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sabato 30 marzo 2013

Legambiente Seregno festeggia il decimo compleanno a passo d'asino

di Legambiente Seregno Onlus

Siamo presenti sul territorio dal 2003 e domenica 7 aprile dalle ore 14.30 invitiamo grandi e piccini a festeggiare con noi questi 10 anni di passione per l'ambiente. Sarà presente la cooperativa sociale A Passo D'Asino Onlus. Abbiamo pensato di ospitare degli asinelli nel nostro centro di educazione ambientale in Via Gran Sasso per avvicinare i bambini ad un animale che non si vede più nel loro quotidiano. Un animale che rappresenta per noi la lentezza in cui ognuno di noi dovrebbe tornare a vivere per approfittare di ogni giorno che passa!

Programma

Domenica 7 aprile 2013 - ore 14.30
RINVIATA A  
Domenica 7 aprile 2013 - ore 14.30
via Gran Sasso, Seregno

Giochi a dorso d'Asino e Patente dell'Asinaro: Attività di contatto con gli asinelli che verranno modulate in base all'età dei bambini.
Trekking Someggiato per il centro di educazione ambientale della durata di 20 minuti circa, in cui i bambini si alterneranno in groppa agli asinelli e nella conduzione da terra degli stessi e scopriranno tante curiosità sui loro nuovi amici.

Informazioni: 3206464209 - info@legambienteseregno.it
Facebook: Legambiente Seregno

Escursione someggiata nel Parco del Lura


Domenica 07 aprile 2013 si svolgerà la prima delle escursioni in compagnia degli asini in programma per la primavera del 2013 nel Parco del Lura.

Ritrovo alle ore 14.30 presso il Centro Terapeutico La Silvienne di Cermenate (CO).

Dopo una breve introduzione sugli asini si partirà per una passeggiata di circa 3 km, durante la quale verrà descritto e verranno aiutati i partecipanti a cogliere e comprendere i linguaggi comunicazionali espressi dagli asini e verrà data la possibilità a coloro che sono interessati di sperimentarsi attivamente nella conduzione degli animali. La guida ambientale, inoltre, fornirà informazioni sulla flora e la fauna presenti nel territorio aiutando a riconoscere le diverse specie presenti in natura.

Quota di partecipazione: 40.00 Euro

Natura & Cultura - I Viaggi del Gufo
Prenotazione obbligatoria
Maurizio Valota - 349.8404787 - info@naturacultura.it

giovedì 28 marzo 2013

Desio fa la cosa giusta!


Pubblichiamo di seguito la relazione che il Comune di Desio ha presentato a "Fa' la cosa giusta"

mercoledì 27 marzo 2013

Pedemontana e rischio diossina: quale è la posizione dell'Amministrazione di Seregno?


Riceviamo e pubblichiamo la sottostante interpellanza presentata da Giuseppina Minotti, capogruppo FdS di Seregno.

Signor Sindaco,
le associazioni ambientaliste della nostra zona hanno resa pubblica una estesa e dettagliata documentazione circa la presenza di diossina nella zona interessata dalla autostrada Pedemontana nel tratto tra Desio e Meda.

La diossina proviene dall'incidente dell'ICMESA del 1976. Come noto la zona interessata venne solo in parte bonificata e la terra rimossa venne contenuta nel luogo dove ora c'è il Bosco delle Querce di Seveso. Nell'intero territorio interessato i livelli di diossina presenti sono molto elevati ed altrettanto elevato il rischio di una loro dispersione in atmosfera a seguito dei lavori di movimentazione terra della Pedemontana.
Per questo motivo i comuni della zona interessata chiedono certezze circa i progetti esecutivi e la cantierizzazione dell'opera e che comunque ogni passaggio venga svolto nella più ampia trasparenza. Il comune di Desio ha addirittura diffidato la Società Pedemontana Lombarda dall'intraprendere lavori in assenza di un preliminare confronto con l'Amministrazione comunale.

Nel 1976 si sosteneva che la diossina non sapeva leggere le cartine geografiche e che quindi i confini tra le zone A, B e C seguivano i confini comunali per sole ragioni di comodo.

Per questo motivo e per ragioni di solidarietà politico - amministrativa sarebbe opportuna una analoga posizione dell'Amministrazione seregnese.

Vorrei pertanto sapere cosa pensa l'Amministrazione di questa proposta.

Distinti saluti
Giuseppina Minotti
(capogruppo della FdS)

Cercasi volontari per salvare i rospi di Moregallo (Lecco)


Anche quest’anno è partita la campagna di salvataggio rospi di Moregallo (Lecco). Chi fosse disponibile a partecipare come volontario può mandare la propria adesione scrivendo una mail a: rospi.moregallo@gmail.com

Cliccando qui si può vedere un video girato l'anno scorso dai volontari mentre cliccando qui ci si può collegare al gruppo su facebook.

Scheda 
 
Ogni volontario dovrà essere munito di apposito giubbino catarifrangente, secchio, torcia elettrica con almeno 2/4 ore di autonomia (preferibilmente di tipo ricaricabile o con batterie ricaricabili), guanti leggeri e tanta buona volontà!!
I coordinatori in genere hanno a disposizione qualche secchio, torcia e giubbetto in più da distribuire ai volontari, ma in numero molto limitato..  chiediamo quindi, nel limite del possibile, di venire con già tutto il necessario.
E' molto importante raccogliere i dati sugli andamenti della migrazione, quindi ogni sera sarà indispensabile tenere il conto degli individui in discesa e in risalita, divisi tra maschi e femmine, e anche del numero degli individui schiacciati dalle auto..
Questi dati andranno consegnati ogni sera prima di andare via al referente di turno, o, qualora non fosse possibile, mandati a me via e-mail o via sms.. indicando anche la data e la località (Melgone - Cipressi - Onno).


lunedì 25 marzo 2013

NO TAV: La Brianza in Val Susa


Presentiamo qui alcune foto della grande manifestazione NO TAV che si è tenuta in Val Susa.
Anche la Brianza era presente grazie all'organizzazione del Comitato Beni Comuni di Monza e Brianza.




Legambiente Desio, ambientalisti in trasferta

Riceviamo da Legambiente Desio il sottostante comunicato sull'iniziativa che si è tenuta a Meda lo scorso 16 marzo

Siamo dispiaciuti che gli amici del circolo Legambiente Desio non abbiano compreso che per creare una vera opposisizione a Pedemontana sia necessario procedere uniti, in particolare con le associazioni ambientaliste che operano già sul territorio (ci riferiamo a Legambiente Seveso, Sinistra e Ambiente di Meda e a "Insieme in rete"). 

Se poi, per Legambiente Desio, la partecipazione all'assemblea di alcune decine di persone (compresi gli organizzatori) rappresenta un motivo di "viva e vibrante soddisfazione" a noi sembra invece deludente in quanto precedenti manifestazioni simili - queste sì, svolte insieme alle associazioni presenti sul territorio - avevano visto una partecipazione di centinaia di persone.

Ai lettori di questo blog consigliamo di leggere anche il comunicato di "Insieme in rete" cliccando qui.


CON VIVA E VIBRANTE SODDISFAZIONE ...E DUE

Bilancio dell'assemblea "Pedemontana Usciamone Vivi" del 16 marzo a Meda.

Ancora una bella assemblea. Ancora una volta diverse decine di persone hanno partecipato alla seconda iniziativa di EXIT – Usciamone Vivi contro la realizzazione della Pedemontana organizzata Circolo Legambiente Desio con il Comitato Beni Comuni di Monza e Brianza e promossa da Medinfoma.

Mentre i bambini e le bambine con il laboratorio producevano i loro disegni (quelle si grandi opere!!), abbiamo guardato il bel documentario PEDEMONTANA: USCITA SEVESO in presenza dell'autore Marco Tagliabue che è poi intervenuto; abbiamo ascoltato la relazione di Paolo Conte sui dati del Rapporto della Fondazione Lombardia per l’Ambiente (F.L.A.).

Ma soprattutto abbiamo discusso e ci siamo confrontati tra persone, comitati, singoli cittadini che hanno voluto contribuire al dibattito. Sono, infatti intervenute persone partecipi di diverse esperienze territoriali tra gli interventi, le liste civiche "Con Buraschi per Meda"; e "Meda per tutti”, il Comitato 5 D, il Comitato cittadini del quartiere Polo di Meda, il Comitato per 'Interramento della Rho-Monza di Paderno Dugnano. Quest’ultimo tra l'altro ha toccato un tema che ci ripromettiamo di approfondire, vale a dire l'inquinamento dovuto al traffico. Tutti comunque accomunati dalla preoccupazione per le conseguenze della costruzione di grandi e devastanti opere. Un confronto tra realtà diverse, che si sono espresse anche con argomenti diversi. Del resto le assemblee si fanno per questo, per discutere, non per raccogliere applausi o per ostentare la propria sapienza.

