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lunedì 18 marzo 2013

Pedemontana: "Insieme in rete" informa


I gruppi aderenti a INSIEME IN RETE, hanno fatto e stanno facendo la loro parte anche per stimolare e sensibilizzare il livello istituzionale sulla Pedemontana e il rischio Diossina (TCDD).

Per questo, abbiamo segnalato al Consigliere Provinciale del PD Elio Ghioni, (con cui, nel rispetto delle autonomie reciproche, da qualche tempo interloquiamo) l'attuale ambigua situazione sull’iter progettuale e sull’adempimento delle PRESCRIZIONI del CIPE riguardo alla realizzazione dell’opera autostradale, che, ribadiamo, continuiamo a considerare inutile e d’impatto negativo per il territorio.
Le nostre segnalazioni e richieste sono state oggetto, (insieme con altre domande) di un’Interrogazione in Consiglio Provinciale e di alcune richieste di delucidazioni avanzate in IV Commissione Provinciale da parte del Cons. Ghioni.
All'interrogazione ha risposto l'Assessore alle Opere Pubbliche - Viabilità e Trasporti - Mobilità Sostenibile Francesco Giordano.

L'interrogazione e le risposte dell'Assessore Giordano sono state riprese in modo sommario in un articolo de Il Giorno in data 10/03/012.

Vi proponiamo il testo dell'interrogazione, l'articolo de Il Giorno e i punti salienti della risposta dell'Assessore.

INTERROGAZIONE PRESENTATA IN IV COMMISSIONE - 5/3/2013

1.    a che punto si trova l’iter progettuale di Pedemontana nel tratto “B2”. Dopo l’apertura dei cantieri per le tangenziali di Varese e Como, sembra che manchino le risorse per la prosecuzione dei lavori. Il notevole ritardo della cantierizzazione dell’opera rende praticamente impossibile la sua realizzazione per EXPO2015.

2.    Si chiede se in questi giorni è stato convocato il Collegio di Vigilanza e, qualora fosse già avvenuto, quali sono le decisioni prese.

3.    il rischio è che i lavori subiscano un arresto dopo aver completato il tratto ad ovest e che tutto il traffico graviti poi sulla SP35 verso Milano, un tratto già ora collassato.

4.    se, per sopperire temporaneamente alla mancanza di fondi, si decidesse di dirottare 1,2 Md di contributo pubblico destinato all’intera opera per il completamento del tratto ad ovest, si ha quasi la certezza che la realizzazione del tratto “B2” sarà rimandato a chissà quando.

5.    rilievi di ARPA del 2008 evidenziavano forti concentrazioni di diossina, quindi oltre i limiti di legge, anche nelle zone “B” ed “R” dove sono previsti gli svincoli e le strade di viabilità accessoria. È necessario quindi investire l’ARPA per eseguire nuovi rilevamenti approfonditi in tutta l’area interessata. È chiaro che le eventuali bonifiche devono essere a carico di Pedemontana.

6.    chiediamo che venga data esauriente risposta alla lettera sottoscritta dai Sindaci dei Comuni di Barlassina, Cesano Maderno, Lentate sul Seveso, Meda e Seveso recentemente inviata a Pedemontana ed a tutti gli enti interessati.

7.    è scandaloso che, nonostante ripetute richieste, nessuno dei responsabili si sia degnato di presentarsi in Consiglio provinciale per chiarire la situazione e che le informazioni su quanto sta accadendo vengano apprese dalla stampa.

Gruppo consiliare del Partito Democratico

INTERROGAZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE ELIO GHIONI - 7/3/2013

Alla c.a.  dell’Assessore Francesco Giordano e del Presidente del Consiglio Angelo De Biasio

Abbiamo avuto la conferma in questi giorni delle gravi difficoltà economiche in cui versa Pedemontana: mancano i fondi per proseguire l’opera. Non sono ancora stati incassati i cento milioni previsti per l’aumento di capitale e non ci sono nemmeno le garanzie che venga rinnovato dalle banche il prestito ponte di 200 M€.

Probabilmente il Piano Economico Finanziario non è convincente. A questo proposito voglio ricordare i vari interventi in questo Consiglio dell’allora capogruppo del PD Gigi Ponti e dell’attuale capogruppo Domenico Guerriero quando mettevano in dubbio la validità del PEF evidenziando varie criticità sempre decisamente negate dai responsabili di Pedemontana. A conferma di quanto detto, non sarà un caso che mancano i fondi privati.

L’Assessore Giordano parla di chiacchiericci. Assessore, non siamo al Bar Sport! Stiamo parlando di un’infrastruttura in gestazione da una trentina d’anni, che violenterà il territorio della Brianza. Non si può sbagliare e rischiare che, come molte altre opere pubbliche, proceda a spizzichi e bocconi creando enormi incrementi di costi e rendendo ancora più problematico il problema del traffico.

