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domenica 21 aprile 2013

Che fine ha fatto la casa dell'acqua a Seregno?

Casa dell'acqua - Viganò Brianza

La vicenda della casa dell'acqua a Seregno è abbastanza vecchia. Risale infatti al 2008 una interpellanza della consigliera Giuseppina Minotti che, facendo propria una proposta di Adiconsum Brianza, chiedeva all'amministrazione comunale  se non avesse intenzione di installare anche a Seregno una casa dell'acqua.

L'allora assessore alle politiche ambientali Alioli rispondeva che aveva "attivato già da alcuni mesi un percorso con Brianza Acque e Università di Pavia”.

Da allora un lungo silenzio fin quando, nell'aprile 2012, il Comune di Seregno chiede all'ATO MB di partecipare alla selezione per la realizzazione delle case dell'acqua dei Comuni della Provincia di MB (leggi qui).

Nel giugno 2012, su questo blog appare un intervento di Christian Brambilla, nostro lettore e collaboratore,  che chiede lumi sulla vicenda. L'assessore Sambruni risponde prontamente (leggi qui) dichiarando che "la casetta dell'acqua non è caduta nel dimenticatoio" e anzi ne conferma, a breve, la realizzazione.

Nel settembre 2012, in seguito alla pubblicazione sul sito di Brianzacque di un bando di gara sull'affidamento in concessione della fornitura e gestione di case dell’acqua,  il Comitato Beni Comuni MB prende una  posizione critica sull'affare delle case dell'acqua in Brianza (leggi qui).

La consigliera Giuseppina Minotti propone quindi una nuova interpellanza (leggi qui) dal titolo emblematico: "Casa dell'acqua: pubblica o privatizzata?", chiedendo quali siano le intenzioni dell'amministrazione seregnese al riguardo.

Anche se l'interpellanza risulta a tutt'oggi inevasa siamo in grado di aggiornare i nostri lettori sulla vicenda.

Il giorno 6 febbraio 2013 l'ATO MB scrive ai sindaci vincitori del bando (tra cui quello di Seregno) informandoli che in seguito al bando promosso dall'ATO MB "da un'analisi effettuata da BA (Brianzacque) emerge che tale progetto richiede l'impegno di ingenti risorse finanziarie per ciò che concerne la gestione delle casette. BA quindi propone di appaltare la realizzazione e la gestione delle stesse ad un soggetto privato per un totale di 6 anni con restituzione successiva del bene. Il soggetto privato scelto mediante gara avrà il compito di costruire 13 casette dell'acqua, una per ogni comune che aveva partecipato al suddetto bando e di gestirle completamente."



Tale procedura, evidentemente, risulta dubbia anche all'ATO che, nella stessa e-mail, afferma: "Tuttavia affidare ad un soggetto privato la costruzione e la gestione delle casette potrebbe provocare critiche e contestazioni da parte dei comitati per l'acqua pubblica" ed invita i sindaci a "mostrarmi eventuali osservazioni sul percorso."

Prontamente arriva la risposta del Comune di Seregno: "Non condividiamo ... la vostra proposta di affidare la realizzazione e la gestione della casa dell'acqua ad una ditta privata che introiterebbe i proventi della vendita dell'acqua per sei anni e che al termine della concessione potrebbe smantellare il manufatto, dopo che lo stesso è stato ampiamente pagato dai cittadini con l'acquisto dell'acqua." L'assessore Sambruni, firmatario della lettera, prosegue invitando l'ATO a "rivedere la proposta affinché la gestione delle case dell'acqua che verranno installate nei diversi comuni siano gestiti direttamente da una società pubblica e non da una società privata. In caso contrario l'Amministrazione si riserva la facoltà di rinunciare al Vostro contributo e di procedere autonomamente alla realizzazione della casa dell'acqua."

A questa lettera, datata 15 febbraio 2013, fanno seguito ulteriori 2 solleciti (15 e 26 marzo 2013) del Comune di Seregno per invitare l'ATO a dare una risposta, sinora non pervenuta, in modo da poter anche evadere l'interpellanza della consigliera Minotti.

4 commenti:

