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mercoledì 2 marzo 2011

Seveso: immobilità insostenibile

di Marco Barzaghi e Giorgio Garofalo

In una Seveso congestionata dal traffico si discute ancora tra sottopasso ed interramento

Dalla Gazzetta di Baruccana una campagna di coinvolgimento civico: “quali interventi fare?”

Immaginiamo una città, borgo del passato oppure del futuro. Aree pedonali e zone a traffico limitato; camminamenti che confluiscono in popolose piazze; mercati rionali che occupano, per tutta la settimana, i parcheggi (ormai in esubero da quando i cittadini preferiscono usufruire del trasporto pubblico). La ferrovia, meravigliosamente interrata, ha lasciato il posto ad una lunga pista ciclabile. E poi, per i più anziani, una scintillante navetta che collega tutti i quartieri.
Questa città non esiste. Questa città si chiama Sevixum ed è fondata sulla mobilità sostenibile e, di conseguenza, sulla sostenibilità ambientale.

Cos’è la mobilità sostenibile? È un sistema di mobilità urbana in grado di conciliare il diritto alla mobilità con l’esigenza di ridurre l’inquinamento e le esternalità negative quali le emissioni di gas serra, lo smog, l’inquinamento acustico, la congestione del traffico urbano e l’incidentalità. Queste esternalità hanno un pesante costo sociale.

Il decreto del 27 marzo 1998 sulla “Mobilità sostenibile nelle aree urbane” ha introdotto il tema all’interno del dibattito politico e ha demandato il raggiungimento di prefissati obiettivi principalmente alle amministrazioni locali. La normativa, è evidente, non ha raggiunto i risultati sperati e questo soprattutto per la mancanza di un vero e proprio piano di intervento a livello nazionale e sovranazionale.
Vediamo alcuni degli interventi a favore di una mobilità sostenibile: Sevixum potrebbe non essere così lontana.

Trasporto pubblico locale e sovralocale: prima storica for-ma di mobilità sostenibile.

Piste ciclabili: in alcune città del Nord Europa sono la vera alternativa all’automobile.

Car pooling: l’automobile viene condivisa tra più persone che compiono un tragitto simile per recarsi al lavoro.

Car sharing e bike sharing: noleggio temporaneo di auto o biciclette. A Milano il bike sharing sta avendo molto successo nonostante poche piste ciclabili.

Parcheggi a pagamento: questo intervento amministrativo, volto a disincentivare l’utilizzo del mezzo privato, dovrebbe essere l’ultimo in ordine di azione, poiché prima è bene dare a tutti i cittadini una valida alternativa viabilistica.

No, purtroppo Sevixum è lontana anni luce. Viviamo in un luogo che soffre di una cattiva viabilità. Viviamo in un luogo che soffre di immobilità insostenibile. E Seveso sembra soffrire più di altre città: traffico congestionato, vita difficile per pedoni e ciclisti, pochi par-cheggi, piste ciclabili inesisten-ti e due ferrovie che feriscono, con poca misericordia, il nostro sfruttato territorio. In merito alla ferrovia si discute ancora tra sottopasso e interramento. Ma non ci si muove realmente in nessuna delle due alternative: ecco ancora una volta una insostenibile immobilità.

La Gazzetta di Baruccana si propone con questo articolo, e con altri che verranno pubblicati sul sito internet, di lanciare una campagna conoscitiva e di partecipazione civica in merito a questi temi.
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Quali interventi vorresti fossero fatti a Seveso 
per la mobilità sostenibile?

Invia la tua risposta tramite mail: gazzettadibaruccana@tiscali.it
L’indagine si chiuderà nei prossimi giorni. I risultati ottenuti saranno pubblicati nel numero di marzo 2011 e posti all’attenzione delle autorità cittadine.

Vignetta tratta dal web

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