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domenica 17 dicembre 2023

Pedemontana e WWF Lombardia: coerenza o mancanza di visione?


Il post dedicato al Convegno di Pedemontana tenutosi a Meda venerdì 15 dicembre 2023 (leggi qui) è stato ripreso da altri siti ed è stato oggetto di numerosi commenti. In particolare, la posizione espressa da Gianni Del Pero, Presidente del WWF Lombardia, in un'intervista al TGR Lombardia ha suscitato discussione. Al fine di evitare fraintendimenti, riportiamo la trascrizione esatta di quanto detto:

Giornalista: "Tra le associazioni ambientaliste, il WWF chiede maggiore coinvolgimento."
Gianni Del Pero: "Ci siamo proposti come associazioni ambientaliste per un controllo, un presidio territoriale che consenta di realizzare l'opera con il miglior impatto possibile sul consumo di suolo e i rischi sanitari legati alla diossina."



La dichiarazione di Gianni Del Pero è stata letta, da noi e da molti altri, come un cambio di posizione del WWF rispetto a Pedemontana: un atteggiamento di collaborazione anziché di opposizione. Del Pero ha ironicamente ribattuto riprendendo il titolo del nostro post, "che sorprendentemente il WWF non aveva cambiato posizione", citando un documento del 2009 di "Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile":

"CONTENIMENTO IMPATTO AMBIENTALE. Sia operato ogni sforzo in fase di progettazione esecutiva per ridurre l’impatto ambientale dell’opera, mitigandone l’impatto e la percezione, riducendo i carichi di traffico forzato indotti dalle opere accessorie all’interno dei comuni attraversati, evitando lo sviluppo edilizio intensivo attorno alla nuova viabilità in quanto fattore non più sostenibile di sfruttamento del territorio. Diventando inoltre fonte di coordinamento con quei Comuni che hanno espresso criticità rispetto agli elaborati progettuali per le pesanti ricadute causate, tenendo in considerazione tali richieste per una riformulazione progettuale - (si chiede lo stralcio dal progetto dell'attraversamento delle zone A e B della diossina..."


Riguardo all'affermazione di Del Pero sul "sorprendente" mantenimento della posizione del WWF rispetto al comunicato stampa del 2009 di Insieme in Rete, abbiamo esaminato attentamente le dichiarazioni fatte al TGR e il comunicato stampa, e non sembrano esprimere le stesse opinioni.
Inoltre, sono passati 14 anni e le condizioni sono cambiate. Ora si parla di REALIZZARE e non di PROGETTARE. In questi 14 anni, Pedemontana ha dimostrato più di una volta di non considerare le istanze delle comunità locali e il rispetto dell'ambiente. Non a caso, nel nostro precedente post, avevamo citato la devastazione del Bosco della Moronera e la mancata realizzazione delle compensazioni ambientali. Quindi, di fronte a 14 anni di cambiamenti, mantenere la stessa posizione non è dimostrazione di coerenza ma di mancanza di visione. Tuttavia, desideriamo sottolineare che la posizione del WWF potrebbe essere stata malinterpretata, e se così fosse, il Presidente del WWF Lombardia è incoraggiato a fornire chiarimenti.

15 commenti:

