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venerdì 8 novembre 2024

La ‘ndrangheta in provincia di Como: un incontro pubblico con il prof. Nando dalla Chiesa a Tavernerio

ATTENZIONE: INCONTRO ANNULLATO

La provincia di Como è considerata uno dei territori più infiltrati dalla 'ndrangheta nel Nord Italia. La crescente penetrazione della criminalità organizzata è stata recentemente analizzata dallo studio “Mafia ed economia in Lombardia” del CROSS (Osservatorio sulla criminalità organizzata dell'Università Statale di Milano), guidato dal prof. Nando dalla Chiesa, uno dei maggiori esperti italiani in tema di mafie. Il rapporto descrive Como come un'area di particolare interesse per la ‘ndrangheta, con una presenza di cosche ben radicata in aree chiave, tra cui il Triangolo Lariano e l’area meridionale della provincia, territori ideali per le attività criminali anche grazie alla vicinanza con la Svizzera.

Questi temi saranno al centro del terzo incontro della rassegna antimafia “4 colpi alla ‘ndrangheta”, organizzata dal Circolo Ambiente "Ilaria Alpi", che si terrà il 14 novembre alle ore 21  EVENTO ANNULLATO presso l’auditorium di Tavernerio, in via Provinciale 47. La serata vedrà come relatore il prof. Nando dalla Chiesa, affiancato da Andrea Carnì, dottore di ricerca in Studi sulla criminalità organizzata e collaboratore nella stesura del rapporto CROSS.

Lo studio “Mafia ed economia in Lombardia” documenta come la ‘ndrangheta sia ormai saldamente integrata nel tessuto economico lombardo, facendo della regione un importante centro di affari mafiosi in competizione con la Calabria stessa. In particolare, Como ospita ben otto locali di ‘ndrangheta attivi nei comuni di Como, Appiano Gentile, Senna Comasco, Cermenate, Fino Mornasco, Erba, Canzo-Asso e Mariano Comense. Il rapporto sottolinea che non solo l’imprenditoria locale è in parte vittima delle attività mafiose, ma alcuni settori risultano anche complici e partner d’affari della criminalità organizzata.

L'incontro di Tavernerio rappresenta un'occasione di informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini, che sono invitati a partecipare insieme ai sindaci e ai rappresentanti istituzionali del territorio. La serata è realizzata in collaborazione con la CGIL di Como e gode del patrocinio dei comuni di Tavernerio, Castelmarte, Eupilio e Ponte Lambro, con il supporto della Commissione Cultura di Tavernerio.

Scheda

“MAFIA ED ECONOMIA IN LOMBARDIA” è il titolo dell’ultima ricerca del CROSS (Osservatorio sulla criminalità organizzata della Statale di Milano) - realizzata in collaborazione con CGIL Lombardia - a cura del prof. Nando dalla Chiesa e di Andrea Carnì.

L’economia mafiosa in Lombardia

Lo studio definisce la presenza delle mafie nell’economia lombarda, con un focus particolare sulla provincia di Como.

La ricerca conferma che la Lombardia è la seconda regione di ‘ndrangheta sul piano nazionale, in gara con la regione originaria - la Calabria - per ‘fatturato’.

L’edilizia resta uno dei settori privilegiati, con un boom di imprese che aprono e chiudono in breve tempo. Poi c’è la logistica (finita al centro di numerose inchieste della DDA di Milano per caporalato e sfruttamento del lavoro), legata in particolare alle esigenze della grande distribuzione. Quindi bar e ristoranti, utilizzati per riciclare denaro illecito. E ancora: le società immobiliari, le società sportive dilettantistiche, la sanità, le farmacie e, adesso, i fondi del PNRR e le opere per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.

Focus sulla ‘ndrangheta in provincia di Como

Nella ricerca, un focus dettagliato è dedicato proprio alla provincia di Como, valutata, secondo la ricerca, per "abilità dei clan di radicarsi e mettere a frutto la vicinanza alla frontiera con la Svizzera". Radicata è la presenza mafiosa nell’area a sud di Como e nel Triangolo Lariano, area ricca di piccoli comuni e ghiotta per gli interessi della criminalità organizzata. Le infiltrazioni nel settore turistico riguardano soprattutto la parte nord della provincia. Sempre nel rapporto del Cross si afferma che "sul territorio, una parte dell’imprenditoria comasca non è vittima della ‘ndrangheta ma si propone come partner facendo affari con essa e ricavandone (momentanei) vantaggi".

In provincia sono attive ben 8 locali di ‘ndrangheta: Como, Appiano Gentile, Senna Comasco, Cermenate, Fino Mornasco, Erba, Canzo-Asso e Mariano Comense.

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