La manifestazione per dire "NO alla strada nel Parco" a Figino Serenza dello scorso 29/04/2022. Immagine tratta dal web. |
Il tribunale di Como ha sancito la conclusione positiva della vicenda giudiziaria che ha coinvolto Tommaso, attivista di Fridays for Future Cantù e membro del Coordinamento No Canturina Bis, portato in giudizio per l'accensione di un fumogeno durante una manifestazione pacifica. La protesta, tenutasi il 29 aprile 2022 sotto il Comune di Figino Serenza, era un’iniziativa pubblica in difesa del Parco delle Groane e contro la Canturina Bis, un progetto infrastrutturale ritenuto devastante per l’area naturale.
Secondo l’accusa, l'attivista avrebbe violato la legge accendendo un fumogeno, considerato però dai manifestanti come un gesto simbolico, tutt'altro che minaccioso. Durante l’udienza istruttoria, il pubblico ministero ha ascoltato testimoni e, al termine, ha richiesto l’assoluzione dell’imputato “poiché il fatto non sussiste”. La sentenza ha quindi rappresentato un esito positivo per la difesa dell’ambiente e dei diritti di chi lotta per esso, confermando la natura pacifica e non pericolosa della manifestazione.
Fridays for Future Cantù ha accolto la notizia con soddisfazione, definendo l’accusa come “spropositata, senza alcun senso”, rivolta “ancora una volta all’attivismo giovanile in difesa dell’ambiente.” L’organizzazione ha ricordato come la manifestazione fosse “pacifica, con la presenza di famiglie, ragazzi e agricoltori” e caratterizzata da cori di speranza “per difendere la nostra terra dal cemento”.
Anche il Comitato Parco Regionale Groane Brughiera ha espresso sollievo e partecipazione per l’assoluzione di Tommaso, evidenziando, in un post su Facebook, la “fine di questa brutta vicenda che ha colpito l’amico Tommaso durante una protesta completamente pacifica e di impegno sociale per la difesa dell’ambiente contro un’opera inutile e devastante come la Canturina Bis”.
Questa vittoria, oltre a rappresentare un riconoscimento per il movimento ambientalista, segna un passo avanti verso una maggiore tutela delle libertà di espressione e di protesta. “Ora il passaggio successivo sarebbe brindare per questa soluzione positiva e pensare ai prossimi passi da affrontare contro progetti come questo, devastanti per il Parco delle Groane e per il nostro territorio,” ha concluso il Comitato, lanciando un chiaro segnale d’impegno verso nuove battaglie in difesa del paesaggio e della biodiversità.
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