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mercoledì 1 agosto 2012

Seregno: proposta per unire la città


di Mauro Brivio, Segretario del Partito Democratico di Seregno

La riattivazione della linea ferroviaria Seregno Saronno, la cui apertura è prevista per inizio 2013, comporterà per la città di Seregno un grande problema di connessione tra parti di città. Tale problema sarà enormemente aggravato dal previsto potenziamento della tratta Como-Chiasso: Seregno rischia di tornare indietro di alcuni decenni, quando il sotto-sovrappasso che oggi connette il quartiere Sant’Ambrogio con quello del Ceredo non esisteva, e attraversare la ferrovia da nord a sud era un'impresa a causa dei ritmi di chiusura dei passaggi a livello.

La riqualificazione della tratta Seregno-Saronno prevede infatti la chiusura definitiva del passaggio a livello di via Seveso, e comporterà ovviamente un incremento del traffico ferroviario presso il passaggio a livello che divide via Bottego da via Sabatelli, il che significa che lo stesso passaggio chiuderà con maggiore frequenza fino a quando non sarà anch'esso definitivamente chiuso con il potenziamento della tratta Como-Chiasso.

Si pone quindi un problema imminente per i residenti di quella parte di città compresa tra la Seregno-Saronno e la Como-Chiasso, che resteranno di fatto isolati dal resto della città avendo a disposizione il solo passaggio del sotto-sovrappasso; ma in prospettiva la città di Seregno resterà tagliata in due poiche in seguito alla chiusura dei passaggi a livello di via Seveso, di via Bottego e di quello a San Giuseppe, le sole occasioni di collegamento tra la parte nord e la parte sud della città resteranno il sottopasso di Piazza Roma ed il sotto-sovrappasso tra Crocione e Ceredo.

La soluzione proposta da Ferrovie Nord per ovviare al problema - una passerella ciclopedonale che connette via Como e via Saronno con via Casati, nel parco del Crocione- è del tutto inadeguata, perché parziale. Permetterebbe infatti ai residenti di via Saronno e via Como un collegamento con il quartiere Crocione negando però a loro e a tutti i cittadini residenti a sud della ferrovia la possibilità di raggiungere il centro cittadino e la parte di città a nord della ferrovia. Inoltre mancherebbe l’obiettivo fondamentale di incrementare le possibilità di superamento delle linee ferroviarie perla città.

Sappiamo che insieme a noi comitati e gruppi organizzati di cittadini stanno lottando perché si realizzi una struttura capace di garantire connessioni adeguate nella città. Ci sono altre ipotesi sul tavolo, che tuttavia per ragioni diverse appaiono oggi molto più lontane e problematiche di quella oggetto di questa nostra proposta, di seguito dettagliata ed analizzata attraverso un’analisi che ne valuti punti di forza, punti deboli, opportunità e minacce.

OPERA IN PROGETTO FERROVIE NORD MILANO



PROPOSTA DI MODIFICA DEL PROGETTO


Le due analisi risultano perfino superflue nel mostrare come la proposta di modifica del progetto sia incomparabilmente più vantaggiosa rispetto al progetto FNM.
Ora però tutto dipende dall’Amministrazione Mariani, dalla solerzia con cui intavolerà una trattativa con le stesse Ferrovie Nord Milano sia per quanto riguarda le barriere fonoassorbenti, sia per quanto riguarda il prolungamento della passerella ciclopedonale fino a via Luini.

Tuttavia non possiamo non sottolineare il fatto che le prime sollecitazioni del PD di Seregno all’amministrazione su questo tema risalgono a quasi due anni fa; sono state costanti nel tempo ed evidentemente inascoltate e sarebbe davvero una vergogna mancare l'obiettivo solo per il ritardo con cui si è voluta affrontare la questione, poiché la realizzazione di quest'opera rappresenta l’opportunità di creare l'indispensabile connessione a cavallo della ferrovia più a portata di mano, poiché le altre ipotesi in campo comportano problemi tecnici difficilmente superabili ed oneri finanziari oggi impensabili per il Comune di Seregno.

1 commento:

  1. Sulla carta si può disegnare qualsiasi cosa e spesso capita di considerare solo quello che piace e dimenticare quello che è scomodo. In questo caso il sovrappasso avrebbe rampe con pendenza di circa il 10% a fronte di pendenze consigliate massime del 5% (come quelle delle rampe della ss36 che già sono considerate molto faticose da percorrere). Naturalmente si può sempre scendere dalla bicicletta, basta saperlo.
    Romeo Cerri

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