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venerdì 9 novembre 2012

Befana sul Lambro 2013: BEFANA ESSENZIALE


Gioco e poesia: l’irrinunciabile
CADONO LE RAGNATELE...


Eccoci, dopo le ripetute e ripetute intenzioni di lasciare che la Befana si addormentasse, almeno per un po', a parlarne di nuovo e di nuovo il fuoco si riaccende. Davvero le intenzioni erano serie e determinate… ma si sa, spesso le cose cambiano ed i cambiamenti portano novità, arie fresche giù per il fiume. Si era stanchi, si era in pochi (e forse lo si sarà ancora), si pensava che fosse l'ora giusta per dire basta, per nascondere la barca della Befana, invece lei si è fatta sentire in noi. Capita.

Proprio ieri, al capannone-laboratorio, tra i presenti è nata una nuova discussione (il laboratorio è anche questo) sulla conta delle forze che abbiamo e alla fine, come d'incanto, una lunga e nera ragnatela è caduto dall'altissimo e vecchio soffitto sui fogli dei primi disegni sparsi sul tavolone… come se la scopa della Vecchia avesse dato un colpetto per dire la sua. Un segno, evidentemente un chiarissimo segno. Ed allora avanti!!!

Cari amici della Befana, dopo questo piccolo prologo, siamo qui a dire che si aprono le danze, cominciano i laboratori del fine settimana e lo scriviamo con una grande pulita speranza.

Possiamo contare sulla collaborazione di nuove realtà e ne siamo felicissimi perché, oltre all'evidente apporto pratico, vediamo la più allargata e grande condivisione delle idee che sostengono questa esperienza. L'attenzione al tema ambientale ed al suo costante bisogno di essere salvaguardato, il tentativo titanico della ricostruzione di un immaginario perduto, l'infanzia ed il suo rapporto con la natura sono le colonne, come dire… sono “la scopa” della Befana che, nel vedere l'interessamento di nuove persone, ha deciso di ripresentarsi per ricordarci di non mollare, di non lasciare che le  ormalizzazioni coprano le fantasie.

Possiamo contare sull'aiuto di nuovi soggetti. Alcuni G.A.S. (Gruppi di Acquisto Solidale) della Valle del Lambro e l'Associazione Genitori delle Scuole di Carate interverranno nella produzione delle Lampade (così importanti) e con la presenza di genitori e bambini nelle varie fasi di realizzazione; la Comunità Solaris di Carate già collabora con la presenza di ragazzi in alcuni giorni della settimana; l’associazione “Casa di Emma”.

Ora, più tecnicamente:
Il 12 novembre ci sarà un laboratorio specifico di formazione ai nuovi genitori per la costruzione delle lanterne e luminarie presso l'atelier Solaris di Carate e più avanti, nei pomeriggi del sabato, laboratori d'insieme e momenti particolari per i bambini alimenteranno il mito con percorsi vicino al fiume alla ricerca di… merende “condivise” potranno allietare la permanenza.

A partire dai pomeriggi di sabato 10 e domenica 11 novembre inizieranno nei fine settimana i laboratori al capannone di Agliate. Vi aspettiamo, fiduciosi che la nostra vecchia e nuova avventura possa contagiare. Il tema di quest'anno invita all'essenziale, ma....

C.C.A. Commissione di Cultura Alternativa
Per informazioni:
Enrico Mason 339 5984689
Aldo Sangalli 338 1450108


BEFANA ESSENZIALE
Gioco e poesia: l’irrinunciabile


Contributo di Mario Vergani


La Befana sul Lambro di quest’anno è essenziale. Dire essenziale non significa ridotta, impoverita o minore. Insomma non è la medesima cosa alla quale siamo stati abituati da Venticinque anni, solo un po’meno. No, niente di meno! La stessa, ma differente. Un filo che non si spezza, e che mantiene appunto l’essenziale. L’essenziale è dunque ciò a cui non di cui non si può fare a meno, ciò al quale non si può rinunciare pena la scomparsa di quanto invece definisce un’esperienza. L’essenziale è dunque l’irrinunciabile, il punto di resistenza oltre al quale non si può andare.

Cos’è stato ed è per il Laboratorio della Befana irrinunciabile, cosa lo ha definito nella sua essenza e lo ha reso riconoscibile attraverso le numerose versioni che si sono succedute nel tempo? Il gioco e la poesia. Questi sono sempre stati i due elementi che hanno caratterizzato l’ideazione, il lavoro, l’espressione della Befana.

Quanto di meno essenziale, direte voi. L’essenziale sarebbero invece i beni primari, quelli di prima necessità. Dice l’obiettore: “possiamo ben fare a meno di gioco e poesia, quando manca l’essenziale”. E questo è certamente vero. Ma diciamo che non è tutto; perché tra i bisogni vitali dell’uomo - quelli che si esprimono con la massima intensità nell’infanzia - ci sono il gioco e la poesia. Lo vediamo bene nei bambini: non possono fare a meno di giocare e di respirare nell’atmosfera rarefatta dell’immaginario; e così noi stessi adulti: non ne possiamo fare a meno, se non al prezzo di ridurre la nostra vita a poca cosa, alla dimensione della sopravvivenza.

Qui interviene la seconda ragione della scelta del nostro tema di quest’anno. La ragione sociale e politica di questa decisione. Anche in questo caso il Laboratorio della Befana opera un intervento politico di resistenza. Rispetto a cosa? Rispetto all’idea che, date le condizioni attuali di crisi e di difficoltà, i cittadini non possano chiedere di più e d’altro che il minimo vitale; ci sentiamo obiettare: “non fate gli schizzinosi, prendete quello che c’è: nel lavoro, nelle scelte di vita, nelle frequentazioni… E invece no! Con la Befana essenziale, intendiamo anche affermare che c’è dell’altro, irrinunciabile per una vita umana piena e degna, al di là delle miserevoli condizioni di pura sussistenza cui molte vite sono oggi ridotte.

Un’altra ragione di riflessione sull’essenzialità infine è relativa all’esperienza espressiva e artistica che qualifica la Befana. Il Laboratorio ha sempre fatto la scelta dei materiali poveri, una scelta di principio, che anche quest’anno si ripete; ma questa si lega anche a una intenzione estetica: nelle opere della Befana la tecnica è sempre stata legata ad un togliere il superfluo, piuttosto che all’aggiungere, al caricare. In questa esperienza estetica che nel corso degli anni si è perfezionata, quel che conta, l’essenziale, è il gesto.
Il gesto essenziale, tale perché non si riferisce immediatamente ad un contenuto identificabile, non veicola direttamente un messaggio o un significato, ma è una vibrazione di senso che si rivolge all’interpretazione diversa di ognuno, di tutti coloro che si disporranno a sentire e a vedere.
Befana essenziale significa che di tutto questo non vogliamo né possiamo davvero fare a meno.
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Fonte immagini: http://www.befanalambro.net/

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