Il tema sollevato (la presenza della diossina a Desio) è decisamente importante; speriamo quindi che l'Amministrazione Comunale risponda in tempi brevi ai quesiti posti.
Informiamo anche che alla fine del mese di gennaio 2013 le associazioni ambientaliste hanno in programma un'assemblea a Desio proprio su questo tema.
Testo dell'interpellanza
Abbiamo avuto notizia che il 28 febbraio 2002 la Direzione Generale Risorse Idriche e Servizi di Pubblica Utilità emise il decreto n. 2933.
Questo decreto integrava anche con un rappresentante del Comune di Desio un gruppo di lavoro regionale avviato nel 2000 allo scopo di effettuare “uno studio scientifico inteso ad individuare idonei interventi di bonifica e di miglioramento ambientale nei territori dei comuni di Seveso, Meda, Cesano Maderno e Desio (appunto) interessati dall’inquinamento da diossina, in conseguenza al grave incidente industriale del 1976”.
Sappiamo che tale decreto venne notificato al Sindaco poco dopo al sua emissione.
E’ dello scorso ottobre invece la pubblicazione da parte della Rete Svizzera Italiana all’interno della trasmissione Falò, di un recente documentario dal titolo “Pedemontana: uscita Seveso” (nel quale però si vedono anche paesaggi desiani) all’interno del quale vengono evocati preoccupanti conseguenze sulla salute in relazione ai valori di presenza di diossina che si sarebbero ANCORA OGGI, all’interno dei terreni interessati dall’incidente ICMESA del 1976.
(...)
Una precisazione infatti è molto opportuna: dal punto di vista analitico oggi, a differenza del 1976 è possibile riconoscere la TCDD di Seveso che, purtroppo, rispetto alle altre diossine presenti nell’ambiente, ha un “marchio di fabbrica” estremamente chiaro e molto riconoscibile.
Alla luce di tutto questo quindi vogliamo sapere:
Per scaricare il testo integrale dell'interpellanza cliccare qui.Abbiamo avuto notizia che il 28 febbraio 2002 la Direzione Generale Risorse Idriche e Servizi di Pubblica Utilità emise il decreto n. 2933.
Questo decreto integrava anche con un rappresentante del Comune di Desio un gruppo di lavoro regionale avviato nel 2000 allo scopo di effettuare “uno studio scientifico inteso ad individuare idonei interventi di bonifica e di miglioramento ambientale nei territori dei comuni di Seveso, Meda, Cesano Maderno e Desio (appunto) interessati dall’inquinamento da diossina, in conseguenza al grave incidente industriale del 1976”.
Sappiamo che tale decreto venne notificato al Sindaco poco dopo al sua emissione.
E’ dello scorso ottobre invece la pubblicazione da parte della Rete Svizzera Italiana all’interno della trasmissione Falò, di un recente documentario dal titolo “Pedemontana: uscita Seveso” (nel quale però si vedono anche paesaggi desiani) all’interno del quale vengono evocati preoccupanti conseguenze sulla salute in relazione ai valori di presenza di diossina che si sarebbero ANCORA OGGI, all’interno dei terreni interessati dall’incidente ICMESA del 1976.
(...)
Una precisazione infatti è molto opportuna: dal punto di vista analitico oggi, a differenza del 1976 è possibile riconoscere la TCDD di Seveso che, purtroppo, rispetto alle altre diossine presenti nell’ambiente, ha un “marchio di fabbrica” estremamente chiaro e molto riconoscibile.
Alla luce di tutto questo quindi vogliamo sapere:
- Chi è stato delegato dall’amministrazione comunale in carica ai tempi della ricezione del decreto di occuparsi di seguire il gruppo di lavoro regionale sulla diossina;
- Come sono stati condotti i lavori, quali i documenti prodotti e quali sono stati i comportamenti tenuti dall’amministrazione comunale durante la durata di tale progetto;
- Quali sono le risultanze emerse da quello studio;
- Se tali risultanze siano state tenute in considerazione negli strumenti di pianificazione comunale approvati ed utilizzati da allora ad oggi;
- Se tali risultanze verranno e come utilizzate dagli strumenti di pianificazione attualmente in preparazione;
- Se tali risultanze siano state sinora utilizzate nei rapporti con Autostrada Pedemontana per tutelare la salute pubblica cittadina, dato che il tracciato in progetto dovrebbe attraversare (ma noi speriamo ovviamente di no) la ex-zona R di rispetto e la ex-zona B di Desio, in considerazione anche del fatto che analisi sulla presenza di diossina nei terreni condotti da Pedemontana ed ARPA nel 2008 in quelle ed altre zone dell’incidente del 1976 hanno confermato la presenza di parecchi campioni fuori norma, che prefigurerebbero uno scenario futuro di bonifica integrale di quei terreni.
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