da Il Giorno - 2 agosto 2010
articolo di FABIO LUONGO
Lissone, aspettando il Pgt i residenti S.Margherita presentano alla Giunta la lista delle necessità.
Più spazi verdi e restauro delle cascine: il look del futuro per Santa Margherita.
MANTENERE verde e senza costruzioni tutta la zona a nord della frazione, inserendola nel futuro Parco Sovracomunale della Brianza Centrale, salvaguardando inoltre anche altri terreni agricoli vicini per unire quest’area al Bosco Urbano. Sono solo alcune delle «linee di indirizzo» e delle richieste avanzate al Comune dagli abitanti della frazione di Santa Margherita in vista del Pgt, contenute in un documento indirizzato alla giunta. Hanno poi richiesto di lasciare inedificati i terreni che costeggiano il percorso della Pedemontana - che dovrà transitare al confine tra il quartiere e la città -, realizzando accanto all’autostrada consistenti opere di mitigazione ambientale; favorire il recupero e la tutela delle vecchie cascine; cercare di conservare le attuali aree verdi; creare almeno due nuovi giardini pubblici per il rione, visto che le piazze esistenti sono adoperate soprattutto come parcheggi; mettere mano a un ripensamento della viabilità per diminuire l’intenso traffico di passaggio, magari con collegamenti diretti alla Pedemontana e alla Valassina che taglino fuori il centro del quartiere. I residenti chiedono inoltre di «tutelare attraverso l’apposizione di vincoli specifici la zona non ancora edificata a nord di Santa Margherita, dove attualmente è previsto un nuovo cimitero, quale area rientrante nel sistema del Parco di Interesse Sovracomunale (Plis) ed estendere tale tutela ad altre aree verdi, favorendo un collegamento tra questa zona e il parco urbano di Lissone». Domandano poi di «mantenere come aree non edificate le zone a nord e sud del tracciato della Pedemontana, prevedendo opere di compensazione e mitigazione ambientale lungo i due lati della Pedemontana per tutto il tratto che attraversa il quartiere», nonché di «bloccare attraverso l’inserimento di norme specifiche l’espansione urbana incontrollata, dando precedenza alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, garantendo un’adeguata tutela, restauro e riuso delle cascine».
ALTRE INDICAZIONI riguardano l’«attribuire ai terreni non edificati presenti nel quartiere diritti edificatori equi, indirizzati a mantenere, attraverso il sistema della perequazione, queste aree a verde» e l’«individuare almeno due ampie aree per giardini pubblici: le attuali aree di piazzale Don Sturzo e largo della Pace sono utilizzate in prevalenza come parcheggio». Infine, si chiede di «rivedere la viabilità della frazione, evitando tutto il traffico di attraversamento del quartiere su via De Amicis, creando un by-pass che si inserisca sulla Pedemontana e sulla Statale 36».
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