«"Imporre uno stop fino al 2016, alla tratta B2 della Pedemontana, equivale a dire che quel tratto di autostrada non verrà mai realizzato" osserva il presidente Dario Allevi». Anche noi modestamente lo abbiamo già detto. Da Il Giornale, 7 aprile 2010. Con commento.
Sei sindaci del Pdl fanno le barricate alla Pedemontana
Chiedono un rinvio dei lavori della seconda tratta della Pedemontana. I sindaci di Cesano Maderno, Bovisio Masciago, Lentate sul Seveso, Barlassina, Meda e Seveso hanno sottoscritto un documento in cui chiedono di rinviare al 2016 i lavori della tratta B2 della Pedemontana, che nel progetto definitivo si affianca al percorso della Milano-Meda. La richiesta è motivata dal timore che i lavori, nel periodo in cui la Lombardia sarà tutta un cantiere a causa dell’Expo, provochino disagi insopportabili per le popolazioni locali. Una richiesta che ha spiazzato la giunta della Provincia di Monza, favorevole a che i lavori procedano come da programma. «Imporre uno stop fino al 2016 - osserva il presidente Dario Allevi - equivale a dire che quel tratto di strada non verrà mai realizzato». L’assessore alle Opere pubbliche Franceso Giordano chiede «una garanzia di salvaguardia perchè il rinvio non si trasformi nello stop definitivo».
Commento: Iniziare a costruire un'autostrada senza aver risolto i problemi esistenti lungo il percorso serve solo a trasformare in un cantiere infinito il territorio della Brianza.
Pensare poi di iniziare la "cantierizzazione" della tratta B2 dopo aver già costruito il resto della Pedemontana è solo demagogia.
Poniamo qui alcune domande:
- se già eseguire i lavori con il traffico attuale provocherebbe disagi insopportabili alla popolazione, come si pensa di intervenire dopo aver convogliato (mediante la realizzazione delle restanti tratte autostradali) anche il traffico proveniente da Bergamo e Varese?
- se poi si evidenziasse l'impossibilità di intervenire sulla tratta B2, come si pensa di regolare il traffico di collegamento tra i 2 spezzoni autostradali?
Il buon senso consiglierebbe, prima di iniziare un simile intervento, di affrontare e risolvere i problemi sul territorio, non di rinviare l'intervento quando i problemi saranno aumentati.
Leggi anche: Stop alla Pedemontana fino all’Expo
NON FACCIAMOLA. FAVORIAMO TRASPORTI ALTERNATIVI COME IL TRENO E L'INTERMODALITA' TRENO + BICI.
RispondiEliminaMassimo
Progetto che nasce già vecchio, incompatibile con le condizioni strutturali circostanti. Un vero attacco alle condizioni di vita della popolazione locale ..
RispondiEliminaI Sindaci non sono tutti e si di centrodestra ma sono 1 di una lista civica di centrosinistra, 2 del PDL e 3 della Lega Nord.
RispondiEliminaLa richiesta dei 6 Sindaci è l'ovvia conclusione di come si sono svolte le trattative per la definizione del progetto. Confusione, ritardi, poca chiarezza. Con un progetto definitivo il cui unico scopo è quello di RISPARMIARE senza curarsi delle necessità vere del territorio è naturale che i sindaci vedano il rinvio come l'ultima possibilità per evitare lo "SCEMPIO".
RispondiEliminaIl problema vero non sta nell'iniziare subito o rimandare l'inizio dei lavori. Perché questi 6 sindaci sanno benissimo come si presenterà il loro territorio dopo 6 mesi dall'inizio dei lavori. Tutta la mobilità urbana di questi comuni sarà stravolta da un caos indicibile e la produttività, già penalizzata in questo periodo, verrà compromessa da un rallentamento inverosimile tra i vari paesi e verso Milano. Trovarsi ad essere il primo cittadino in tali e tante situazioni, mai pianificate prima dell'inizio dei lavori, e quindi il responsabile e referente di tali disguidi, non ammalia sicuramente nessuno dei 6 ed il rinvio, da loro chiesto, non è altro che un rispedire ad altri il problema di dover sbucciare questa patata troppo bollente.
RispondiEliminaGianni
COMUNICATO STAMPA
RispondiEliminaPrimo incontro con l’Amministrazione di Meda e prime risposte ai gruppi locali della RETE della tratta B2
A seguire la richiesta avanzata dai gruppi locali, aderenti alla RETE, di richiesta d'incontro con i Sindaci e gli Assessori alla partita della TRATTA B2 di Pedemontana, l'8/4/2010 la RETE s'è incontrata con l'Assessore Santambrogio del Comune di Meda.
Per la RETE erano presenti i referenti locali Gianni Del Pero (WWF Groane), Colombo Alberto (Sinistra e Ambiente di Meda), Gemma Beretta (Legambiente Seveso) e Damiano Di Simine (Pres. Legambiente Lombardia) , Iolanda Negri, Giuseppe Grassi e Valter Verpelli (Ass. La Puska di Lentate S/S).