I documenti scientifici, i dati, le informazioni sono un sapere da condividere con tutti e diventano tanto più utili quanto più sono messi a disposizione e discussi. E' dalla discussione che cresce la consapevolezza dei problemi e la ricerca di come uscirne. E' questa l'impronta che vogliamo dare alle iniziative che costruiremo e che proseguiranno (quando, come e dove riterremo utile farle).

Dal canto nostro abbiamo riproposto la nostra posizione: l'unico modo di rendere la pedemontana meno pericolosa è non farla e questo è l'obiettivo che perseguiamo, senza se e senza ma. Non vogliamo chiedere modifiche grandi o piccole, vogliamo - attraverso la partecipazione più ampia possibile - contrastarne la realizzazione. Le opere come queste non servono a nessuno. Anzi a qualcuno si: ai soliti coaguli di interesse economico che hanno il solo scopo di far profitti sul territorio mangiandolo definitivamente sotto colate di catrame e cemento. A danno della salute di tutti noi. E’ una storia che si ripete. Come 36 anni fa, quando l’industria chimica era spacciata per necessaria, anzi era un desiderabile segno di progresso. Ma a quale prezzo lo sa bene chi ha vissuto quella e le tante altre tragedie della industrializzazione senza controllo. Non permettiamo che accada ancora, non lasciamo che venga compiuto per la seconda volta lo stesso “crimine di pace” (come allora definì la vicenda della diossina Giulio Maccacaro, fondatore di Medicina democratica).

Prendiamo coraggio e affermiamo la dignità del nostro no. Se la loro opera è pericolosa, ed ipoteca il nostro futuro, non la possono fare.

Ma starà a noi impedirlo. Soprattutto visto come si mette in Regione Lombardia ove, in continuità con le precedenti gestioni, sembra rinnovata l’ottusa determinazione a proseguire con la Pedemontana e considerato, a fronte di questo, il desolante e trasversale silenzio di molte amministrazioni locali, la cui unica preoccupazione è sollecitarne la realizzazione.

Noi proseguiamo, arricchiti dal confronto con quanti abbiamo incontrato all’assemblea di Meda, contenti di avere ascoltato l’esperienza di altri (su pedemontana o su altre infrastrutture). Le iniziative ora più che mai continuano a cominciare dalla biciclettata resistente del 20 aprile per le vie di Desio (al più presto i dettagli).

Campagna EXIT - Usciamone Vivi - Circolo Legambiente Desio

sabato 23 marzo 2013

AAA: Comune in crisi vende porzione del Parco Brianza Centrale


Il Comune di Seregno ha recentemente deliberato di disfarsi di una porzione del Parco Brianza Centrale. La decisione presa  lo scorso 19 febbraio dalla Giunta Municipale fa riferimento ad un piccolo lotto di terreno avente destinazione agricola posto all'interno del PLIS tra la linea ferroviaria Saronno-Seregno e viale delle Nazioni Unite.


Tra l'altro l'area,  di cui il Comune, come recita la delibera, "non ha interesse a detenere la proprietà", risulta, all'Agenzia delle Entrate, coltivata anche se non se ne conosce il "titolo di occupazione".

Estratto PRG Comune di Seregno
Spiace constatare che di fronte ai proclami di voler ampliare il Parco poi si proceda alla vendita di una parte di esso, rendendone così più incerta la tutela.

Per scaricare la delibera cliccare qui.
Per scaricare la relazione di stima cliccare qui.

Seveso: conoscere le piante per custodire il territorio


Ha avuto un'affluenza superiore alle aspettative il corso sul ricoscimento delle piante che si è tenuto questa mattina presso il Centro Servizi del Bosco delle Querce.


Alessandro Rapella, tecnico dell'ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste), ha illustrato tutti i "trucchi" per riconoscere le piante dal tronco e dalle gemme.


Dopo la lezione teorica i partecipanti hanno percorso i sentieri del parco cercando di mettere in pratica le nozioni acquisite.


Lungo il percorso Massimiliano Fratter, direttore del Parco Regionale, ha illustrato le vicende che hanno portato, dopo il disastro dell'Icmesa, alla realizzazione dell'area naturalistica.

venerdì 22 marzo 2013

Pedemontana, metrotramvia, ferrovia... i tanti problemi ignorati di Seregno


di Mauro Brivio, Segretario del Partito Democratico - Circolo di Seregno

Se foste un’amministrazione comunale senza soldi (causa Patto di Stabilità) e senza idee (perché convinti che senza soldi non si possa fare nulla), e la vostra città fosse interessata dalla riattivazione di una linea ferroviaria in disuso (la Saronno-Seregno), dal quadruplicamento di una linea attiva (la Chiasso-Monza),   dall’attraversamento di una nuova linea metrotranviaria (la Milano-Seregno) e di un’autostrada (la Pedemontana Lombarda), come vi comportereste? Ve ne preoccupereste, come minimo: seguendo l’evolvere delle opere dal progetto alla realizzazione; orientando il progetto per limitare i disagi ai cittadini e l’impatto sul territorio; facendo di tutto per ottenere compensazioni, e se necessario, mettendovi di traverso per ostacolare un progetto dannoso. Ordinaria amministrazione, insomma.

L’amministrazione di CentroDestra invece di queste cose non si cura: da oltre sette anni sbatte la testa su un PGT che non riuscirà ad adottare (stando alle continue dichiarazioni della stessa Lega Nord), e nient’altro. Intanto i problemi si aggravano, i nodi vengono al pettine e i risultati sono disastrosi.

Saronno-Seregno: le sollecitazioni del PD Seregno all’amministrazione in materia risalgono al 2011, e sono proseguite per tutto il 2012. L’amministrazione ha ignorato il tutto, si è svegliata tardi, e oggi ci troviamo con due quartieri separati da un passaggio a livello sempre chiuso, il Meredo isolato (deturpato da grigie barriere fonoassorbenti) e senza la passerella. Si fantastica ora di un ponte pedonale tra via Bottego e via Sabatelli che, se realizzato, comporterà la chiusura del passaggio a livello e si presenterà come uno di quei mostri in grigliato metallico senza rampe, con ascensori sempre guasti (poiché toccherà al Comune la manutenzione) e in perenne degrado.

Chiasso-Monza: la linea sarà potenziata, allargata e interessata da un traffico ferroviario enormemente superiore. E’ uno di quei progetti per i quali non si capisce mai se ci siano i finanziamenti, quando partiranno etc. Tuttavia partirà: saranno chiusi i passaggi a livello della Corte del Cotone e del quartiere San Giuseppe e saranno realizzate barriere fonoassorbenti alte oltre 7 mt lungo i binari, a ridosso delle abitazioni vicine. Anche in questo caso, l’amministrazione dorme.

Metrotranvia: anche qui l’amministrazione è arrivata tardissimo, malgrado le sollecitazioni del PD e del Comitato di Quartiere Sant’Ambrogio. Nessuna variazione al progetto è ormai possibile: i residenti di via Platone dovranno rassegnarsi a rinunciare a parte del proprio giardino per veder passare i tram.

Pedemontana: è stata sottovalutata da questa Giunta, perché sfiora soltanto Seregno. Invece avrà un impatto devastante. Il verde a sud di San Giuseppe sarà deturpato dal più grande svincolo autostradale d’Europa, ed il regime di traffico cittadino sarà stravolto. Tra le opere di viabilità complementare dell’autostrada è previsto un sovrappasso nel parco del Meredo, a confine con Meda: in settembre il PD ha portato in Consiglio Comunale una proposta di cancellazione di quell’opera. La risoluzione, approvata, ha dato mandato al Sindaco di notificare la decisione del Comune di Seregno presso Pedemontana S.p.a. Ebbene: sono passati sei mesi e quella risoluzione giace ancora sulla scrivania del Sindaco; Pedemontana S.p.a. non ne sa ancora nulla. Così tra un paio d’anni, all’apertura del cantiere nel parco, i nostri amministratori potranno risponderci ancora una volta che purtroppo non si può più intervenire…

Questo CentroDestra pidiellino-leghista è semplicemente inadeguato: non è più in grado nemmeno di ottemperare all’ordinaria amministrazione. Prima si cambia, prima si iniziano ad affrontare i problemi, e meglio è, anche perché Seregno sta diventando un arcipelago di quartieri irraggiungibili. 

pdseregno@gmail.com - www.pdseregno.it

Bernareggio: decine di osservazioni al PGT per fermare il consumo di suolo

I Comitati La Parola al Cittadino e Un Parco Per Bernareggio hanno presentato il 20 marzo 2013 ben 11 moduli con decine di osservazioni e proposte sul Piano di Governo del Territorio di Bernareggio adottato lo scorso mese di dicembre.

