articolo di Manuel Sgarella - tratto da VareseNews
Il consiglio provinciale comasco ha deciso di stralciare l’impianto da quasi tre milioni di metri cubi dal piano cave. Soddisfatti amministratori e ambientalisti
La cava da estrazione a Locate Varesino non si farà più. Lo ha deciso il consiglio provinciale comasco che dopo tre giorni di seduta dedicati al piano cave provinciale, ha deciso di non approvare la realizzazione della cava da tre milioni di metri cubi che aveva destato una vera e propria sollevazione popolare. Si erano infatti detti contrati il sindaco del paese, gli ambientalisti e anche tutti i sindaci della zona. Tutti con la stessa motivazione: il territorio era già stato sfruttato abbastanza dal punto di vista cave. Il consiglio ha quindi deciso di togliere, oltre alla cava di Locate anche quella più piccola di Mozzate.
«Il Comitato per il "No alla cava di Locate Varesino" nato due anni e mezzo fa ha raggiunto l'obiettivo per cui si era battuto sin dall'inizio – spiega soddisfatto il portavoce Eugenio Maria Castiglioni -. Quale portavoce e responsabile del comitato devo ringraziare tutti quelli che ci hanno creduto e si sono dati da fare per impedire la distruzione del nostro ambiente. A Locate con questa decisione di stralciare la cava dal piano provinciale hanno vinto tutti. Ha vinto il buon senso! La salvaguardia del territorio, dell'ambiente e del paesaggio è segno di civiltà. Ora la decisione finale passa in Regione Lombardia che, se non accade qualcosa di stravolgente, dovrebbe prendere atto di quanto deciso in Provincia di Como. Dobbiamo ancora tenere alta la nostra attenzione sino alla ratifica finale».
«Grande vittoria per tutti – commenta soddisfatto il sindaco di Locate, Luca Castiglioni -. Abbiamo fatto un ottimo lavoro con il gruppo Lega della Provincia che dato i suoi frutti, anche con i sindaci del territorio. Adesso terremo alta l’attenzione. Il nostro punto era di portare a casa un piano approvato dagli enti locali, non stralciare tutto. Se non si fosse impuntato il presidente della provincia e tutti gli altri non si sarebbe riusciti».
«Vogliamo esprimere la nostra gioia e la soddisfazione per questo che riteniamo un esito positivo conseguente alle nostre numerose lotte – commenta Francesca Preatoni del circolo del Seprio del Partito Democratico -. Vogliamo infatti sottolineare che insieme ai comitati Salute e Ambiente di Mozzate e No alla cava di Locate, fina dall’inizio dell’iter progettuale per il Piano Cave si era schierato contro l’apertura di nuovi poli estrattivi nelle nostre zone e a tale proposito ha organizzato diverse iniziative e presentato dettagliate osservazioni alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica). Vogliamo quindi dire a tutti i cittadini che hanno partecipato alla nostra raccolta firme che il loro contributo è stato prezioso ed è servito e ringraziamo quanti ci hanno sostenuti nella nostra battaglia e in particolare i nostri consiglieri provinciali di minoranza che ci hanno appoggiato riportando in consiglio le nostre ragioni e sostenendo con convinzione le nostre posizioni».
Foto tratta dal web
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