Riportiamo di seguito uno scambio di battute - apparse sulla pagina Facebook di Insieme in Rete - tra Gianni Del Pero, Presidente del WWF Lombardia, e un cittadino interessato, in quanto riteniamo possano essere utili ai lettori di questo blog per chiarire alcuni aspetti relativi alla bonifica dei terreni contaminati dall’incidente Icmesa di Seveso.
Gianni Del Pero, Presidente del WWF Lombardia e referente per il monitoraggio delle bonifiche del progetto Pedemontana, ha recentemente condiviso un articolo riguardante la bonifica dei terreni contaminati dall'incidente Icmesa di Seveso, accompagnandolo con il commento: “Tutti hanno il diritto di dire la propria sulla #Diossina detta di Seveso ma non tutti sanno bene cosa dire…”.
Un lettore ha commentato chiedendo maggiore chiarezza sulla posizione di Del Pero in merito alla bonifica, scrivendo: “Lei è più titolato. Ci dica cosa ne pensa della bonifica. Grazie.”.
Del Pero ha risposto ricordando l’impegno del WWF negli anni: “Oltre 30 anni fa abbiamo iniziato a fare analisi sui terreni interessati dall'accidente dell'Icmesa, e da 15 anni chiediamo che, se si doveva fare un'autostrada in queste aree, si procedesse prima con la bonifica. Dal 2015 al 2019, abbiamo partecipato alle conferenze dei servizi per valutare il piano operativo di bonifica e abbiamo chiesto e ottenuto modifiche e integrazioni. E controlleremo che le operazioni siano condotte con il massimo rigore per ridurre al minimo il rischio di aerodispersione della diossina residua.”
Sempre lo stesso lettore ha poi espresso dubbi sulla trasparenza dei controlli, chiedendo: “Relativamente alle bonifiche, cosa ne pensa del fatto che i controlli delle diossine nel terreno non siano fatti da un ente terzo (ARPA) ma da realtà scelte da APL (Autostrada Pedemontana Lombarda)? Non insinua che non verranno fatte a dovere, ma per trasparenza sarebbe stato meglio un ente terzo e indipendente.”
Del Pero ha precisato che “le analisi per certificare l’esito della bonifica saranno effettuate, secondo quanto stabilito nella conferenza dei servizi del 2018, ‘in contraddittorio’ con ARPA. Anche la metodica di campionamento sarà quella definita da ARPA, in accordo con il supporto tecnico dei Comuni. Verranno prelevati campioni in tre aliquote del fondo scavo e delle pareti, e tutti saranno analizzati da un laboratorio privato incaricato da Pedemontana, con validazione di ARPA.”
Un lettore ha commentato chiedendo maggiore chiarezza sulla posizione di Del Pero in merito alla bonifica, scrivendo: “Lei è più titolato. Ci dica cosa ne pensa della bonifica. Grazie.”.
Del Pero ha risposto ricordando l’impegno del WWF negli anni: “Oltre 30 anni fa abbiamo iniziato a fare analisi sui terreni interessati dall'accidente dell'Icmesa, e da 15 anni chiediamo che, se si doveva fare un'autostrada in queste aree, si procedesse prima con la bonifica. Dal 2015 al 2019, abbiamo partecipato alle conferenze dei servizi per valutare il piano operativo di bonifica e abbiamo chiesto e ottenuto modifiche e integrazioni. E controlleremo che le operazioni siano condotte con il massimo rigore per ridurre al minimo il rischio di aerodispersione della diossina residua.”
Sempre lo stesso lettore ha poi espresso dubbi sulla trasparenza dei controlli, chiedendo: “Relativamente alle bonifiche, cosa ne pensa del fatto che i controlli delle diossine nel terreno non siano fatti da un ente terzo (ARPA) ma da realtà scelte da APL (Autostrada Pedemontana Lombarda)? Non insinua che non verranno fatte a dovere, ma per trasparenza sarebbe stato meglio un ente terzo e indipendente.”
Del Pero ha precisato che “le analisi per certificare l’esito della bonifica saranno effettuate, secondo quanto stabilito nella conferenza dei servizi del 2018, ‘in contraddittorio’ con ARPA. Anche la metodica di campionamento sarà quella definita da ARPA, in accordo con il supporto tecnico dei Comuni. Verranno prelevati campioni in tre aliquote del fondo scavo e delle pareti, e tutti saranno analizzati da un laboratorio privato incaricato da Pedemontana, con validazione di ARPA.”
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