  1. CHI E' IL SOGGETO PREPOSTO A FINANZIARE E INVESTIRE PER REALIZZARE LE CASE DELL'ACQUA IN BRIANZA?

    Le Case dell’Acqua rappresentano il progetto che consente al cittadino di approvvigionarsi direttamente di acqua dell’acquedotto e, nello stesso tempo, riduce i consumi di plastica.
    Trattandosi di investimento connesso, ovviamente, al servizio di acquedotto, gli investimenti relativi alle Case dell’Acqua risultano di competenza del gestore del servizio idrico, ovvero del soggetto al quale, a norma dell’art. 150 del codice dell’Ambiente, viene affidato il servizio idrico integrato.
    In Italia, infatti, a partire dall’entrata in vigore della Legge Galli (L. n. 36/1994), è stato introdotto il principio della copertura completa dei costi e degli investimenti tramite tariffa; quest’ultima, riscossa dal gestore, viene quindi utilizzata per realizzare tutti gli investimenti del servizio idrico.
    Attualmente in Brianza, il gestore unico del servizio è stato individuato nella società Brianzacque che, pertanto, dovrebbe farsi carico degli investimenti relativi alle case dell’Acqua, secondo il provvedimento di affidamento del SII da parte dell’Ato di MB, per altro ritenuto illegittimo da parte dell’AGCM.
    Brianzacque incassa direttamente tutta la tariffa, spogliando le patrimoniali del ruolo di gestori e quindi di soggetti preposti alla programmazione degli investimenti, compreso le case dell’acqua.
    Per tanto, Brianzacque e tutti i gestori d’Italia devono accantonare obbligatoriamente il 42% della tariffa incassata da parte dei cittadini e investirli.
    Le inadempienze di Brianzacque e dell’Ato sono macroscopiche, vergognose, e inaccettabili, come sono inaccettabili i soliti valzer che tendono al palleggio delle responsabilità.
    Il tentativo maldestro di Brianzacque di privatizzare le case dell’acqua è miseramente fallito, grazie alle nostre pronte e legittime denunce e questo ennesimo episodio sulle case dell’Acqua dimostra che Brianzacque non è affidabile.
    Abbiamo il fondato sospetto che l’atteggiamento dilatorio, volto a ritardare la programmazione e la costruzione delle case dell’acqua, sia dettato dal fatto che il progetto milionario di privatizzazione delle case dell’Acqua, non sia mai stato abbandonato da parte della casta dell’Acqua e quindi il tentativo di ritardare faccia parte di una strategia ben studiata al fine di riproporre quel piano in spregio all’Acqua pubblica.
    Costoro devono investire quanto previsto per legge e, che non ci si venga a raccontare favole, di altri e improbabili investimenti,(che ci dimostrino dove finiscono i soldi provenienti dalla tariffa).
    Chiediamo a tutti i sindaci della Brianza di farsi promotori di iniziative volte a pretendere la programmazione di investimenti per la costruzione delle case dell’Acqua: è un atto dovuto da parte di chi incassa la tariffa idrica.
    Biagio Catena Cardillo
    Referente Comitato beni comuni di MB Monza 21 aprile 2013

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  2. ottimo articolo, che offre un'ottima panoramica della questione. Speriamo che oltre a Seregno (capitanato dall'Ass. Sambruni), anche altri comuni brianzoli premano su Brianza Acque e sull'insensata proposta di affidare ad un privato la gestione di un bene pubblico.

    E' incredibile che ci vogliano anni ed anni prima di costruire un qualcosa che in altre zone di Lombardia è realtà da molto tempo.

    Si potrebbe davvero realizzare un bel progetto Brianzolo, ma vedo che invece gli interessi poco chiari di pochi prendono anche in Brianza il sopravvento.

    Christian Brambilla

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  3. Trovo Davvero INCREDIBILE E PAZZESCO si scrivano e si polemizzi così su questo servizio.

    Specialmente chi è intervenuto, dalla consigliera ( che grandi consigli che dà!!) e dalla vostra collaboratrice.
    E' chiaro che sono totalmente a digiuno del discorso Casette Dell'Acqua.


    una casa dell'acqua, oltre ai costi di acquisto e posa, ha i grandi costi di :

    1. costi consumo acqua;
    LA BOLLETTA DELL'ACQUA

    2. costi consumo energia elettrica;
    LA BOLLETTA DELL'ELETTRICITA', NON E' POCA

    3. stoccaggio bombole CO2;
    UN COMUNE NON HA LA POSSIBILITA'

    4. servizio riempimento CO2;
    DIPENDENTI DA UN FORNITORE, CHE NON POTRA' MAI FARE UN PREZZO RISERVATO COME PER LE AZIENDE CHE HANNO PIU' DI 100 CASETTE

    5. sistemi videosorveglianza Interna ed Esterna, allarme;
    E' IMPORTANTE TUTELARE LA CASETTA PER TUTELARE I CITTADINI, MA CHI PAGA?

    6. pulizia della struttura;
    FONDAMENTALE, E CHI LA FA? IN COMUNE CI SONO OPERATORI SPECIALIZZATI IN MANUTENZIONI DI TIPO SANITARIO/ALIMENTARE?

    7. assistenza per eventuali guasti;
    SE IL COMUNE ACQUISTA e QUINDI TUTTI I CITTADINI, COME E IN CHE TEMPI SI GARANTISCE L'ASSISTENZA TECNICA ALLA MACCHINA? SE HO PAGATO CON LE MIE TASSE ESIGO DI RISOLVERE IL PROLEMA ENTRO 12 ORE, ALTRIMENTI COME USO LA CASETTA PER UN BENE PRIMARIO????

    8. aggiornamenti tecnici;
    CHI SI IPEGNA, CON IL TEMPO, A MANTENRE AGGIORNATA ANCHE TECNICAMENTE LA STRUTTURA? O COME SEMPRE SI VA AL RISPARMIO, PER FARE SCENA E POI DOPO QUALCHE ANNO, AVREMO UN BIDONE DELL'ACQUA?