  1. Caro Zeno e Spett.le redazione di Brianza Centrale, è oggettivamente difficile chiarire una dichiarazione esplicita che chiede " il minor impatto possibile sul consumo di suolo e i rischi sanitari legati alla diossina" se chi legge o ascolta manifesta un pregiudizio rispetto a quanto viene dichiarato. E rispetto ai Comunicati di Insieme in Rete sempre sottoscritti dal WWF del 2008, 2009, 2013, 2015, 2016 non ci sono variazioni di posizione, uguale a quella che il WWF ha ribadito nel 2018 in occasione dell'approvazione del Piano Operativo di Bonifica della Diossina a seguito della Caratterizzazione ottenuto da Insieme in Rete (quando ancora i NoPed ci accusavano di essere favorevoli a Pedemontana perchè ci sedevamo ai tavoli dei decisori continuando a chiedere compensazioni, riduzione di impatto e stralcio interventi) e accompagnando nel 2019 l'Analisi di Rischio da esposizione alla Diossina Residua elaborata da FLA con il WWF chiamato a far parte del Comitato Scientifico di progetto. Nel 2023 Pedemontana ha invitato il WWF a dire la sua ed ha espresso disponibilità che suoi rappresentanti seguano i lavori di bonifica e si confrontino nella fase finale della progettazione esecutiva (perchè siamo ancora a "PROGETTARE"...non a "REALIZZARE" , esattamente come nel 2009, nel CS citato). E il WWF ha approfittato dell'occasione per dire e chiedere, ancora una volta, quello che diciamo da 15 anni: ridurre l'impatto, ridurre il consumo di suolo e prevenire il rischio sanitario legato alla Diossina.

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    1. Il Comunicato Stampa della Regione Lombardia parla di REALIZZARE: "L'apertura dei cantieri... è prevista per l'inizio del prossimo anno".

      Riportiamo i passi esatti del Comunicato Stampa:

      Ripresa attività
      Al centro dell’evento di Meda, la ripresa delle attività di campo delle tratte B2 e C e il tema della sostenibilità ambientale.

      Tempistica apertura cantieri
      L’apertura dei cantieri delle tratte B2 e C, la cui progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori è stata affidata al consorzio di imprese guidato dal Gruppo Webuild e partecipato da Impresa Pizzarotti & C S.p.A., per un investimento di circa 1,26 miliardi di euro, è prevista per l’inizio del prossimo anno.

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  2. Finalmente nella risposta del Del Pero appare il reale oggetto del contendere che gli interessa: il Piano Operativo di Bonifica su cui si "propone" e accetta la "proposta" di Pedemontana senza nemmeno rendersi conto della gravita' che sta dietro a questo scambio. C'e' la solita confusione di ruoli del Del Pero. Chi seguirebbe il Piano di Bonifica ? Il geologo professionista con incarico o il rappresentante del WWF ? Eggia sono la stessa persona. In ogni caso una figura che comunque non rappresenterebbe i gruppi ambientalisti che da tempo si stanno occupando della partita Pedemontana.Oltretutto, Pedemontana a mezzo stampa aveva indirizzato questo invito proprio ai gruppi ambientalisti che stanno contrastando il completamento dell'infrastruttura. Una proposta pericolosa su cui si rischia, come e' gia' successo, di finire imbavagliati e con poche o nulle possibilita' d'interazione. Proprio per questo non s'era data risposta. Ma il delegato WWF nonche' di professione geologo ha pensato bene di scavalcare tutti. proponendosi e accettando direttamente, cosi' rientra in partita sull'attivita' che gli interessa.Solito stile, solito modus operandi. Magari pensa pure di farlo per nome e conto di tutti i gruppi ambientalisti, senza nemmeno essersi confrontato con loro.

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    1. Quando abbiamo ascoltato l'intervista del TGR al Presidente del WWF Lombardia, non abbiamo condiviso ciò che abbiamo interpretato come un cambiamento di posizione rispetto a Pedemontana, e abbiamo chiesto al WWF di fornire ulteriori dettagli sulla sua posizione. Spiace constatare che la nostra richiesta sia stata interpretata come "un manifesto pregiudizio rispetto a quanto viene dichiarato". Questo blog è seguito da molte persone sensibili alle tematiche ambientali, e crediamo che esse meritino una risposta più approfondita. Ci dispiace altresì che non sia possibile esprimere un'opinione divergente senza essere accusati di preconcetti, dato che numerosi post "positivi" sulle iniziative del WWF testimoniano la nostra apertura a diverse prospettive. Non condividiamo, per gli stessi motivi, il commento di "Sinistra e Ambiente" e crediamo che personalizzare le critiche sia un errore. Conosciamo personalmente il Presidente del WWF Lombardia e siamo consapevoli che svolge la professione di geologo, godendo di una stima consolidata. La sua professionalità è stata spesso messa a disposizione dell'associazione che dirige, un contributo che non possiamo che valutare positivamente. La competenza dovrebbe essere vista come un'opportunità, non come un ostacolo. Tuttavia, comprendiamo che, a volte, mettere a disposizione queste competenze richiede anche valutazioni di opportunità. Poiché non abbiamo preconcetti, riteniamo che tali valutazioni dovrebbero essere lasciate al WWF stesso, poiché comprendiamo che, a volte, mettere a disposizione queste competenze richiede anche valutazioni di opportunità.

