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venerdì 31 dicembre 2010

Inceneritore Desio: il punto sulla situazione

di Gianmarco Corbetta
del Comitato per l'alternativa al nuovo inceneritore di Desio

Anche nel 2010, così come per il 2009, l'iter autorizzativo per la costruzione del nuovo inceneritore non ha fatto alcun passo avanti. Sarà sicuramente un caso, ma da quando ha preso vita il nostro Comitato, nell'ormai lontana primavera del 2008, l'iter è fermo. Agli inizi era sorto il problema del ricorso al Tar da parte di un'azienda che aveva partecipato, senza successo, al bando per la progettazione dell'impianto. Successivamente il passaggio del nostro territorio dalla Provincia di Milano a quella di Monza e Brianza ha determinato la necessità di formulare un nuovo piano rifiuti provinciale, tutt'ora in via di definizione, da cui pare dipendano le sorti del nuovo inceneritore.

In assenza di informazioni ufficiali da parte delle istituzioni, che da tempo si sono chiuse a riccio su questo argomento, non è chiaro se il piano economico finanziario dell'opera stia ancora in piedi o debba essere rivisto, così come non si capisce se, oltre ai comuni che storicamente bruciano i rifiuti a Desio, si debbano aggiungere "solo" gli altri comuni della Brianza Ovest (incluso giganti come Monza, Lissone e Seregno) oppure se il cancrovalorizzatore servirà tutta la provincia.

A questa situazione di incertezza, si aggiungono le recenti dichiarazioni dell'assessore provinciale all'ambiente, secondo il quale non è scontato che venga costruito un nuovo inceneritore a Desio o in un altro comune della provincia. Leggendo tra le righe, sembrerebbe che l'assessore punti a far bruciare i nostri rifiuti fuori provincia, soluzione che naturalmente non ci vedrebbe affatto soddisfatti, visto che il nostro obiettivo non è mai stato quello spostare il problema sui cittadini di altre zone, bensì di affrontarlo in casa nostra in modo totalmente diverso da come vorrebbero fare i nostri politici.

Nel frattempo sono state sostituite le caldaie del vecchio forno, dando così ancora respiro ad un impianto stravecchio. Pare che con queste nuove caldaie il vecchio inceneritore possa tirare avanti altri dieci anni, prospettiva per noi del tutto inaccettabile.

In attesa degli sviluppi della vicenda, da parte nostra non possiamo che ripetere quanto avevamo detto un anno fa: li aspettiamo al varco, con gli occhi ben aperti. Nel caso si sbloccasse la situazione, faremo sentire la nostra/vostra voce forte e chiaro.

Per quanto riguarda le attività del Comitato, questo 2010 è stato un anno importante. Dopo aver impiegato tutto il 2008 e il 2009 ad informare i cittadini tramite raccolte firme e incontro pubblici, quest'anno abbiamo deciso di muoverci in maniera più "diplomatica".

Grazie al preziosissimo lavoro di Paolo Di Carlo, membro "storico" del comitato e consigliere comunale di Desio 5 Stelle (fino a quando, poche settimane fa, la Giunta Comunale di Desio non è caduta a causa delle note vicende di 'ndrangheta), abbiamo cercato di sensibilizzare i decisori politici.

Paolo innanzitutto è riuscito a far passare in Consiglio Comunale, all'unanimità, un ordine del giorno che impegna la Giunta, entro giugno 2011, a commissionare sia un'analisi dei terreni circostanti l'inceneritore per verificare la presenza di inquinanti quali diossine e metalli pesanti, sia un'indagine epidemiologica sulle popolazioni residenti nei dintorni.

Non solo: poche settimane dopo abbiamo portato una delegazione di politici desiani di tutti i partiti in provincia di Treviso, in visita all'innovativo Centro Riciclo di Vedelago.

Infine, notizia di pochi giorni fa, di cui non vi avevo ancora parlato, a metà dicembre abbiamo organizzato un incontro a Desio, riservato ai rappresentanti politici della zona (presenti anche consiglieri e assessori di Varedo e Bovisio), con il dottor Enzo Favoino delle Scuola Agraria del Parco di Monza, consulente della Commissione Europea, uno dei maggiori esperti a livello internazionale sul tema rifiuti, che ha spiegato come i nostri livelli di raccolta differenziata possano essere migliorati e il rifiuto residuo possa essere trattato con impianti a freddo, senza fare ricorso all'incenerimento, confermando di fatto le cose che noi stiamo ripetendo da tre anni.

Come sempre non ci facciamo illusioni, però la speranza che accompagna questo lavoro diplomatico è che le forze politiche finalmente capiscano che, in presenza di una volontà politica forte, si potrebbe benissimo mettere in campo delle strategie alternative all'incenerimento, utili alla salute e alle tasche dei cittadini.

Insomma, come avete letto, la situazione è tutt'altro che definita: le sorti del nuovo inceneritore sono tutt'altro che scritte. Noi in ogni caso non molliamo la presa.

Foto tratte dal sito del Comitato

2 commenti:

  1. Salve sono una studentessa e sto lavorando su Desio per un progetto universitario e mi servirebbe sapere dove si trovava precisamente, e quindi mi servirebbe conoscere la via del luogo in cui si trovava il vecchio inceneritore di Desio...grazie

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  2. Ciao, purtroppo del vecchio inceneritore si deve parlare ancora al presente, visto che è ancora vivo e vegeto. Si trova in Via Agnesi, proprio sul confine con i Comuni di Bovisio Masciago e Varedo. Spero di vederti venerdì all'incontro pubblico! Saluti Gianmarco Corbetta

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