Vorremmo quindi capire se:

·    È stato effettivamente presentato il progetto esecutivo della tratta “B2” e “C” il tratto cioè da Lentate S.S. ad Usmate Velate. In caso affermativo, quali saranno i passi successivi, cioè se verrà illustrato e discusso con le Amministrazioni interessate.
·    Sono stati eseguiti i carotaggi nella zona del Bosco delle Querce e quindi vorremmo conoscerne l’esito. Se non fossero ancora stati eseguiti, qual’ è il programma.
·    La Green Way è stata completamente definita e come sono stati gestiti i 60 M€ delle compensazioni.

Qualcuno addirittura insinua che, del faraonico progetto, potrebbero essere realizzate solo le tangenziali di Como e Varese. Preoccupante la reazione dell’Assessore in quanto, anziché escludere decisamente questa eventualità, prospetta un “piano B” e cioè la riqualificazione della Milano-Meda nel tratto “B2”.

Anche nel caso in cui si risolvessero i problemi finanziari, l’inizio dei lavori non potrebbe essere che nel 2014 creando così, come più volte segnalato, un enorme ingorgo in occasione dell’EXPO se consideriamo che saranno in corso anche i lavori per le realizzazioni di TEEM, Brebemi e Metrotramvia Milano-Seregno.

ARTICOLO DE "IL GIORNO" - 10 MARZO 2013



RISPOSTA DELL'ASSESSORE GIORDANO - NOSTRA TRASCRIZIONE

Delle risposte dell'Assessore Giordano, vi riportiamo alcuni punti salienti.

Rispetto alle difficoltà economiche e di finanziamento, l'Assessore afferma che, sinora, è il solo CAPITALE PUBBLICO (circa 1,5 miliardi di euro) a finanziare i cantieri già aperti e solo una piccola quota, al momento, dall'azionariato.
Poi entra nel merito della composizione dei soci di APL che " è controllata per il 68% Serravalle, dopo c’è un 20% di una società che di fatto sono le banche, che è Banca Intesa, poi un’altra piccola percentuale di BIIS (fra banche, infrastrutture ecc.) ma che si è fuso all’interno di Banca Intesa e quindi di fatto sta dentro lo stesso gruppo, e dopo c’è un 1% che sono delle cooperative. Le cooperative suppongo che siano cooperative emiliane, che sono le uniche che abbiano risorse economiche in questo momento".

Rispetto all'operazione di vendita delle azioni di Serravalle, si ammette una situazione di incertezza:
"un’incertezza esiste ma è solo temporale nel senso che è riconosciuto da tutti che potrebbe anche andare deserta la prima gara ma è evidente che molti imprenditori, alcuni gruppi, insomma i soliti che vengono indicati (Benetton, Gavi..), sono molto interessati al business delle autostrade e quindi si dovrebbe comunque concludersi positivamente la gara su Serravalle. Però potrebbe anche non chiudersi nella scadenza del 7 luglio potrebbe essere anche nella fase successiva per un evidente meccanismo di massimizzazione del profitto da parte dei privati che sono interessati alle quote di Serravalle. Quindi qual è la parte di incertezza? La parte di incertezza forte rimane quella legata alle Banche perché le Banche rispetto agli impegni che sono stati presi con APL e CAL sono molto prudenti in questa fase. In questa fase sono prudenti perché sono cambiate sostanzialmente le condizioni di mercato del debito: sono aumentati gli interessi rispetto al passato".

C'è anche una valutazione rispetto alla prevista riduzione dei volumi di traffico sulla futura autostrada, il che significa riduzione di introiti economici: " c’è un altro elemento che nel project crea qualche preoccupazione legato alla diminuzione dei traffici di veicoli sulle arterie importanti, (la diminuzione - ndr-) è stimata tra uno 0 e 20% su base nazionale e quindi si ritiene che all’interno di questa forbice ci starebbe anche una riduzione del veicolo presunto e stimato di APL. Questo ovviamente comporta una rivisitazione del piano economico e finanziario perché i ricavi si abbasserebbero e gli oneri passivi si alzerebbero e quindi l’equilibrio rimane da verificare."

Nonostante queste incertezze ammesse, per APL e CAL, " essendoci una serie di vincoli contrattuali risulta altamente improbabile l’ipotesi di realizzazione parziale di Pedemontana. Altamente improbabile perché le società ritengono che i danni che deriverebbero dalle penali da pagare nei confronti di Strabag sarebbero certamente elevate e nessuno dei soggetti che ha sottoscritto l’accordo si prenderà la responsabilità di non realizzare l’opera sia parzialmente che integralmente.
Integralmente ormai le tangenziali è certo che si finiranno perché sono già a buon punto. Quindi ci sono due elementi da questo punto di vista, per essere chiari: da una parte c’è una posizione ufficiale di Serravalle soprattutto, che è la controllante di APL, che esclude l’ipotesi di realizzare solo parzialmente l’opera, dall’altra ci sono altri soggetti che invece sono più prudenti e cauti tant’è che alcuni hanno anche ipotizzato la realizzazione dell’opera a fasi, l’hanno chiamata “fasificazione”: la prima fase e la seconda fase. La prima fase dovrebbe essere il primo lotto che sono le due tangenziali A e B1, la seconda fase la B2, la C e la D. Facendo anche un ragionamento economico e finanziario su questo meccanismo temporale differenziato tra la prima e la seconda fase, dopo la realizzazione e completamento delle prima fase e quindi fino alla B1, che vuol dire Cermenate, entrerebbe in funzione questa prima parte dell’autostrada e con i ricavi si finanzierebbe già la seconda parte"