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    2. Grazie del tuo commento come al solito equilibrato e propositivo. Mi spiace che per un equivoco non si sia piu' in grado di valutare serenamente dichiarazioni e attività svolte nell'interesse primo e unico dell'Ambiente. Il WWF ha messo a disposizione gratuitamente in questa occasione come in altre le competenze di cui dispone (geologiche e legali) per avere la credibilita' necessaria per portare le richieste degli ambientalisti ad essere valutate ai tavoli decisionali. Le azioni scomposte e antagoniste
      di chi mischia la contrapposizione politica con questioni tecniche, con manifesta incompetenza, sono state e continuano ad essere controproducenti.

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  3. Sono stanco di queste divisioni. Se il WWF, come afferma il suo Presidente, è contrario a Pedemontana, dovrebbe considerare seriamente di unirsi al coordinamento di tutte le altre associazioni che si oppongono a questo progetto. È fondamentale che le associazioni ambientaliste agiscano unitamente per affrontare questioni importanti come Pedemontana. La collaborazione tra di loro può rafforzare la loro voce e avere un impatto più significativo. Speriamo che il WWF possa valutare questa possibilità per garantire un fronte comune nella lotta contro progetti che possono minacciare l'ambiente. Rimanere al di fuori di questo coordinamento solleva dubbi sulla sua reale opposizione.

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    1. Il WWF Lombardia, il WWF Groane (ora Insubria) e il WWF Seregno lavora da sempre in coordinamento con le altre Associazioni Ambientaliste del Territorio sin dal tempo della "Pedegronda" (aprile 1998, quando oltre a noi c'era solo Legambiente a dire in maniera inequivocabile "NO alla Pedegronda Autostradale). Nel 2007 siamo stati tra i promotori del Coordinamento Ambientalista "Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile" dal quale si sono separati alcuni gruppi "NOPed) e successivamente altri gruppi e associazioni che poi si sono recentemente riuniti a loro volta in coordinamento senza coinvolgere le associazioni che continuavamo il loro lavoro in rete, con competenza e professionalità tale da essere invitati prima dai Comuni e poi da Regione, CAL e Pedemontana a portare la posizione e le richieste della Associazioni Ambientaliste. E abbiamo approfittato di questa opportunità.

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    2. Gianni Del Pero, almeno la decenza di raccontare la realtà e non di distorcerla. Il coordinamento "Insieme in Rete per uno sviluppo sostenibile" non esiste più e non è veritiero nemmeno che alcuni gruppi "NoPed" ne siano usciti. Semplicemente come detto, il coordinamento Insieme in Rete non è più operativo dal 2017/2018. Infatti, da tale data non v'è stata più alcuna iniziativa o documento pubblico sotto il logo di Insieme in Rete ne tantomeno un portavoce designato. Lo scriviamo proprio in qualità di uno dei gruppi fondatori del Coordinamento che conosce l'intera sua storia. Appropriarsi indebitamente del nome di un Coordinamento che non c'è più per cercare di dire che è a questo cordinamento inesistente che è stato rivolta ultimamente l'attenzione delle istituzioni è l'ennesima scorrettezza di uno che vuol modificare la realtà a suo uso e consumo. Scrivere al plurale di "posizioni di associazioni ambientaliste" fa ridere visto che nel caso specifico si tratta del solo WWF.