Con questi documenti si chiede la protezione del territorio mediante l’inserimento in un’area vincolata (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) dell’intera area del Paleoalveo di Bernareggio, da sud a nord, creando finalmente la connessione tra il Parco del Molgora e quello del Rio Vallone. Risulta essenziale inoltre tutelare con l’annessione ad un parco anche le aree limitrofe alla nuova tangenzialina, opera connessa con la realizzazione dell’autostrada Pedemontana, sia che essa venga realizzata oppure no.

Per fermare l’insostenibile espansione edilizia e conservare le ultime aree agricole rimaste si propone lo stralcio dei nuovi ambiti di trasformazione che porteranno altrimenti nuovo cemento su aree attualmente libere interrompendo importanti connessioni ecologiche.

Si sottolinea che le concessioni previste dal precedente Piano Regolatore Generale possono essere riviste in considerazione di una recente sentenza del Consiglio di Stato (n. 6656/2012) e che non sono state valutate nel quadro conoscitivo del piano il numero delle unità immobiliari (residenziali e produttive) vuote e non utilizzate.

Si ribadisce inoltre il no allo spostamento dell’attività produttiva PASSONI in un'area attualmente agricola e boschiva.

All’iniziativa “NO AL PGT, BASTA CEMENTO, NO AL PASSONI A VILLANOVA'' iniziata lo scorso anno, SEGUONO OGGI le osservazioni formali alla delibera di adozione per sostenere la richiesta dei 1219 cittadini che hanno fatto appello all’Amministrazione per sospendere l’attività edilizia e il consumo di aree agricole e boschive sottoscrivendo la petizione: “STOP AL CEMENTO! REGALIAMOCI UN PARCO!”.

Il WWF aderisce alla manifestazione di sabato 23/3/2013 in Val Susa

NO TAV – VAL SUSA
WWF: “L’ALTA VELOCITA’ TORINO-LIONE E’ UN INUTILE SPRECO DI SOLDI, LE PRIORITA’ SONO IL NODO DI TORINO E I SERVIZI PER I PENDOLARI”


In 4 mosse come potenziare le linee esistenti del Nord. Il Commissario Virano continua a non capire

Il WWF chiede al Parlamento appena insediato e al Governo che verrà di abbandonare il progetto della linea trasversale ad Alta Velocità dal confine francese a quello sloveno, insostenibile dal punto di vista ambientale ed economico-finanziario (il costo attuale è attorno ai 39 miliardi di euro),  a partire dalla AV Torino-Lione,  rivedendo le priorità di investimento e puntando sull’adeguamento e potenziamento delle linee esistenti (come sta già avvenendo nel Nord Est) per trasferire le merci dalla gomma al ferro.

Per questo il WWF aderisce alla manifestazione popolare in Val Susa di Sabato 23 marzo, perché ritiene che: 1. sia un inutile spreco di soldi realizzare il nuovo tunnel di base quando sull’attuale valico del Frejus può transitare un traffico ferroviario che è 8 volte quello attuale (posto che la massima capacità del valico esistente è di 32,1 tonnellate/anno e il traffico attuale si attesta a 3,9 milioni di t/a); 2. le vere priorità di intervento sono l’adeguamento del Nodo di Torino e gli investimenti per il Servizio Ferroviario Metropolitano.

“Il WWF chiede anche di sgomberare il campo dalla propaganda alimentata dal Commissario governativo per la Torino-Lione Mario Virano, il quale paventa costi a carico dell’Italia, nel caso non si realizzi la linea ad AV, addirittura superiori a 2,8 miliardi di euro, appellandosi tra l’altro all’Accordo tra Italia e Francia del 30 gennaio 2012, che non permette l’avvio di lavori definitivi e  non prevede alcuna penale. Virano inoltre dichiara che sarebbe stato già speso ad oggi, per le attività legate alla definizione dei progetti, circa 1 miliardo di euro, cosa che, se fosse vera, dovrebbe interessare la Corte dei Conti, dato che ad esempio per il ponte sullo Stretto di Messina dal 2003 ad oggi sarebbero stati spesi a fini analoghi 300 milioni di euro.”

“Invece di attardarsi in fantasiose difese d’ufficio di un progetto che presenta un calcolo costi-benefici fallimentare, il Commissario Virano farebbe bene a rendersi davvero disponibile al dialogo per rivedere radicalmente le priorità di intervento”, commenta Stefano Lenzi, responsabile dell’Ufficio relazioni istituzionali del WWF, che, poi, aggiunge: “Il Commissario governativo per la linea ad AV Venezia-Trieste Bartolo Mainardi ha deciso di rivedere completamente le priorità nel quadrante Nord-Est dichiarando di voler abbandonare gli standard dell’AV per contenere i costi e puntare sul potenziamento delle linee ordinarie per le merci, non tanto e solo sulla direttrice verso Trieste ma nelle relazioni verso Udine, Cervignano e il tunnel di valico di Tarvisio.”

Il WWF, in alternativa alla linea trasversale ad AV, ritiene necessari: a) gli interventi sulla direttrice Udine-Cervignano-Tarvisio;  b) l'adeguamento delle linee di adduzione Nord-Sud che collegano il Gottardo e il Sempione/Loetschberg  sulle direttrici Domodossola/Novara e Milano; c) il completamento del raddoppio della Genova-Ventimiglia e della Parma-La Spezia, al servizio del Nord-Ovest e del Nord Est; d) il potenziamento della direttrice trasversale Est-Ovest Mediopadana (Torino-Asti-Pavia-Cremona-Monselice-Padova), da prolungare sino a Chioggia, come linea da dedicare alle merci, in modo da sgravare le linee che collegano le principali aree metropolitane del Nord.

giovedì 21 marzo 2013

Seregno: Legambiente festeggia la primavera con la "Festa dell'Albero"


Legambiente Seregno non si ferma e conclude la Festa dell'Albero che lo scorso autunno era rimasta sospesa in quanto il Comune non aveva autorizzato la piantumazione nell'area prativa posta all'incrocio tra via Monte Rosa e viale San Vitale. (Ne abbiamo parlato qui).

"Abbiamo scelto il primo giorno di primavera - ha dichiarato Fatima, del circolo Legambiente Seregno - per mettere finalmente a dimora una decina di alberi presso l'Istituto di formazione professionale Pertini di Via Monte Rosa a Seregno. Questa mattina, dopo una lezione teorica sull'importanza del nostro impatto sull'ambiente e il ruolo che può tenere un albero, i ragazzi della seconda F, motivati e armati da vanghe e rastrelli,  seguiti dal loro professore sig. Ferro, hanno dato vita ha un nuovo boschetto". 

I ragazzi della 2°F e i volontari di Legambiente Seregno
Contatti:
- info@legambienteseregno.it
- www.legambienteseregno.it

mercoledì 20 marzo 2013

Presentazione del volume "La Canonica di San Salvatore a Barzanò"


Visite guidate alla Canonica di San Salvatore a Barzanò (Lecco)

Alla scoperta del Romanico in Brianza
 

Da Aprile a Settembre 2013, ogni prima domenica del mese

Dal 4 marzo sono aperte le prenotazioni per la seconda edizione di “VISITA LA CANONICA di San Salvatore”. L’iniziativa, curata dall’organizzazione di volontariato MOLO in collaborazione con il Comune di Barzanò e con il patrocinio della Provincia di Lecco, prevede l’apertura straordinaria dell’ antico oratorio romanico (X secolo) ogni prima domenica del mese, da aprile a settembre, con visite guidate gratuite per avvicinare i cittadini, in particolare bambini e famiglie, ad uno dei maggiori tesori architettonici del nostro territorio. La Canonica presenta infatti particolari di notevole pregio come il fonte battesimale ottagonale in pietra di Verona e la cupola bizantina completamente rivestita dal prezioso ciclo d’affreschi con Cristo Pantocratore e i dodici Apostoli.

La prenotazione è obbligatoria, ecco come iscriversi:

  • compilando il modulo disponibile presso la Biblioteca di Barzanò, in via Via Paladini, 3
  • mandando una mail completa di tutti i dati incluso un contatto (telefono cellulare o mail) alla Biblioteca di Barzanò:  biblioteca@comune.barzano.lc.it
  • telefonado alla Biblioteca tel. 039/9272150 e lasciando i propri dati incluso un contatto (telefono cellulare o mail.
L’iscrizione è individuale. Per piccoli gruppi (famiglie) è sufficiente una sola iscrizione in questo caso va segnalato il numero dei partecipanti.

L’ingresso con vista guidata alla Canonica è gratuito con priorità di accesso in base alle iscrizioni accettate entro le ore 11 del sabato antecedente la giornata di apertura.