    9. manutenzione periodica secondo piano di autocontrollo interno;
    QUESTO DA NORMATIVA ASL E' OBBLIGATIORIO, CHI LO FA? CHI FIRMA? CHI SI PRENDE LA RESPONSABILITA' CIVILE E PENALE?

    10. cambio filtri secondo piano di autocontrollo interno;
    QUESTO DA NORMATIVA ASL E' OBBLIGATIORIO, CHI LO FA? CHI FIRMA? CHI SI PRENDE LA RESPONSABILITA' CIVILE E PENALE?

    11. sanitizzazione periodica secondo piano di autocontrollo interno;
    QUESTO DA NORMATIVA ASL E' OBBLIGATIORIO, CHI LO FA? CHI FIRMA? CHI SI PRENDE LA RESPONSABILITA' CIVILE E PENALE?

    12. analisi batteriologiche presso laboratorio certificato, effettuate con cadenza in base al piano di autocontrollo interno;
    QUESTO DA NORMATIVA ASL E' OBBLIGATIORIO, CHI LO FA? CHI FIRMA? CHI SI PRENDE LA RESPONSABILITA' CIVILE E PENALE?

    13. comunicazione alle ASL di avvenuta installazione;

    14. ritiro dell'incasso;
    CHI LO FA?

    15. assicurazione su eventuali danni alla struttura;
    VERRA' FATTA?

    16. obblighi fiscali/amministrativi quali dichiarazione di inizio/modifica attività produttiva (DIAP) per somministrazione di alimenti e bevande a mezzo apparecchi automatici;
    COME RIESCE IL COMUNE A FARE QUESTA ISCRIZIONE?
    E LA RENDE PUBBLICA?

    17. obblighi fiscali/amministrativi come la gestione del libro dei corrispettivi e il relativo versamento dell'IVA sugli introiti;
    QUALE COMUNE PAGA L'IVA SULL'INCASSO?
    ESEMPI?

    18. grafica del punto acqua comprensiva di istruzioni all'uso, stemma del Comune, numero telefono per assistenza tecnica.
    OBBLIGATORIE PER NORMATIVA

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  4. ...continua

    accennati tutti questi oneri, perché il comune deve investire a perdere su questa iniziativa?

    PERCHE' DEVO PAGARE CON E MIE TASSE UN SERVIZIO NON PRIMARIO, VISTO CHE L'ACQUA DEL RUBINETTO DI CASA è IDENTICA A QUELLA DELLA CASETTA DELL'ACQUA?
    PERCHE', SPECIALMENTE IN QUESTI PERIODI DI RISTRETTEZZE, MI OBBLIGATE A VERSARE TASSE PER PAGARE UN SERVIZIO CHE NON TUTTI UTILIZZERANNO, A DISCAPITO DI ALTRI INTERVENTI BEN PIU' IMPORTANTI?

    SE DITE CHE E' COSI' NECESSARIO, VUOL DIRE CHE L'ACQUA DEL RUBINETTO NON E' BUONA?

    PARLATE DI RISPARMIO DELLE PERSONE, MA IL VERO RISPARMIO, PER CHI LO VUOLE VARE, E' L'ACQUA DEL RUBINETTO DI CASA. TRA IL COSTO AL LITRO DELL'ACQUA DELLA CASETTA, ED IL COSTO DI TRASPORTO CHE AVREBBERO LE PERSONE PER ANDARE A PRENDERE L'ACQUA, PERCHE' LA MAGGIOR PARTE CI VA IN MACCHINA!


    Non fraintendetemi, io apprezzo l'iniziativa, ma bisogna essere ben preparati a quello che si vuole fare.

    Ciò che BA ha proposto di trovare una azienda che voglia investire sul territorio, senza che ci sia uno spreco di soldi pubblici, e, secondo regole bene definite, fornisca il servizio nelle modalità e nei costi convenzionati fra azienda e comune, penso che questa sia la strada giusta.

    Non vuol dire privatizzare, ma semplicemente controllare un servizio, che è la cosa più importante.

    CARA BRAMBILLA, SE LEI E' COSI' CERTA, PERCHE' INSIEME ALL CONSIGLIERE, SEMPRE IMPREPARATA, NON RPESENTA UN BUSINESS PLAN DETTAGLIATO E PROFESSIONALE?

    PERCHE' NON CONTRIBUISCE A VERIFICARE E CERTIFICARE CON DOCUMENTI E PROVE DI CIO' CHE SOSTIENE?

    HA UN PIANO DI RIENTRO DELL'INVESTIMENTO BEN PRECISO?

    HA UN PROGETTO CHE IN 10 ANNI SPIEGHI EVENTUALI COSTI?

    HA UNA STIMA DI QUANTO SIA LA LINEA DI BREAKEVEN ?

    SA COSA DEVE FARE IN TUTTI I PUNTI?



    Vede, non è comunque colpa sua, è che il discorso della casa dell'acqua è troppo sottovalutato, ed infatti poi ci si ritrova con un sacco di comuni a continuare a pagare o peggio ancora a non fare nulla su queste strutture così delicate.

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