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    3. Ricordo che dopo le dimissioni della Portavoce del 5.2.2018 le Associazioni Le Torrette, Puska, WWF Lombardia e WWF Insubria hanno continuato a rappresentare le istanze di Insieme in Rete utilizzando le pagine Social del Coordinamento (Facebook, Instagram e Linkedin) e il GoogleGroup Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile
      insieme-in-rete-per-uno-sviluppo-sostenibile@googlegroups.com
      che esistono ancora oggi, sono molto attivi e anche ben frequentati.

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  4. Sig Del Pero, tentare di sostenere che il coordinamento Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile esiste ancora perchè esiste una pagina FB che così si chiama è esilarante. Oltretutto, l'ass. La Puska si è sciolta da tempo e idem per l'Ass Torrette. Un soggetto c'è quando fa iniziative pubbliche e quando emette comunicati ufficiali e questo non avviene più da fine 2017. La pagina FB e le altre pagine social o indirizzi mail sono solo spazi in cui si può scrivere e basta. Si fermi, è meglio.

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  5. Visto che tu scrivi quotidianamente sulla pagina Facebook di Insieme in Rete, che per te non esiste, a fermarti dovresti essere tu. O no? E anche nel googlegroup di Insieme in Rete, che non esiste per te, hai continuato a scrivere per anni fino a quando non sei stato bannato. E per fortuna che non sai usare Instagram o LinkedIn, altrimenti... PS: non ti riesce bene usare il "lei". PS2: il rappresentante de Le Torrette in Insieme in Rete e' ora rappresentante WWF nel Consiglio di Creda, mentre il rappresentante di Puska e' ora vicepresidente di WWF Insubria.

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  6. Quello che lei scrive conferma in toto che il coordinamento Insieme in Rete non esiste più e che esistono solo spazi mail e social dove si scrive, senza alcuna struttura reale di un soggetto di Coordinamento che faccia attività o azioni. Idem per quanto riguarda chi è confluito nel WWF come singolo individuo e che ora è parte del WWF e non di due associazioni che si sono sciolte e non esistono più. Ma ormai questo è chiaro a tutti fuorchè a chi vuol manipolare la realtà.

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  7. La diatriba sulle vicende del Coordinamento ambientalista "Insieme in Rete per uno sviluppo sostenibile" non ci coinvolge particolarmente. Il Presidente del WWF Lombardia ha da tempo iniziato a riutilizzare comunicati di questo coordinamento per giustificare le sue attuali posizioni, rivendicando una sorta di continuità con il suddetto gruppo. A tal fine, ha ripescato associazioni che si sono sciolte da diversi anni o che non sono più operative, come l'associazione Torrette e La Puska. Dall'altra parte, il gruppo "Sinistra e Ambiente", uno dei fondatori del coordinamento, evidenzia che "Insieme in Rete" non è più attivo (manifestazioni e/o comunicati) almeno dal 2017-2018. Poiché desideriamo porre fine a questa controversia, cerchiamo di fare un po' di chiarezza.

    Innanzitutto, possiamo affermare con orgoglio di aver fatto parte di "Insieme in Rete" dalla sua fondazione fino al suo scioglimento. Grazie a questa partecipazione, questo blog è stato costantemente attento alle iniziative proposte dal coordinamento e dalle associazioni aderenti, fungendo quasi da archivio. L'ultima iniziativa pubblica di "Insieme in Rete" risale al 22 settembre 2017, con il recital "TUTTI DORMONO SULLA COLLINA," che faceva parte dell'iniziativa "Archiviare Pedemontana e ampliare il Bosco delle Querce," avviata in occasione del quarantunesimo anniversario del disastro ICMESA.