Calendario delle visite guidate 2013

Domenica 7 aprile ore 17
Domenica 5 maggio ore 17
Domenica 2 giugno ore 17
Domenica 7 luglio ore 17
Domenica 4 agosto ore 17
Domenica 1 settembre ore 17 (Festa del Paese)

Farfalle in Brianza

Lunedì 25 marzo 2013 ore 21.00 
presso la Sala delle Colonne Villa Scaccabarozzi
Usmate Velate

il Gruppo Micologico Naturalistico di Usmate Velate
propone una serata a tema

La presenza di farfalle in Brianza
con le problematiche relative ai cambiamenti ambientali

Relatrice: Laura Farina, appassionata naturalista ed entomologa
Ingresso gratuito

Edilizia sostenibile in Italia: 1.003 regolamenti edilizi virtuosi, e Seregno?


Riceviamo da Giuseppina Minotti (capogruppo FdS di Seregno) e volentieri pubblichiamo la seguente interpellanza:

Signor Sindaco,
ho letto un rapporto della Legambiente dal titolo “Per uscire dalla crisi si punti sulla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio” riguardante il numero crescente, ora ben 1003, di Comuni italiani che hanno modificato i propri regolamenti edilizi per inserire nuovi criteri e obiettivi energetico - ambientali in modo da migliorare le prestazioni delle abitazioni e la qualità del costruito, anticipando e andando oltre la normativa in vigore.

Tralascio considerazioni più complete che si possono trovare sul sito della Legambiente (www.legambiente.it). Mi limito ai numeri e parametri del Rapporto ONRE (Osservatorio Nazionale sui Regolamenti Edilizi) 2013:
  • Isolamento termico: è tra i punti fondamentali da affrontare per il contenimento dei consumi energetici delle abitazioni ed è un parametro trattato da almeno un Comune per Regione. Sono 782 quelli che prevedono obblighi sull’isolamento termico degli edifici.
  • Tetti verdi: anche il ricorso a tetti verdi inizia ad essere inserito nei Regolamenti Edilizi proprio per migliorare l’isolamento termico degli edifici. In 328 Comuni per le nuove edificazioni è incentivata e promossa la realizzazione di parte della copertura con “tetti giardino” per un miglior isolamento termico.
  • Serramenti: per quanto riguarda i serramenti ad alta efficienza l’argomento viene affrontato in 439 Comuni, dei quali 386 obbligano a rispettare specifici parametri di trasmittanza, 64 incentivano miglioramenti nelle prestazioni.
  • Isolamento acustico: 303 Comuni hanno deciso di affrontare l’argomento del corretto isolamento acustico negli edifici. Di questi, 220 prevedono un limite preciso alle emissioni acustiche da rispettare, 45 prevedono incentivi qualora si raggiungano livelli di isolamento acustico particolarmente elevati.
  • Orientamento e schermatura degli edifici: sono 475 i Comuni che nei loro regolamenti affrontano il tema dell’orientamento e/o ombreggiatura delle superfici vetrate. In 324 Comuni i due requisiti sono obbligatori.
  • Permeabilità dei suoli ed effetto isola di calore: sono 212 i Comuni che trattano la permeabilità dei suoli nei loro Regolamenti Edilizi, punto fondamentale per impedire l’incremento delle temperature nella aree urbane, noto come effetto “isola di calore”, e di conseguenza per evitare un sempre crescente bisogno di impianti di climatizzazione nei mesi estivi.
  • Materiali da costruzione locali e riciclabili: 446 sono i Comuni i cui regolamenti edilizi prendono in considerazione l’origine dei materiali e l’energia impiegata per la loro produzione. In 50 vengono proposti incentivi per realizzare edifici con materiali naturali e riciclati.
  • Utilizzo fonti rinnovabili: risultati particolarmente importanti sono quelli raggiunti dalle energie rinnovabili. Infatti, in ben 856 Comuni italiani si parla dell’installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici. Di questi sono 638 quelli dove vige l’obbligo di installazione del fotovoltaico e 613 per il solare termico.
  • Risparmio idrico: Sono 570 i Comuni che inseriscono il tema del risparmio idrico nei propri Regolamenti Edilizi, di cui 505 prevedono l’obbligo, 15 incentivi ed i restanti 50 fanno semplice promozione.
  • Recupero acque meteoriche: Il tema del recupero delle acque piovane, per la manutenzione delle aree verdi e per gli autolavaggi, è presente in 556 Comuni, in 449 di questi è un requisito obbligatorio.
  • Recupero acque grigie: questo tema è presente in 199 Regolamenti ed in 39 se ne fa un requisito cogente sia nel caso di nuova costruzione sia in quello di ristrutturazioni importanti.
  • Pompe di calore e caldaie a condensazione: Sono 22 i Comuni in cui si obbliga l’installazione di pompe di calore (in alternativa alle fonti rinnovabili) in 165 si fa promozione, mentre in 17 Comuni sono previsti incentivi.
  • Contabilizzazione individuale del calore: sono 251 i Comuni che si occupano della contabilizzazione individuale del calore con impianto centralizzato di produzione. Tra questi, sono 208 quelli che ne fanno un requisito cogente per i nuovi edifici o in caso di nuova installazione del sistema di produzione di calore.
  • Ventilazione meccanica: L’adozione di sistemi di ventilazione meccanica controllata è prevista in 345 Comuni. L’obbligo è presente in 105 Regolamenti Edilizi, mentre in 30 casi il requisito è incentivato.
  • Teleriscaldamento: In 200 Comuni viene espressamente richiesto nei Regolamenti Edilizi di utilizzare la rete di teleriscaldamento qualora presente ad una distanza inferiore ai 1.000 metri. In 9 Comuni sono previsti incentivi.
  • Certificazione energetica: 441 Comuni sottolineano nel proprio Regolamento l’obbligatorietà della certificazione energetica per gli edifici. Sono 38 quelli che prescrivono per i nuovi edifici e le ristrutturazioni l’obbligo di raggiungere almeno la classe B. Sono in tutto 84 i Comuni che incentivano poi i “salti” di classe energetica, ossia il passaggio delle prestazioni energetico - ambientali degli edifici da una classe più bassa ad una più efficiente.
Mi sembra che gli spunti forniti siano molto interessanti ed anche facilmente applicabili tenendo conto che spesso, visto l'alto numero di comuni interessati, si è superata la fase sperimentale e pionieristica.

Non so se Seregno sia stata in qualche modo interessata da questa indagine che tuttavia mi fornisce una buona occasione per chiederle, signor sindaco, di fare il punto, relativamente alle problematiche citate, sulla situazione attuale di Seregno e sulle intenzioni dell'amministrazione anche tenendo conto della prevista, e spero imminente, discussione del PGT.

Distinti saluti
Giuseppina Minotti, capogruppo della FdS


martedì 19 marzo 2013

La Guardia di Finanza corre sulla Pedemontana

Festa di inaugurazione dell'avvio dei cantieri di Pedemontana

Ancora ispezioni della Guardia di Finanza in Lombardia. Questa volta a essere perquisiti sono gli uffici della Pedemontana, la società con sede ad Assago (Milano) nata per realizzare un’autostrada che attraversi il territorio regionale collegando le province di Varese e Bergamo. La notizia delle ispezioni è stata confermata a ilfattoquotidiano.it dal presidente Salvatore Maurizio Lombardo...

Per leggere l'articolo su "Il Fatto Quotidiano" cliccare qui.

lunedì 18 marzo 2013

Pedemontana: "Insieme in rete" informa


I gruppi aderenti a INSIEME IN RETE, hanno fatto e stanno facendo la loro parte anche per stimolare e sensibilizzare il livello istituzionale sulla Pedemontana e il rischio Diossina (TCDD).

Per questo, abbiamo segnalato al Consigliere Provinciale del PD Elio Ghioni, (con cui, nel rispetto delle autonomie reciproche, da qualche tempo interloquiamo) l'attuale ambigua situazione sull’iter progettuale e sull’adempimento delle PRESCRIZIONI del CIPE riguardo alla realizzazione dell’opera autostradale, che, ribadiamo, continuiamo a considerare inutile e d’impatto negativo per il territorio.
Le nostre segnalazioni e richieste sono state oggetto, (insieme con altre domande) di un’Interrogazione in Consiglio Provinciale e di alcune richieste di delucidazioni avanzate in IV Commissione Provinciale da parte del Cons. Ghioni.
All'interrogazione ha risposto l'Assessore alle Opere Pubbliche - Viabilità e Trasporti - Mobilità Sostenibile Francesco Giordano.

L'interrogazione e le risposte dell'Assessore Giordano sono state riprese in modo sommario in un articolo de Il Giorno in data 10/03/012.

Vi proponiamo il testo dell'interrogazione, l'articolo de Il Giorno e i punti salienti della risposta dell'Assessore.

INTERROGAZIONE PRESENTATA IN IV COMMISSIONE - 5/3/2013

1.    a che punto si trova l’iter progettuale di Pedemontana nel tratto “B2”. Dopo l’apertura dei cantieri per le tangenziali di Varese e Como, sembra che manchino le risorse per la prosecuzione dei lavori. Il notevole ritardo della cantierizzazione dell’opera rende praticamente impossibile la sua realizzazione per EXPO2015.

