto critico potrebbe aggravare ulteriormente l'afflusso di traffico nella zona, con effetti negativi sulla viabilità e sulla vivibilità delle aree circostanti. L'aumento del flusso veicolare rischia di contrastare gli obiettivi della Zona Residenziale, che prevede una riduzione della velocità di transito sulla via a 30 km/h e il disincentivare il traffico di attraversamento. Inoltre, la creazione di una Zona Residenziale richiede una riqualificazione dell'asse, con l'ampliamento delle zone a verde, la creazione di spazi per la circolazione pedonale e ciclabile e la realizzazione di spazi di sosta.
Il progetto di riqualificazione previsto da Piano Urbano del Traffico |
La proposta per la riqualificazione dell'asse di Via Cadore comprende diversi interventi volti a rendere l'area più adatta alle esigenze della comunità locale e a favorire una mobilità sostenibile. Tra questi interventi, vi è la realizzazione di un percorso ciclabile bidirezionale, che consentirebbe un'alternativa sostenibile per gli spostamenti locali. Tuttavia, questa soluzione potrebbe entrare in conflitto con l'aumento del traffico proveniente dalla tangenzialina di Pedemontana, in quanto le esigenze dei ciclisti potrebbero entrare in competizione con quelle dei veicoli a motore.
Sezione prevista dal Piano Urbano del Traffico |
Inoltre, il restringimento delle corsie a 3m ciascuna è un'ulteriore misura prevista per ridurre la velocità di percorrenza lungo Via Cadore. Questa disposizione mira a costringere i veicoli a moderare la velocità, ma potrebbe non essere sufficiente a contrastare l'aumento del traffico proveniente dalla tangenzialina. L'andamento a chicane, ottenuto alternando tratti con sosta sul lato destro a tratti con alberature sul lato sinistro, può influenzare positivamente la sicurezza stradale, ma potrebbe risultare inefficiente nel mitigare l'impatto del flusso veicolare in aumento.
Via Cadore. Alternanza tra viale alberato (tratto blu) e parcheggi (tratto rosso) |
L'obiettivo di realizzare attraversamenti pedonali rialzati su castellana alle estremità e due ulteriori attraversamenti protetti intermedi è senz'altro lodevole per garantire la sicurezza dei pedoni. Tuttavia, l'aumento del traffico veicolare potrebbe rendere meno agevoli gli attraversamenti, compromettendo la mobilità pedonale.
Via Cadore in un'mmagine iconica tratta dal docufilm "40 passi. La verde Brianza e la città infinita" |
In conclusione, le contraddizioni emergenti tra i due progetti viabilistici lungo Via Cadore richiedono un'attenta riconsiderazione delle soluzioni proposte. È fondamentale cercare un equilibrio tra le esigenze di mobilità e l'obiettivo di creare una Zona Residenziale con una circolazione più sostenibile e sicura. Un approccio integrato che tenga conto delle esigenze di tutti gli utenti della strada, inclusi ciclisti e pedoni, è essenziale per sviluppare un progetto viabilistico di successo che contribuisca al benessere della comunità locale.
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