Con l'Assessore Santambrogio ci si è confrontati sui contenuti e le intenzioni espresse dai Sindaci della tratta B2 e sul documento da loro elaborato.
Eccovi i dettagli. In data 06/04/2010, i 6 Sindaci (è entrato anche Bovisio Masciago) hanno controfirmato la nuova versione del documento. Lo stesso sarà presentato alla Prov. di MB e di Mi perché anch'essi lo controfirmino. La Prov di MB lo porterà per decidere in merito in Consiglio Prov. La Prov di Milano pare possibilista. Dal documento è stata ELIMINATA la preoccupante, per noi, richiesta di nuova strada di collegamento Cesano-Saronno che passava nelle Groane. Questo è un aspetto positivo. Si chiede LA SOSPENSIONE dei lavori di Pedemontana fino al 2015 e, in questo periodo, la riqualificazione sull'attuale sedime della superstrada. Questa riqualificazione comporta la realizzazione di tutte le opere accessorie previste, delle mitigazioni e di tutte le COMPENSAZIONI AMBIENTALI. Orbene, è emerso che da valutazioni tecniche, sarebbe possibile la costruzione della TERZA CORSIA e dell'emergenza tra Meda e Bovisio, MANTENENDO LO STESSO RAGGIO DI CURVATURA a MEDA e con la limitazione della velocità in sua prossimità.
Segue ./.
seguito commento precedente ./.
RispondiEliminaQUESTO COMPORTEREBBE IL SALVATAGGIO DEL BOSCO DELLE QUERCE e si eviterebbe lo sbancamento in zona A/B inquinata da DIOSSINA. Anche la procedura degli espropri direttamente collegati all’opera autostradale verrebbe sospesa. La strategia dei Comuni è quindi quella di realizzare una riqualificazione che, di fatto, potrebbe evitare l'esecuzione del progetto autostradale con sbancamento in zona A/B. Parrebbe una strategia utile a portare la Soc. Pedemontana a RINUNCIARE sulle tempistiche brevi e per la complessità delle prescrizioni CIPE, all'autostrada nella tratta B2. In ogni caso, dal 2015 ci si troverebbe con una strada già adeguata ai flussi di traffico.
Questo intervento, sarebbe realizzato CON GLI STESSI FONDI per l'autostrada che non formano oggetto di sospensiva. In particolare con i 60 ml già risparmiati sulla tratta + altri 60 ml sempre del budget di costi autorizzato. Poi c'è tutta la partita del progetto di NODO D'INTERSCAMBIO FS-FNM tra Meda e Seveso. Questo sarebbe realizzato sempre con i risparmi economici rispetto alla spesa di realizzazione prevista. I Sindaci chiedono che con la sospensione, si rigirino anche su quest'ipotesi progettuale i fondi necessari. Il progetto prevede, oltre alla costruzione d’una stazione tra Seveso e Meda, anche il ribassamento delle FNM e il raddoppio del binario almeno fino a Meda. Quanto sopra, a seguire le richieste di FS e FNM, potrebbe comportare il rischio della chiusura delle attuali stazioni di Seveso, Meda e Camnago. La RETE ha espresso la sua ferma contrarietà alla chiusura delle stazioni in oggetto, visto il ruolo strategico che rivestono nel raccogliere il traffico passeggeri. Abbiamo altresì espresso preoccupazioni sulla partita di acquisizione terreni che vedrebbe coinvolti “nomi pesanti” dell'industria medese e sullo scambio che potrebbero generarsi, sopratutto rispetto allo spostamento e nuovo insediamento dell'ind. CASSINA, che ha già chiesto di farlo sull'area CAVE tra Meda e Lentate, zona di POSSIBILE ESPANSIONE della COMPENSAZIONE AMBIENTALE MEDESE. L'assessore ha dichiarato che, per ora, la proposta Cassina non è stata accettata e che la Cassina non è al momento tra i proprietari di terreni interessati all'opera. Differente e da monitorare l'altro aspetto con il proprietario del gruppo FRANCHINI (area ex MEDASPAN). Abbiamo evidenziato il rischio sovradimensionamento del nodo d’interscambio (es. parcheggio enorme da 5000 posti auto) ad uso idea piccolo centro commerciale, caldeggiato dallo stesso Franchini. In ogni caso quest'ipotesi progettuale andrà vagliata attentamente con il coinvolgimento di tutti, perché modificherà il territorio di Meda e dei Comuni circostanti. Tra le richieste dei Sindaci c'è quella della gratuità per i cittadini della tratta B2 per un periodo definito. Il Piano Sovraccomunale del traffico, ha nel frattempo evidenziato alcuni aspetti: Meda avrebbe una RIDUZIONE del 13% di traffico, idem per Barlassina mentre aumenterebbe del 13-15% negli altri Comuni, in particolare Cesano e Seveso. Operativamente, il documento, se avrà l'unanimità, (mancano le 2 Province), diverrà un ACCORDO di PROGRAMMA fuori dalla delibera CIPE.