2.    Si chiede se in questi giorni è stato convocato il Collegio di Vigilanza e, qualora fosse già avvenuto, quali sono le decisioni prese.

3.    il rischio è che i lavori subiscano un arresto dopo aver completato il tratto ad ovest e che tutto il traffico graviti poi sulla SP35 verso Milano, un tratto già ora collassato.

4.    se, per sopperire temporaneamente alla mancanza di fondi, si decidesse di dirottare 1,2 Md di contributo pubblico destinato all’intera opera per il completamento del tratto ad ovest, si ha quasi la certezza che la realizzazione del tratto “B2” sarà rimandato a chissà quando.

5.    rilievi di ARPA del 2008 evidenziavano forti concentrazioni di diossina, quindi oltre i limiti di legge, anche nelle zone “B” ed “R” dove sono previsti gli svincoli e le strade di viabilità accessoria. È necessario quindi investire l’ARPA per eseguire nuovi rilevamenti approfonditi in tutta l’area interessata. È chiaro che le eventuali bonifiche devono essere a carico di Pedemontana.

6.    chiediamo che venga data esauriente risposta alla lettera sottoscritta dai Sindaci dei Comuni di Barlassina, Cesano Maderno, Lentate sul Seveso, Meda e Seveso recentemente inviata a Pedemontana ed a tutti gli enti interessati.

7.    è scandaloso che, nonostante ripetute richieste, nessuno dei responsabili si sia degnato di presentarsi in Consiglio provinciale per chiarire la situazione e che le informazioni su quanto sta accadendo vengano apprese dalla stampa.

Gruppo consiliare del Partito Democratico

INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE ELIO GHIONI - 7/3/2013

Alla c.a.  dell’Assessore Francesco Giordano e del Presidente del Consiglio Angelo De Biasio

Abbiamo avuto la conferma in questi giorni delle gravi difficoltà economiche in cui versa Pedemontana: mancano i fondi per proseguire l’opera. Non sono ancora stati incassati i cento milioni previsti per l’aumento di capitale e non ci sono nemmeno le garanzie che venga rinnovato dalle banche il prestito ponte di 200 M€.

Probabilmente il Piano Economico Finanziario non è convincente. A questo proposito voglio ricordare i vari interventi in questo Consiglio dell’allora capogruppo del PD Gigi Ponti e dell’attuale capogruppo Domenico Guerriero quando mettevano in dubbio la validità del PEF evidenziando varie criticità sempre decisamente negate dai responsabili di Pedemontana. A conferma di quanto detto, non sarà un caso che mancano i fondi privati.

L’Assessore Giordano parla di chiacchiericci. Assessore, non siamo al Bar Sport! Stiamo parlando di un’infrastruttura in gestazione da una trentina d’anni, che violenterà il territorio della Brianza. Non si può sbagliare e rischiare che, come molte altre opere pubbliche, proceda a spizzichi e bocconi creando enormi incrementi di costi e rendendo ancora più problematico il problema del traffico.

Vorremmo quindi capire se:

·    È stato effettivamente presentato il progetto esecutivo della tratta “B2” e “C” il tratto cioè da Lentate S.S. ad Usmate Velate. In caso affermativo, quali saranno i passi successivi, cioè se verrà illustrato e discusso con le Amministrazioni interessate.
·    Sono stati eseguiti i carotaggi nella zona del Bosco delle Querce e quindi vorremmo conoscerne l’esito. Se non fossero ancora stati eseguiti, qual’ è il programma.
·    La Green Way è stata completamente definita e come sono stati gestiti i 60 M€ delle compensazioni.

Qualcuno addirittura insinua che, del faraonico progetto, potrebbero essere realizzate solo le tangenziali di Como e Varese. Preoccupante la reazione dell’Assessore in quanto, anziché escludere decisamente questa eventualità, prospetta un “piano B” e cioè la riqualificazione della Milano-Meda nel tratto “B2”.

Anche nel caso in cui si risolvessero i problemi finanziari, l’inizio dei lavori non potrebbe essere che nel 2014 creando così, come più volte segnalato, un enorme ingorgo in occasione dell’EXPO se consideriamo che saranno in corso anche i lavori per le realizzazioni di TEEM, Brebemi e Metrotramvia Milano-Seregno.

ARTICOLO DE "IL GIORNO" - 10 MARZO 2013



RISPOSTA DELL'ASSESSORE GIORDANO - NOSTRA TRASCRIZIONE

Delle risposte dell'Assessore Giordano, vi riportiamo alcuni punti salienti.

Rispetto alle difficoltà economiche e di finanziamento, l'Assessore afferma che, sinora, è il solo CAPITALE PUBBLICO (circa 1,5 miliardi di euro) a finanziare i cantieri già aperti e solo una piccola quota, al momento, dall'azionariato.
Poi entra nel merito della composizione dei soci di APL che " è controllata per il 68% Serravalle, dopo c’è un 20% di una società che di fatto sono le banche, che è Banca Intesa, poi un’altra piccola percentuale di BIIS (fra banche, infrastrutture ecc.) ma che si è fuso all’interno di Banca Intesa e quindi di fatto sta dentro lo stesso gruppo, e dopo c’è un 1% che sono delle cooperative. Le cooperative suppongo che siano cooperative emiliane, che sono le uniche che abbiano risorse economiche in questo momento".

Rispetto all'operazione di vendita delle azioni di Serravalle, si ammette una situazione di incertezza:
"un’incertezza esiste ma è solo temporale nel senso che è riconosciuto da tutti che potrebbe anche andare deserta la prima gara ma è evidente che molti imprenditori, alcuni gruppi, insomma i soliti che vengono indicati (Benetton, Gavi..), sono molto interessati al business delle autostrade e quindi si dovrebbe comunque concludersi positivamente la gara su Serravalle. Però potrebbe anche non chiudersi nella scadenza del 7 luglio potrebbe essere anche nella fase successiva per un evidente meccanismo di massimizzazione del profitto da parte dei privati che sono interessati alle quote di Serravalle. Quindi qual è la parte di incertezza? La parte di incertezza forte rimane quella legata alle Banche perché le Banche rispetto agli impegni che sono stati presi con APL e CAL sono molto prudenti in questa fase. In questa fase sono prudenti perché sono cambiate sostanzialmente le condizioni di mercato del debito: sono aumentati gli interessi rispetto al passato".

C'è anche una valutazione rispetto alla prevista riduzione dei volumi di traffico sulla futura autostrada, il che significa riduzione di introiti economici: " c’è un altro elemento che nel project crea qualche preoccupazione legato alla diminuzione dei traffici di veicoli sulle arterie importanti, (la diminuzione - ndr-) è stimata tra uno 0 e 20% su base nazionale e quindi si ritiene che all’interno di questa forbice ci starebbe anche una riduzione del veicolo presunto e stimato di APL. Questo ovviamente comporta una rivisitazione del piano economico e finanziario perché i ricavi si abbasserebbero e gli oneri passivi si alzerebbero e quindi l’equilibrio rimane da verificare."

Nonostante queste incertezze ammesse, per APL e CAL, " essendoci una serie di vincoli contrattuali risulta altamente improbabile l’ipotesi di realizzazione parziale di Pedemontana. Altamente improbabile perché le società ritengono che i danni che deriverebbero dalle penali da pagare nei confronti di Strabag sarebbero certamente elevate e nessuno dei soggetti che ha sottoscritto l’accordo si prenderà la responsabilità di non realizzare l’opera sia parzialmente che integralmente.
Integralmente ormai le tangenziali è certo che si finiranno perché sono già a buon punto. Quindi ci sono due elementi da questo punto di vista, per essere chiari: da una parte c’è una posizione ufficiale di Serravalle soprattutto, che è la controllante di APL, che esclude l’ipotesi di realizzare solo parzialmente l’opera, dall’altra ci sono altri soggetti che invece sono più prudenti e cauti tant’è che alcuni hanno anche ipotizzato la realizzazione dell’opera a fasi, l’hanno chiamata “fasificazione”: la prima fase e la seconda fase. La prima fase dovrebbe essere il primo lotto che sono le due tangenziali A e B1, la seconda fase la B2, la C e la D. Facendo anche un ragionamento economico e finanziario su questo meccanismo temporale differenziato tra la prima e la seconda fase, dopo la realizzazione e completamento delle prima fase e quindi fino alla B1, che vuol dire Cermenate, entrerebbe in funzione questa prima parte dell’autostrada e con i ricavi si finanzierebbe già la seconda parte"

L'Ass. Giordano, aggiunge poi di aver chiesto uno studio del traffico sui comuni della tratta B2 per verificare l'impatto veicolare su questo territorio, qualora l'opera autostradale  "dovesse essere completata solo fino a Lentate o Cermenate" e che APL e CAL " ci daranno delle risposte anche su questo approfondimento".

