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venerdì 14 giugno 2013

Due anni dai Referendum: in Lombardia serve una nuova legge regionale per l'acqua pubblica!


Il 13 giugno, in occasione del secondo anniversario dei vittoriosi Referendum per l’acqua pubblica, i Comitati Acqua della Lombardia hanno organizzato un presidio in largo Cairoli a Milano. In mezzo alle bandiere blu con la scritta "il mio voto va rispettato", i Comitati acqua hanno ricordato come, a distanza di due anni, i Referendum restano di fatto inattuali, sia a livello nazionale che regionale.

Ma oggi i Comitati hanno registrato un piccolo risultato positivo: l’Assessore all'Ambiente della Regione Lombardia, Claudia Terzi, durante un confronto radiofonico, ha preso l’impegno ad incontrare al più presto i Comitati per avviare un confronto sulle modifiche all’attuale legge regionale sull'acqua.

Attualmente la Lombardia ha una pessima legge che ha espropriato i Comuni dalle competenze sui servizi idrici, affidandole alle Province, e che ha definito l’acqua un bene di interesse economico nonostante lo Statuto regionale tuteli il "carattere pubblico dell'acqua". 



I Comitati chiedono da tempo una nuova legge quadro che definisca l’acqua un diritto e un bene comune, da gestire direttamente dai comuni, escludendo il ricorso ai privati.

Come detto, l’Assessore Terzi si è detta disponibile a discutere e condividere l’impostazione di una nuova legge, che tenga conto anche delle sentenze Corte Costituzionale che hanno di fatto bocciato l’attuale norma regionale.
Dalla loro parte i Comitati intendono predisporre un testo di legge di iniziativa popolare che, in applicazione dei Referendum, garantisca la gestione totalmente pubblica dell’acqua, da attuarsi tramite l'affidamento ad enti di diritto pubblico, e pertanto fuori dalle regole del mercato. Inoltre, in vista di una possibile revisione delle Province, la nuova legge regionale dovrà ripristinare la potestà dei Comuni ed infine assicurare il finanziamento degli investimenti sulle reti e sugli impianti (acquedotti, fognature e depuratori), che in Lombardia necessitano di urgenti investimenti, anche per evitare le sanzioni, applicate dall’Unione Europea, per inadempimenti alla direttiva sulla depurazione.

Coordinamento Regionale Lombardo dei Comitati Acqua Pubblica


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