    L'ultima iniziativa dell'"Associazione Torrette, Bini, Dosso, Boscone" (questo il nome completo) risale al 2 giugno 2013 ed era il "Gran Tour del Lambro: trekking ad anello da Nibionno a Rogeno." Per quanto riguarda l'associazione La Puska, abbiamo notizie fino al 16 giugno 2019, quando figura tra gli organizzatori di una "Camminata nella brughiera."

    Dopo aver partecipato alle riunioni che hanno portato allo scioglimento di "Insieme in Rete," possiamo confermare che tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018 si sono svolte riunioni piuttosto turbolente, caratterizzate da divergenze di opinione insanabili. Si decise, quindi, di sciogliere il coordinamento. Tuttavia, si comprendeva che "Insieme in Rete" costituiva un patrimonio importante, e non si escludeva la possibilità di superare le divisioni. Venne stabilito di congelare la situazione, impedendo a chiunque di utilizzare il nome del coordinamento.

    Per quanto riguarda i social già attivati, si decise di non chiuderli per mantenere attivo un archivio che altrimenti sarebbe andato perduto e come forma di comunicazione interna.

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  8. Un commento del 2017 che dopo 7 anni confermiamo integralmente: Insieme in Rete ha scelto sin dalla sua fondazione, dieci anni fa, di "sporcarsi le mani", partendo da una posizione chiara di contrasto all'inutile, impattante, dannosa e costosa Autostrada Pedemontana e agli interventi ad essa connessi.
    Ci siamo confrontati con i progettisti e seduti al tavolo della progettazione, abbiamo incontrato i soggetti tecnici e politici coinvolti (APL, ARPA, livelli tecnici di Regione e Provincia di Monza, CAL, Regione Lombardia fino all'Assessore Boni, Provincia di Milano assessori Ponti e Mezzi, Provincia di Monza fino al presidente Allevi, Provincia di Como e di Varese, comuni delle tratte B1 e B2, e questi ultimi in particolare, con azioni anche legali condivise). Ed abbiamo ottenuto diversi ripensamenti dal progetto preliminare al definitivo (eliminazione della strada di arroccamento tra le tratte B1 e B2, riduzione delle 11 corsie di marcia previste). Nelle successive fasi progettuali abbiamo ottenuto la riduzione della superfici dedicate a mega impianti di distribuzione carburanti, abbiamo agevolato l'adozione dell'opzione in rilevato per il Bosco violentato della Moronera, abbiano ottenuto il ridimensionamento, l'ottimizzazione ed il riposizionamento delle vasche di laminazione e la riduzione delle interferenze con le emergenze idrogemorfologiche del vimercatese. Abbiamo salvato il Bosco delle Querce dagli sbancamenti di "catteneiana" ispirazione (l'incontro con Infosini e Allevi fa parte dell'Epica di Insieme in rete).
    Abbiamo ottenuto il rispetto delle regole, imponendo la caratterizzazione sulla tratta B2 interessata dalla ricaduta della diossina Icmesa_Meda 1976.
    Abbiamo chiesto il risarcimento ambientale per la violenza perpetrata da Pedemontana, ma qui non siamo ancora arrivati all'obiettivo.
    Non abbiamo fatto la scelta di essere inutilmente antagonisti, di sentenziare dall'Aventino, di ergerci a sterili paladini dell'idealità... ed a non essere completamente assorbiti dal gorgo mediatico per il quale basta comparire su un giornale locale, o sparare qualche slogan in eventi estemporanei, per non avere crisi di identità.
    La nostra identità è chiara, la nostra volonta' pure. Ci siamo sporcati le mani e ne è valsa la pena.
    Cè ancora molto da fare ma per ottenere qualcosa dobbiamo sfruttare tutte le occasioni che ci vengono offerte o che ci creiamo per contrastare efficacemente l'avanzata del nulla pedemontano.

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    1. Grazie per il tuo intervento che ci ha stimolato ulteriori riflessioni che abbiamo pubblicato in un nuovo post: Pedemontana "divide et impera": cinque domande al WWF. Pubblicheremo volentieri le tue risposte.

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