Ma ora veniamo ad altri punti importanti: IL PROGETTO ESECUTIVO.

L'Assessore dichiara che "è stato consegnato pochi giorni fa il progetto esecutivo non solo della B2 e della C ma anche della D."
Questo PROGETTO ESECUTIVO è in fase di validazione da parte di una società " la Conteco di Milano" e le tempistiche sono di 30 giorni di tempo per la validazione e di 30 giorni per la sua approvazione.

Le Prescrizioni del CIPE per la tratta B2
Un capitolo importante riguarda le ANALISI AMBIENTALI supplementari nei Comuni della tratta B2 che furono interessati dal disastro ambientale dell'ICMESA e dalla CONTAMINAZIONE da  DIOSSINA (TCDD). Questo supplemento d'indagine è RICHIESTO e PREVISTO dalla PRESCRIZIONE DEL CIPE n°3 ed è DETERMINANTE ai fini dell'opera autostradale.

Afferma l'Assessore Giordano: "Sono stati eseguiti i carotaggi in zona? Certamente sì, sono stati eseguiti i carotaggi nel bosco delle Querce ....... ci sono anche ulteriori indagini che sono state fatte e queste sono su informazioni telefoniche che abbiamo ricevuto. Abbiamo chiamato APL perché non avevamo più avuto notizie e anche perché le ulteriori indagini sono state utili al progetto esecutivo. In fase della progettazione esecutiva la Strabag ha richiesto degli ulteriori carotaggi. Tuttavia è inutile dire che non abbiamo avuto la possibilità di verificare gli esiti di questi carotaggi. Io non ho l’impressione di una posizione omertosa ma credo che per una questione di procedure interne loro siano piuttosto rigidi e quindi gli esiti dei carotaggi ce li daranno dopo insieme al progetto esecutivo. Noi abbiamo chiesto di vedere anche il progetto esecutivo e anche lì facciamo fatica ad avere anche il progetto esecutivo che è l’altra parte importante. Ma il progetto esecutivo e il risultato dell’analisi del Bosco delle Querce dovremmo averli insieme, in questo momento non ce li hanno forniti e probabilmente non hanno ancora avuto neanche le risposte delle analisi" .
Su questo delicato aspetto, che INSIEME IN RETE sta attentamente seguendo, ricordiamo che la Prescrizione CIPE n°3 è molto restrittiva (per fortuna) e che, in base a nostre informazioni, non ci risulta che l'ARPA sia stata, al momento, coinvolta nel contradditorio tecnico relativo alla validazione delle analisi ambientali in oggetto. Vorremmo altresì evidenziare l'utilità che la campagna di rilevamenti sia estesa anche alle porzioni del Comune di DESIO, interessate dal tracciato dell'autostrada, considerato che anche a Desio furono mappate e definite le zone B e R (di rispetto), contaminate da TCDD.

L'Assessore Giordano risponde anche in merito al progetto della GREENWAY e afferma:
"Il progetto della Greenway dovrebbe essere presentato anche questo entro la fine di marzo. Quindi nel momento in cui il progetto sarà presentato all’interno del collegio di vigilanza dopo sarà mia cura trasferire o all’interno della commissione o in altra sede i contenuti del progetto."
Sulla suddivisione dei famosi 60 Milioni di euro fra i Comuni della tratta B2 (come da Prescrizione CIPE n° 51, quota economica che verrà utilizzata principalmente per opere di viabilità locale: " Non ci sono novità perché la somma è legata alla definizione degli aspetti economici e finanziari e ne abbiamo discusso anche coi comuni e insieme abbiamo fatto la richiesta ma APL ci ha detto che in questo momento loro non sono in grado di liberare sessanta milioni di euro dalle risorse che hanno nella loro disponibilità. Questo è un problema perché tutte le opere di compensazione e di ottimizzazione noi abbiamo richiesto più volte di farle prima. Sono propedeutiche ma sono anche una garanzia per il territorio, perché prima facciamo le opere di compensazione e dopo facciamo il completamento della B2."

Documento elaborato da INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE

Per scaricare il documento in formato pdf cliccare qui.

domenica 17 marzo 2013

Monza: E' nato il Coordinamento Rifiuti Zero della Regione Lombardia


Venerdì 15 marzo 2013 si è tenuta la riunione regionale organizzata dal Comitato Beni Comuni Monza e Brianza presso l'Urban Center di Monza cui hanno partecipato cinquantotto persone in rappresentanza di varie realtà associative, comitati e movimenti della Lombardia, che ha sancito all’unanimità la costituzione del Coordinamento Regionale a sostegno della Legge di Iniziativa Popolare Rifiuti Zero.
Durante la riunione sono state espresse le adesioni all'iniziativa che rientra nelle azioni di concretizzazione della Strategia Rifiuti Zero e che rispecchia affinità, obiettivi e attività volte a preservare i beni comuni e a riportare l'attenzione dei cittadini in una mobilitazione per la legalità e la trasparenza.
La serata si è anche caratterizzata per la ricchezza d’interventi succedutesi, attraverso i quali è emersa una forte volontà di costruire in Lombardia una fitta rete di collaborazioni tra i movimenti e comitati che operano in Lombardia al fine di realizzare un progetto globale di sviluppo sostenibile e contestualmente avere la capacità di vertenzialità nei confronti delle istituzioni locali dai comuni, province e regione.
Tale collaborazione e progettualità devono avere le seguenti articolazioni:

A) Modifica radicale della legge regionale 26 del 2003;

B) Incontro con i gruppi eletti in consiglio regionale per abbattere tutte le barriere che ostacolano l’aumento della raccolta differenziata nella regione e contestualmente chiedere l’elaborazione del piano energetico regionale, e incoraggiare il patto dei sindaci per ottemperare alle direttive CE;

C) Intessere una fitta rete di contatti in tutti comuni per indurre le amministrazioni comunali ad aderire all’Associazione dei Comuni Virtuosi, e far approvare negli stessi delibere sulla falsa riga del comune di Oristano;

Il Coordinamento nelle prossime settimane organizzerà degli incontri itineranti e workshop formativi allo scopo di informare e sensibilizzare i cittadini, di diffondere la cultura sui beni comuni e la partecipazione, di allargare l'adesione al coordinamento di altre realtà presenti sul territorio.

Seguiranno degli incontri per comporre i gruppi di lavoro, la comunicazione e l'organizzazione del coordinamento sul territorio con referenti locali per l'operatività della campagna di raccolte firme appena sarà depositata la proposta di legge.

Infine sono stati definiti e votati all’unanimità i seguenti referenti: Biagio Catena Cardillo del Comitato Beni Comuni Monza, Patrizia Pappalardo di Zero Waste Italy e Maurizio Bertinelli del Comitato Beni Comuni Monza.

Coordinamento Rifiuti Zero Lombardia
 

Meda presenta Villa Pelucca e gli affreschi di Bernardino Luini

Venerdì 22 marzo 2013 - ore 20,45
Sala Ugo Elli (Sala Civica “Radio” - Viottolo Comunale)
Meda MB

L'associazione culturale “Amici dell'Arte” di Meda propone una serata dedicata agli affreschi di Bernardino Luini esposti nella prima sala della Pinacoteca di Brera realizzati nel cinquecento per Villa Pelucca a Sesto San Giovanni.

Relatori i medesi Prof. Alberto Ceppi e l'Avv. Luigi Antona Traversi coautori del volume “Villa Pelucca e gli affreschi di Bernardino Luini” .

Alberto Ceppi proietterà i 25 affreschi di Bernardino Luini commentandoli uno ad uno, in particolare si soffermerà sull'affresco “La raccolta della manna” che Ceppi sostiene ispirato all'antica piazza antistante il monastero benedettino di San Vittore nel cinquecento, attuale piazza Vittorio Veneto a Meda.
Secondo Ceppi Bernardino Luini, che in quel periodo stava lavorando anche a Meda alla realizzazione degli affreschi della chiesa di San Vittore, ha assistito ad una grande nevicata sulla piazza e alla raccolta della neve da parte dei borghigiani per la nivera delle monache.
La scena è stata lo spunto, secondo Ceppi,  per rappresentare “la raccolta della manna” che nella Bibbia è descritta “...bianca sulla superficie del deserto...”
L'ipotesi sostenuta da Ceppi è motivo di nuovo interesse per l'antica suggestiva piazza così cara ai medesi, per immaginare come era viva e animata nel cinquecento,  dipinta da Bernardino Luini, uno dei più grandi pittori lombardi nello stupendo affresco a Brera.

L'Avv.  Luigi Antona Traversi tratterà il tema:   “Lo Stato di Milano e la Lombardia, terra felice”  in una interessante, piacevole, sorprendente e originale panoramica storica sulla vita nel milanese e in Brianza nei secoli che vanno dalla metà del secolo XV alla fine del XVIII.

