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sabato 29 ottobre 2011

Molgora: un parco amico dei pipistrelli


di Claudio Valsecchi, Presidente Consorzio Parco del Molgora

Era il 2007 quando il Consorzio Parco del Molgora ha iniziato a promuovere azioni volte a far conoscere i pipistrelli, animali utilissimi nel contenere insetti dannosi o fastidiosi (vedi zanzare), e sfatare molti miti negativi che li circondano.
Nell’autunno 2009 è poi iniziato anche un progetto di posizionamento nel Parco di bat-box (cassette rifugio per pipistrelli) e la distribuzione di altre (costruite da volontari) a cittadini residenti nei comuni consorziati; tutte sono numerate per un puntuale tracciamento. L’iniziativa ha un duplice significato: sia di studio dei comportamenti di questi animali di cui si conosce relativamente poco, che di sensibilizzazione della popolazione con il coinvolgimento attivo nel monitoraggio.

Ad oggi sono state distribuite circa 130 bat-box (da una ventina ci sono tornate segnalazioni sul posizionamento) di cui 30 posizionate nel territorio del Parco.

L’occupazione delle bat-box da parte degli animali avviene solo nel tempo (anche dopo 6-7 anni) e con percentuali che non superano generalmente il 40-50%. Inoltre l’occupazione può essere temporanea e sfuggire all’osservazione.

Eppure qualcosa si muove. Forse anche i pipistrelli hanno saputo che per il biennio 2011-2012 è stato proclamato l’Anno Internazionale del Pipistrello da Eurobats (istituzione che si attiva per coordinare l’accordo del 1994 tra stati europei per la conservazione delle popolazioni di pipistrelli in Europa) e dalle Nazioni Unite, allo scopo di rendere consapevoli delle necessità di tutela di questi animali, che in molti casi sono a rischio di estinzione.

Sta di fatto che sono cominciate ad arrivare ad inizio autunno segnalazioni di tre occupazioni: una a Bussero, una a Usmate e una a Vimercate (vedi foto sotto il titolo). Vi presentiamo dunque “ALBO” (così abbiamo chiamato l'occupante della bat-box), giovane maschio (con ogni probabilità) della specie Pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii). Con novembre ALBO e gli altri pipistrelli lasceranno i loro rifugi primaverili ed estivi per recarsi in luoghi dalla temperatura più costante (vecchie soffitte o cantine, grotte) ed entrare in letargo.

Quest’anno sono poi proseguiti i monitoraggi dei pipistrelli nel Parco con l’ausilio di bat-detector (l’apparecchio in grado di captare gli ultrasuoni) in collaborazione con l’Associazione FaunaViva (www.faunaviva.it).

Oltre alle 5 specie individuate l’anno scorso, approfondendo la ricerca nei dintorni dei ponti sul torrente Molgora (che si prevedevano essere possibili siti di rifugio) è stata individuata un’ulteriore specie del genere Myotis. Si tratta probabilmente del Vespertilio di Daubenton (Myotis daubentonii), ma per il genere Myotis non è possibile avere la certezza della specie con l’utilizzo del solo bat-detector.

C’è quindi l’intenzione di proseguire gli studi con catture (e successivo rilascio) tramite il posizionamento di apposite reti nelle zone in cui l’animale è stato rinvenuto; operazione per la quale proseguirà la proficua collaborazione con l’Associazione FaunaViva composta da personale esperto ed autorizzato (i pipistrelli, almeno sulla carta, sono tutelati quanto l’orso e il lupo).

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