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sabato 25 agosto 2012

Macherio: "Biblia pauperum di fine '900"

opere di: GIORGIO SCARPATI
29 agosto - 8 settembre 2012
a cura di: Luigi Consonni
presso: Chiesetta Parrocchiale di Macherio - Via Milano

Inaugurazione: Mercoledì 29 agosto ore 20.30
Presenta: Luigi Consonni

ore 21,15 musiche per organo
Organisti: Arturo Colombo - Francesco Parravicini - Riccardo Galimberti

Orario apertura mostra: dal 27 al 29 agosto: 9.30 -12.00 / 15.30 -22.00
altri giorni: 9.45 -11.45 / 16.00 -18.00
chiuso: durante le funzioni

Presenrazione della mostra  
testo di Luigi Consonni

Per la festa di Macherio (S. Cassiano 2012) la mostra in chiesetta è dedicata alle opere di un artista Brianzolo di adozione, ma di origini Napoletane: Giorgio Scarpati (1908-1987). Un artista che si è distaccato dalle avanguardie del ‘900, rilegandosi
una personale modalità espressiva del figurativo, focalizzando le sue grandi doti nel disegno, che abbiamo modo di apprezzare soprattutto nei grandi pannelli di oltre 3 metri (cartoni preparatori di mosaici e vetrate). Ma veniamo a quanto troviamo esposto in questa mostra dal titolo “Biblia pauperum di fine ‘900”.

L’espressione latina significa Bibbia dei poveri, ossia di coloro che non avevano ricevuto un’istruzione e, non potendo leggere, dovevano accontentarsi di guardare le immagini, imparando da esse. “Biblia pauperum” è una modalità espressiva che si diffuse nella prima metà del Quattrocento con l’invenzione del processo silografico ed in seguito con i sempre più rinnovati processi di stampa. E’ un libro di devozione che raccoglie immagini della vita di Gesù in relazione con quelle dell’Antico Testamento.

Cultura delle immagini come canale di comunicazione diretto della fede per tutti.

In questa mostra l’espressione “biblia pauperum” è usata per descrivere l’apparato iconografico di una chiesa, in particolare i dipinti, gli affreschi, le tele o le icone, le vetrate o i mosaici che, organizzati in una serie cronologica, illustrano la storia di
Gesù, o di Maria, o di santi, o episodi tratti dalla Bibbia. Pensiamo ad esempio agli affreschi di Giotto nella Basilica superiore di Assisi o nella Cappella degli Scrovegni a Padova, ai mosaici della chiesa di San Marco a Venezia, o alle vetrate del Duomo di Milano.

La specifica “Di fine ‘900” identifica l’arco temporale in cui sono state eseguite le opere che in questa occasione andiamo ad ammirare. Periodo in cui di arte sacra ne esiste poca rispetto a quanto ne fu prodotta nei secoli precedenti, poiché le nuove
avanguardie di fine ‘800 e di inizio ‘900, caratterizzate da una maggiore libertà di espressione, unita ad elementi simbolici, incontra grande difficoltà di comprensione da parte di una committenza ecclesiale legata maggiormente alla rappresentazione realistica e figurativa.

L’artista Giorgio Scarpati ha saputo re-interpretare, attualizzare ed in un certo senso superare le problematiche legate alle esigenze della committenza ecclesiale. Scarpati affronta con grande personalizzazione e forza espressiva le diverse tecniche nelle quali si è brillantemente cimentato: dal raffinato disegno, all’olio alla tecnica mista, dal mosaico tradizionale a quello bugnato, alle vetrate con la tecnica Dallas.

Ci troviamo così immersi ad ammirare in questa mostra: quadri a olio e tecnica mista poi eseguiti anche in mosaico (Via Crucis); un frammento di mosaico bugnato (Volto di Cristo); disegni a pastello, sanguina e chine, raffiguranti la Madonna; cartoni preparatori di notevoli dimensioni destinati ad essere riprodotti in mosaici e/o vetrate di Chiese, e/o monasteri (Ultima Cena di cm 300x170, quattro pannelli costituenti, una porzione di fondale per altare di cm 400x290 ne mancano altri 2 andati persi; due cartoni raffiguranti scene di parabole di cm 75x170).

Opere d’arte sacra contemporanea certamente alla portata di tutti.

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