E' prevista la presenza della Dott.ssa Cristina Bombelli, Presidente della Fondazione La Pelucca che con il Rotary Club Sesto Milium Centenario fondato da Ceppi nel 2005, ha promosso la pubblicazione del pregevole volume allo scopo di far conoscere e rivivere Villa Pelucca.
A questo scopo Ceppi e il suo club hanno ottenuto di poter fotografare a Brera gli affreschi e di poterli riprodurre a grandezza naturale su tela per  collocare le riproduzioni  ove erano in origine nelle sale cinquecentesche della Pelucca restaurate per accogliere i dipinti di Luini.

sabato 16 marzo 2013

NO TAV dalla Brianza

AVVISO. La partenza è stata spostata alle ore 8,00

Una passeggiata notturna alla scoperta dell’affascinante mondo di gufi e civette del Monte di Brianza


Il Comitato Parco Locale del Monte di Brianza organizza, con il patrocinio del Comune di Garlate, per il giorno Sabato 23 marzo 2013 a Garlate

LA NOTTE DELLA CIVETTA

una passeggiata notturna alla scoperta dell’affascinante mondo di gufi e civette del Monte di Brianza.

Il ritrovo è per le ore 20,30 in Piazza Matteotti a Garlate, e saremo accompagnati dai volontari del Centro Ricerche Ornitologiche Scanagatta di Varenna. Si consiglia di indossare calzature adatte ad un’escursione in collina e di dotarsi di una torcia elettrica.

Il contributo è di 3 euro per gli adulti, gratis i bambini fino ai 12 anni.

In caso di pioggia l’escursione sarà rimandata al giorno sabato 20 aprile; per eventuali aggiornamenti in merito consultare il blog www.montebrianza.blogspot.com

giovedì 14 marzo 2013

Comunicato di "Insieme in rete" sull'iniziativa "Exit: usciamone vivi" di Meda

Gemma Beretta, presidente del circolo Legambiente di Seveso e nuova portavoce di Insieme in Rete
Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa che il coordinamento di gruppi ed associazioni ambientaliste INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE ci ha inviato per chiarire i motivi del suo mancato coinvolgimento nell'iniziativa su Pedemontana e diossina, organizzata a Meda da Legambiente di Desio, dal Comitato Beni Comuni e promossa da Medinforma.



Legambiente Desio e Comitato Beni Comuni, in collaborazione con Medinforma hanno promosso a Meda un incontro pubblico sul tema: autostrada Pedemontana e diossina. A questa iniziativa, il coordinamento dei gruppi  di INSIEME IN RETE  non aderisce solo perchè gli organizzatori hanno scelto di non coinvolgerli.

Lo diciamo per fare chiarezza e evitare equivoci: per quanto ci riguarda non ci saremmo tirati indietro nel mettere in cantiere un’iniziativa collegiale. Arriviamo a questa situazione dopo due incontri  con questi gruppi promotori non andati a buon fine nell’intento di trovare una sintesi sulle modalità di azione politica e nel merito dei contenuti. Davanti a questa distanza di vedute il Circolo Legambiente di Desio ha preferito lasciare Insieme in Rete con il quale fino allora aveva condiviso l’attività di fronteggiamento dell’opera Pedemontana. Questo a favore di un atteggiamento che si  vorrebbe pretendere più radicale.

Così anziché concretizzare un’attività capace di coniugare risorse energie, promuove un’iniziativa, quella del 16 marzo a Meda, che, parafrasando un commento di un blog (BrianzaCentrale), più che “exit usciamone vivi” sta diventando un “exit, usciamone divisi”, con i ringraziamenti della Soc. Pedemontana.

Il coinvolgimento di INSIEME IN RETE sarebbe stato logico e opportuno visto che da anni il coordinamento è attivo e radicato sul territorio sulla tematica autostrada Pedemontana e ha prodotto documentazione e momenti informativi con continuità dal 2007, l’ultimo dei quali a Seveso il 14/12/012 a tema PEDEMONTANA e RISCHIO DIOSSINA, da cui gli organizzatori di questa iniziativa medese hanno evidentemente preso ispirazione.

I Beni Comuni e Legambiente Desio, utilizzano i contenuti del lavoro di INSIEME IN RETE, evitando però di creare i presupposti perché il fronte di chi non vuole Pedemontana rimanga unito e si ampli, prediligendo una strategia d’egemonia che divide e indebolisce  il fronte critico a Pedemontana.

Questa volontà di un ruolo egemone e escludente è la conseguenza di una scelta rispetto alla quale Insieme in Rete intende prendere una chiara distanza.
Nell’affrontare le devastazioni e le criticità della futura autostrada, abbiamo attuato un metodo di approfondimento tecnico per poter mettere a fuoco le contraddizioni e le imposizioni di chi, nelle istituzioni e nella società Pedemontana e in CAL, nega l’esistenza di qualsiasi problema.
Riteniamo di aver così guadagnato una credibilità che abbiamo messo in gioco anche nei nostri incontri con APL (la società della Pedemontana) e con Regione, Provincia e Comuni. Questa scelta ha portato a modifiche, anche se non sufficienti, del progetto Pedemontana, su questa e altre tratte.

I dati sulle concentrazioni di TCDD (Diossina di Seveso), che Insieme in Rete ha raccolto analizzato e valutato producendo documenti e momenti pubblici di informazione e denuncia, trovano ora soggetti pronti ad assumersene disinvoltamente i meriti di diffusione e interpretazione. Verrebbe quindi voglia di dire: meno male, pensavamo di essere soli, noi, i CIVES e pochi altri, ad occuparci del problema, anche se con strategie differenti.

Gianni Del Pero
Insieme in Rete non ha  “copyright” su quanto fatto e opera per dare un’ampia e diffusa informazione rilevabile dai nostri siti. L’informazione però deve essere corretta e qui è doveroso puntualizzare che i promotori di “Exit usciamone vivi” fanno confusione tra contaminazione dei terreni e impatto sulla salute di Pedemontana. Purtroppo sappiamo da tempo che varie porzioni dei nostri comuni hanno livelli di diossina superiori alla norma di legge. Tuttavia, come dichiara il geologo Gianni Del Pero, “Il problema diossina per il momento è confinato. La diossina è una molecola pesante e non idrosolubile e resta ‘bloccata’ nel sottosuolo. Su questo territorio, dove le analisi di ARPA hanno confermato la presenza di diossina, possiamo continuare a vivere senza subire ulteriori conseguenze se decidiamo di non riportare la diossina in superficie,  scavando nelle zone contaminate. Il pericolo è legato agli scavi di Pedemontana che, se realizzata anche nel nostro territorio, movimenteranno terreni contaminati, con tutte le problematiche che ne conseguono”.

La prassi legata al mancato confronto sull’assemblea di Meda del 16/03 ci è estranea  come metodo e  non ci resta che prendere atto che con questo comportamento il Circolo Legambiente di Desio si è messo fuori dalla RETE.

INSIEME IN RETE continua però il suo lavoro: ha individuato una nuova portavoce in Gemma Beretta che ha preso il posto lasciato da Paolo Conte, dimissionario, e continuerà a occuparsi di Pedemontana e di tutte le altre partite che riguardano la tutela ambientale del territorio, sempre disponibili al confronto e al lavoro comune con chi lo vuole veramente.

Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile

Festa di primavera con il WWF Lecco


Non si ferma l’attività del WWF Lecco: dopo il corso di biospeleologia dello scorso febbraio e il corso di fotografia naturalistica avviato in queste settimane con il fotografo Alberto Nardi, che ha fatto registrare il tutto esaurito di iscrizioni, l’associazione ambientalista propone per il quinto anno consecutivo l’ormai tradizionale appuntamento con la “Festa di Primavera”, con un tavolo propagandistico e di presentazione delle attività dell'Associazione che sarà presente in piazza XX settembre a Lecco, nella giornata di domenica 24 marzo.

Per sostenere le attività del WWF lecchese sarà anche possibile, a fronte di una piccola offerta, ricevere una pianta di erbe aromatiche, per rendere un po' più verde la nostra primavera. Sul tavolo del WWF ci saranno rosmarino e lavanda, salvia e timo, mentuccia e finocchietto selvatico...

A quanti ritireranno una piantina verrà anche donato un sacchetto di compost, prodotto nell'impianto di compostaggio Annone Brianza, per ricordare ancora una volta ai lecchesi l'importanza di una corretta raccolta differenziata dei rifiuti.

Due le novità di quest’anno: innanzi tutto la scelta di proporre piante di un vivaista locale che si concentra nella produzione di piante aromatiche e succulente seguendo le regole del agricoltura biologica, e poi la collaborazione con Michael Wolfger, austriaco trapiantato nel lecchese, diplomato Mastro Giardiniere.

