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giovedì 24 agosto 2023

Il Meredo da preservare è anche questo: un teatro in cui fauna selvatica e gli abitanti tessono una trama di vita condivisa

Parco del Meredo. Sullo sfondo Cascina Monti Brivio (XIX sec.)

Nel cuore del Parco del Meredo, luogo di battaglie e riflessioni per proteggerlo dalla tangenzialina Meda-Seregno, si svela un lato inaspettato e affascinante. Attraverso gli occhi attenti e appassionati degli abitanti della Cascina Monti Brivio, il parco si rivela come un inatteso rifugio di vita selvatica.

Massimiliano Morelli, con un sorriso sereno, rivela il balletto notturno delle volpi. Queste creature furtive popolano l'area, eppure non si avventurano nei pollai della cascina. "Le loro visite sono sempre state discrete," racconta, dimostrando una coesistenza inaspettata.


Il video di Marco Zanon ci porta dietro l'angolo, dove le volpi esplorano i binari della ferrovia Seregno-Saronno. Le loro visite notturne svelano un mondo segreto che si snoda tra i binari silenziosi.


Ma non sono solo le volpi a regnare in questo microcosmo naturale. Massimiliano ci mostra la foto di un piccolo riccio, ritrovato nel cortile da Emiliano Zanon e che gli ha ispirato una breve poesia: 

Di questo paradiso sono fiero e te lo mostro.
Nel mio mondo sei il benvenuto e io busso con prudenza al tuo!
Uno scambio di amore e rispetto è il segreto di una grande convivenza.
Sono piccolo e fragile ma tu sembri proteggermi e nella tua morsa prudente mi sento al sicuro.
Non esiste altro luogo al mondo più amato e desiderato.
Non esiste altro luogo in cui vorrei andare
qui ci sei tu e la casa comune da difendere!

 

"Per non dire dei ricci che mangiano con i gatti," sottolinea, svelando un quadro di armoniosa convivenza.


E poi c'è il golosone, protagonista di un video: un riccio, che condivide la cena con i croccantini dei gatti. Massimiliano sorride mentre lo guarda nel video, "Ecco qui il golosone che da questa primavera cena anche con i croccantini dei gatti e che se non ne trova viene a chiederli con insistenza."


Ma l'aspetto sorprendente non si esaurisce qui. Nei pressi della Cascina Monti, gli abitanti hanno fatto una scoperta altrettanto affascinante: qualche piccolo e innocuo serpentello: il biacco. Questa presenza aggiunge ulteriore fascino al mosaico di vita che popola il Parco del Meredo.


In queste storie si disegna un quadro affascinante e prezioso del Parco del Meredo. Oltre la lotta per la sua conservazione, ciò che emerge è un ritratto vivo e vibrante della natura che resiste, che interagisce e che, in un'armonia insospettabile, vive accanto a chi si impegna a proteggerla. Il Meredo da preservare è, indubbiamente, anche questo: un teatro in cui la fauna selvatica e gli abitanti "umani" tessono una trama di vita condivisa. (zc)

 

Foto e video di Massimiliano Morelli, Emiliano e Marco Zanon

1 commento:

  1. Condivido le parole di Massimiliano, avendo il privilegio di poter vivere questa meravigliosa oasi di pace. Qui vige un'armoniosa e rispettosa convivenza con la natura, che ci protegge dalla caotica città e che ci fa vivere in un candido stupore per le scoperte quotidiane. Non possiamo fare altro che ricambiare e proteggerla da chi vuole distruggere un luogo che ha mantenuto la poesia di un tempo. Amiamo il nostro cortile, il lieto ritmo di vita che ci permettere di mantenere, i campi e i boschi attorno con i suoi benvenuti abitanti

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