L'Ass. Giordano, aggiunge poi di aver chiesto uno studio del traffico sui comuni della tratta B2 per verificare l'impatto veicolare su questo territorio, qualora l'opera autostradale  "dovesse essere completata solo fino a Lentate o Cermenate" e che APL e CAL " ci daranno delle risposte anche su questo approfondimento".

Ma ora veniamo ad altri punti importanti: IL PROGETTO ESECUTIVO.

L'Assessore dichiara che "è stato consegnato pochi giorni fa il progetto esecutivo non solo della B2 e della C ma anche della D."
Questo PROGETTO ESECUTIVO è in fase di validazione da parte di una società " la Conteco di Milano" e le tempistiche sono di 30 giorni di tempo per la validazione e di 30 giorni per la sua approvazione.

Le Prescrizioni del CIPE per la tratta B2
Un capitolo importante riguarda le ANALISI AMBIENTALI supplementari nei Comuni della tratta B2 che furono interessati dal disastro ambientale dell'ICMESA e dalla CONTAMINAZIONE da  DIOSSINA (TCDD). Questo supplemento d'indagine è RICHIESTO e PREVISTO dalla PRESCRIZIONE DEL CIPE n°3 ed è DETERMINANTE ai fini dell'opera autostradale.

Afferma l'Assessore Giordano: "Sono stati eseguiti i carotaggi in zona? Certamente sì, sono stati eseguiti i carotaggi nel bosco delle Querce ....... ci sono anche ulteriori indagini che sono state fatte e queste sono su informazioni telefoniche che abbiamo ricevuto. Abbiamo chiamato APL perché non avevamo più avuto notizie e anche perché le ulteriori indagini sono state utili al progetto esecutivo. In fase della progettazione esecutiva la Strabag ha richiesto degli ulteriori carotaggi. Tuttavia è inutile dire che non abbiamo avuto la possibilità di verificare gli esiti di questi carotaggi. Io non ho l’impressione di una posizione omertosa ma credo che per una questione di procedure interne loro siano piuttosto rigidi e quindi gli esiti dei carotaggi ce li daranno dopo insieme al progetto esecutivo. Noi abbiamo chiesto di vedere anche il progetto esecutivo e anche lì facciamo fatica ad avere anche il progetto esecutivo che è l’altra parte importante. Ma il progetto esecutivo e il risultato dell’analisi del Bosco delle Querce dovremmo averli insieme, in questo momento non ce li hanno forniti e probabilmente non hanno ancora avuto neanche le risposte delle analisi" .
Su questo delicato aspetto, che INSIEME IN RETE sta attentamente seguendo, ricordiamo che la Prescrizione CIPE n°3 è molto restrittiva (per fortuna) e che, in base a nostre informazioni, non ci risulta che l'ARPA sia stata, al momento, coinvolta nel contradditorio tecnico relativo alla validazione delle analisi ambientali in oggetto. Vorremmo altresì evidenziare l'utilità che la campagna di rilevamenti sia estesa anche alle porzioni del Comune di DESIO, interessate dal tracciato dell'autostrada, considerato che anche a Desio furono mappate e definite le zone B e R (di rispetto), contaminate da TCDD.

L'Assessore Giordano risponde anche in merito al progetto della GREENWAY e afferma:
"Il progetto della Greenway dovrebbe essere presentato anche questo entro la fine di marzo. Quindi nel momento in cui il progetto sarà presentato all’interno del collegio di vigilanza dopo sarà mia cura trasferire o all’interno della commissione o in altra sede i contenuti del progetto."
Sulla suddivisione dei famosi 60 Milioni di euro fra i Comuni della tratta B2 (come da Prescrizione CIPE n° 51, quota economica che verrà utilizzata principalmente per opere di viabilità locale: " Non ci sono novità perché la somma è legata alla definizione degli aspetti economici e finanziari e ne abbiamo discusso anche coi comuni e insieme abbiamo fatto la richiesta ma APL ci ha detto che in questo momento loro non sono in grado di liberare sessanta milioni di euro dalle risorse che hanno nella loro disponibilità. Questo è un problema perché tutte le opere di compensazione e di ottimizzazione noi abbiamo richiesto più volte di farle prima. Sono propedeutiche ma sono anche una garanzia per il territorio, perché prima facciamo le opere di compensazione e dopo facciamo il completamento della B2."

Documento elaborato da INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE

Per scaricare il documento in formato pdf cliccare qui.

1 commento:

  1. Aggiornamento: segnaliamo che in consiglio provinciale è stata presentata una nuova interrogazione reperibile cliccando qui

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