di Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”
In coincidenza con l'apertura del nuovo 'centro di cottura' nella zona a confine tra Arosio e Giussano (apertura presentata in pompa magna dal gruppo che controlla la catena di supermercati, che ha puntato la 'narrazione' sulla sostenibilità ambientale dell'intervento edilizio!), come Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" ribadiamo le nostre perplessità e le nostre denunce relative all'impatto ambientale della nuova costruzione. Del resto la pesante cementificazione realizzata sull'ex area verde è sotto gli occhi di tutti coloro che passano in zona! Si sarebbe potuto puntare sulla riqualificazione di una delle tante aree dismesse ubicate nel territorio della Brianza Comasca e Monzese, evitando così nuovo consumo di suolo, in uno dei territori più cementificati d'Italia. Ricordiamo che già ora i Comuni di Arosio e Giussano risultano coperti da cemento e asfalto per circa la metà del loro territorio!
Il consumo di suolo costituisce di per sé uno degli impatti più pesanti sull'ambiente, pertanto definire 'green' la nuova costruzione è sicuramente un ossimoro! Il consumo di suolo determina perdita di biodiversità, incide sul riscaldamento delle aree (isole di calore), fa perdere drenaggio al terreno e, nel caso specifico, ha addirittura determinato lo spostamento di una piccola roggia, oltre che il taglio di molti alberi ubicati proprio a confine col territorio ricompreso nel Parco della Valle del Lambro!
Oltre a queste problematiche di carattere ambientale, resta il tema dell'altrettanto pesante impatto sulla viabilità: già oggi la Novedratese e la vecchia Vallassina da Giussano a Erba - che si intersecano proprio nella zona del nuovo centro di cottura - hanno volumi di traffico importanti. La nuova struttura non farà altro che aumentare il via-vai di altri TIR nella zona che, come detto, è già congestionata, con continue code di auto e camion, e conseguente inquinamento dell'aria.
Fin dall'avvio della procedura amministrativa dei Comuni di Arosio e Giussano, come Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" abbiamo espresso la nostra netta contrarietà ai nuovi capannoni. Però le nostre osservazioni sull'impatto ambientale e viabilistico sono state respinte dai due Comuni, che pertanto hanno autorizzato la costruzione del 'centro di cottura'.
Lo ribadiamo per l'ennesima volta: occorre che venga introdotto uno stop definitivo al consumo di suolo da parte di tutti i comuni del territorio! Altrimenti le dinamiche innescate dalla cementificazione continueranno: perdita di suolo naturale e di biodiversità, inquinamento, isole di calore, incremento del dissesto idrogeologico, aumento del traffico.
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