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Il 25 gennaio 2013 a Desio (MB) alle ore 21 c/o la Sala Pertini del comune di Desio si svolgerà una assemblea popolare organizzata dal circolo Legambiente “R. Giussani” di Desio in collaborazione con il Comitato Beni Comuni di Monza e Brianza e di tutte le associazioni che ne fanno parte.
Durante la serata sono stati programmati 3 interventi informativi:
1) Paolo Conte del circolo Legambiente di Desio, farà il punto sullo stato attuale della presenza di diossina nel suolo lungo il progettato tracciato autostradale presentando un rapporto già noto del 2008 contenente delle analisi fatte da Autostrada Pedemontana Lombarda e certificate da ARPA. Soprattutto però verrà posta l’attenzione su un documento del 2003 della Fondazione Lombardia per l’Ambiente inspiegabilmente ignorato che contiene il commento sui risultati analitici condotti da ISPRA che ha effettuato una indagine a tappeto analizzando il contenuto residuo di diossina al suolo sull’intera zona B dei comuni di Cesano Maderno, Desio e Seveso. I risultati sono sorprendenti e confermano per l’intera zona B la presenza di diossina oltre i limiti consentiti dalla legge. Si cercheranno relazioni fra i due documenti ed il progetto di Pedemontana;
2) Edoardo Bai, Medico dell’ISDE (International Society of Doctors for the Environment) e comitato scientifico Legambiente, presenterà invece i risultati emersi da una ricerca scientifica intitolata Dioxin Exposur and Cancer Risk in the Seveso Women's Health Study, pubblicato in "Environ Health Perspect" del dicembre 2011 a firma di diversi studiosi tra i quali Paolo Mocarelli. Da questo articolo emerge tutta la pericolosità della TCDD e dell’eccezionale evento che nel 1976 dall’ICMESA ha indelebilmente segnato la Brianza. Soprattutto evidenzia come, a più di 35 anni di distanza da quel tragico evento, molto ci sia ancora da sapere e da imparare, ma soprattutto da fare per tutelare la salute pubblica se, come è vero, il TCDD è un cancerogeno totipotente capace di incidere, come emerge dall’articolo, sull’incidenza di tutti i tipi di tumore e se, come sembrerebbe confermare, la classificazione territoriale adottata dopo l’incidenza in zone A/B/R è stata amministrativa e non sostanziale, che tutti abbiamo inconsapevolmente accettato e colpevolmente cercato di rimuovere il più in fretta possibile. (Per leggere la relazione di Edoardo Bai presentata al convegno "Pedemontana e rischio diossina" cliccare qui.)
3) Marco Caldiroli, si occupa prevalentemente di gestione dei rifiuti, di attività ad elevato impatto ambientale, tra cui inceneritori, discariche, impianti di trattamento, cementifici, centrali termoelettriche, industrie a rischio di incidente rilevante, soprattutto è esperto di tematiche ambientali per Medicina Democratica, movimento fondato nel 1972 da Giulio Alfredo Maccacaro che nel 1976 aveva pubblicato un numero monografico della rivista SAPERE proprio sui tragici eventi legati all’emissione di diossina del 1976, pubblicazione che ancora oggi, a distanza di anni, lascia aperti inquietanti ed attuali interrogativi. Egli ci aiuterà, attraverso la propria esperienza a capire ancora meglio le future prospettive ambientali del nostro territorio con particolare riguardo alla situazione attuale.
Invitiamo tutti ad essere presenti e ad approfittare di questa serata per un reciproco scambio di idee dato che, al termine degli interventi, sarà avviato un dibattito fra tutta l’assemblea. E’ un tema troppo importante per lasciarsi condizionare dall’indifferenza. Condividiamo la responsabilità e partecipiamo per informarci ed informare a nostra volta e per chiedere conto, a chi ha responsabilità di governo, per quale ragione le comunità debbano subire in maniera cieca e sorda questo incubo assurdo contrabbandato come sviluppo chiamato Pedemontana.
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