Michael ha già collaborato negli scorsi anni con il WWF Lecco nella proposta di corsi sui muri a secco, mentre in questa occasione metterà a disposizione dei lecchesi la sua esperienza professionale per suggerimenti e consigli sulla creazione dell’angolo delle aromatiche, sulla corretta piantumazione e cura...

Michael nella sua attività è molto attento nel preferire un uso responsabile delle materie prime, meglio se a kilometro zero, abbinato a piante e tecnologie biologiche. La sua presenza al tavolo del WWF  Lecco è una grande opportunità per imparare qualche “trucco del mestiere” e per pensare a un giardino o a un piccolo spazio verde sul nostro terrazzo che sia nel contempo creativo, ecologicamente sensato e integrante di piante aromatiche e piante perenni da fiore...

Sul tavolo del WWF saranno poi anche disponibili le tradizionali batbox per favorire la nidificazione di pipistrelli.

Sarà anche l’occasione per scoprire le tante attività in programma per i prossimi mesi: corsi di GPS e di nordic walking, monitoraggio dei torrenti e progetto BugBox sul Monte Barro, migrazione nuziale dei rospi e ricerca della Salamandra nera...

Appuntamento per domenica 24 marzo nei pressi della Torre Viscontea, in piazza XX settembre a Lecco. In caso di maltempo l’iniziativa sarà posticipata al weekend 6-7 aprile.

Info: wwf.lecco.it - sezione@wwf.lecco.it

Il Comitato Beni Comuni MB: "Fermiamo il bluff della casta dell'acqua!"

Comunicato stampa

MENTRE L'ATO DI MONZA E BRIANZA CONTINUA NEL SUO SCHEMA ILLEGITTIMO E OTTUSO IL CAP PROSEGUE INESORABILE NEL FONDERE LE PATRIMONIALI PER COSTRUIRE UN AFFIDAMENTO LEGITTIMO DEL SII.

Se ci fosse bisogno di ulteriori esami per poter affermare che il percorso scelto dalla provincia di Monza e Brianza e dall’Ato è fallimentare, l’assemblea degli azionisti di Ianomi spa ha fornito la prova finale del bluff che la casta dell’acqua brianzola ha finora propinato, capovolgendo le più elementari norme giuridiche in materia di affidamento in house, oltre che di buon senso, al fine di inventare  Brianzacque società affidataria del servizio idrico.

Non ci resta che complimentarci con l’assessore preposto, con il CdA dell’ato di MB, con i CdA delle patrimoniali di MB con la Conferenza dei Sindaci che fino a questo momento si sono resi protagonisti e sostenitori di questo bluff messo in atto dalla casta dell’acqua.

Con l’assemblea di Ianomi, tenutasi lunedì 11 marzo, è definitivamente tramontata l’ipotesi di creare il gestore unico brianzolo; questo grazie alle raffazzonate teorie degli strateghi dell’ATO e a tutte le proposte che continuamente vengono avanzate dei maghi che purtroppo gestiscono indisturbati le aziende idriche brianzole.

Pertanto, crediamo che tutti i sostenitori diretti e indiretti dell’Ato di Monza e Brianza, dovrebbero vergognarsi di questa situazione, da loro creata, e andarsene a casa per non combinare ulteriori guai e dispendi di risorse finanziarie.

Chiederemo alla Corte dei conti di intervenire e far pagare i danni a coloro che li hanno prodotti.

Leggetevi il seguito sotto riportato e convocate urgentemente la conferenza dei sindaci per intraprendere un nuovo percorso.

APPROVATA LA FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI IANOMI IN CAP HOLDING

Lunedì 11 marzo, presso gli uffici dell’area depuratore di Pero, l’assemblea degli azionisti di I.A.No.Mi. SpA, per deliberare in merito alla fusione per incorporazione delle società idriche della provincia di Milano in CAP Holding SpA. Dopo l’introduzione del presidente Roberto Colombo e il dibattito, in cui sono intervenuti anche Fabrizio Sala, vice presidente della provincia di Monza e Brianza e il presidente di CAP Holding Alessandro Ramazzotti, i soci hanno votato a larga maggioranza il “progetto di fusione per incorporazione in CAP Holding SpA di I.A.No.Mi. SpA, TAM SpA e TASM SpA”, illustrato dal notaio dott.ssa Anna Ferrelli.

Oggetto: assemblea  Ianomi
Capitale presente: 82,541% (quorum minimo 33%+1 azione)
Voti favorevoli: 69,363% (quorum necessario: 33%+1 azione)
Voti contrari: 6,993% (Varedo, Bovisio, Provincia di MB)
Astenuti: 6,185% (Barlassina, Cesano Maderno, Lentate sul Seveso.

Assenti:
CABIATE - CASTELLANZA - CERIANO LAGHETTO - COGLIATE - LAZZATE - MEDA - MISINTO (era assente anche il comune di Misinto dove Sala fa il vice sindaco) - PADERNO DUGNANO - PERO - PREGNANA MILANESE - SEVESO - VANZAGO.

Presenti:
PROVINCIA MILANO - PROVINCIA MONZA BRIANZA - ARESE - BARANZATE - BARLASSINA - BOLLATE - BOVISIO MASCIAGO - BRESSO - CANEGRATE - CERRO MAGGIORE - CESANO MADERNO -CESATE - CINISELLO BALSAMO - CORMANO - CUSANO MILANINO - GARBAGNATE MILANESE - LAINATE - LEGNANO - LENTATE S/SEVESO - LIMBIATE - NERVIANO - NOVATE MILANESE - PARABIAGO - POGLIANO MILANESE - RHO - SAN GIORGIO S/LEGNANO - SAN VITTORE OLONA - SENAGO - SOLARO - VAREDO

INTERPELLANZE NEI CONSIGLI COMUNALI PER IMPEDIRE IL PERCORSO ILLEGITTIMO SCELTO DALLA CASTA DELL’AQUA BRIANZOLA

- il 17 ottobre 2012 l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato si era convocata in adunanza e, dopo aver analizzato la delibera di giunta provinciale n. 85/2011, la nota del 1° dicembre 2011, protocollo 57506/98/2011/275 dell’Ufficio d’Ambito Territoriale Omogeneo, il relativo schema di convenzione, e il parere vincolante della Conferenza dei comuni reso in data 22.12.2011, si era espressa in questi termini: “l’affidamento in house a Brianzacque è avvenuto in assenza dei necessari requisiti per tale forma di affidamento”, “questi ultimi, infatti, devono logicamente essere integrati dalla società a ciò individuata, al momento stesso in cui le viene conferito l’affidamento del servizio senza che il possesso integrale degli stessi possa essere rimandato ad un momento successivo nel tempo.”, che significa: l’affidamento a Brianzacque è illegittimo e non potrà mai essere regolarizzato;
- il 27 dicembre 2012, la Conferenza dei Comuni della Provincia di Monza e Brianza, di cui il, Sindaco Scanagatti, è Presidente, con parere vincolante, ha prorogato fino al 30 giugno 2013 l’affidamento a Brianzacque, ribadendo l’indirizzo agli Enti locali affinché dispongano alle società patrimoniali che detengono le quote di Brianzacque di recederle ai Comuni;
- tale parere vincolante non è mai stato ufficialmente pubblicato;
- tale parere vincolante, avendo natura di atto endoprocedimentale, avrebbe dovuto essere seguito - a chiusura dell’iter amministrativo - da un provvedimento finale del quale non è dato conoscerne l’esistenza;
- conseguentemente, allo stato, Brianzacque opererebbe come gestore unico del servizio idrico brianzolo senza averne valido titolo.
Preso atto che:
- con nota del 12 febbraio 2013 l’AGCM, venuta a conoscenza della proroga dell’affidamento avvenuta a favore di Brianzacque, ha comunicato di aver riaperto una pratica per verificare l’applicabilità delle disposizioni di cui alla L. n. 287/1990, ovvero la possibilità di procedere, tramite l'Avvocatura dello Stato, alla presentazione del ricorso avverso i provvedimenti adottati dalla Provincia di Monza e Brianza;
- tale situazione di incertezza, dovuta all’evidente stato di illegittimità nel quale si sta operando la riorganizzazione del Servizio Idrico, crea un grave ed evidente vulnus al patrimonio di tutte le aziende operanti nel settore, tra le quali ALSI, di cui il Comune di Monza è socio di maggioranza.
Chiede alla Giunta di riferire al Consiglio comunale se:
- è a conoscenza di qualche provvedimento del CdA dell’ATO che attribuisca a Brianzacque l’affidamento del Servizio idrico integrato, in proroga fino al 30 giugno 2013;
- è a conoscenza di qualche comunicazione del CdA dell’ATO che dia indicazioni concrete su come procedere alle varie operazioni di riassetto del Servizio idrico;
- quali provvedimenti intenda adottare per ostacolare il processo di depauperamento delle società del servizio idrico e, in particolare, della società ALSI SpA.


Comitato beni Comuni di Monza Brianza