Progetto Pedemontana e diossina: Insieme in Rete e i Comuni di Seveso e Desio proseguono la loro azione a tutela del territorio e della salute dei cittadini.
Comunicato stampa congiunto
L’assenza di risposta alla diffida e alla contestuale richiesta di accesso agli atti avanzate da “Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile” e dai Comuni di Seveso e Desio è un fatto di inaudita gravità, di mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni e delle comunità locali.
Essa è ancor più grave per il fatto che la questione in oggetto ha a che fare con la salute dei cittadini e degli stessi lavoratori che saranno impegnati nell’eventuale realizzazione dell’opera.
Chiediamo che venga posto rimedio a questo fatto increscioso, recuperando il tempo perduto e mettendo in atto ogni azione utile e tempestiva per assicurare una risposta ai quesiti che da anni poniamo.
L’assenza di risposte ed il preoccupante silenzio non fanno altro che alimentare i sospetti ed allontanare le possibili soluzioni ad un problema che non può essere affrontato solo dal punto di vista della società concessionaria, ovvero quello di evitare spese impreviste col rischio di squilibrare il già traballante Piano Economico e Finanziario (PEF) dell’opera.
La salute dei cittadini non ha prezzo!
Da Pedemontana e, prim’ancora dalle istituzioni preposte, chiediamo risposte chiare e trasparenti.
Le pallide aperture della Regione e del Ministero all’Ambiente, di cui abbiamo appreso indirettamente e solo attraverso risposte a interrogazioni e ad interpellanze di parlamentari e di consiglieri regionali, devono essere tramutate in fatti ed atti concreti. Si tratta di un fatto positivo che premia la grande pressione del territorio, dei Comuni e delle associazioni ambientaliste che in questi due anni si sono mossi con un fine comune. Pur tuttavia, non ci possiamo considerare soddisfatti.
Così come richiesto da tutti i sindaci, e non solo quelli che hanno firmato la diffida, deve essere convocato al più presto l’Osservatorio ambientale su Pedemontana, riconoscendo finalmente la necessità di ottemperare la prescrizione n. 3 del CIPE.
Ribadiamo che, prima della chiusura del progetto esecutivo delle tratte B2 e C, devono essere eseguite:
- la campagna di rilevamento e di analisi delle diossine, in contradditorio con Arpa;
- la caratterizzazione del terreno con la predisposizione dell’eventuale e conseguente piano di bonifica.
Quello che si sta paventando è la costruzione di un’opera “spezzatino”. Sono state avviate alcune tratte (la tratta A e, recentemente, la tratta B1), generando notevoli problemi ai comuni dei segmenti successivi, col rischio che, di fronte all’assenza di risorse, rimanga un cantiere perennemente aperto con gravi danni al territorio, sia dal punto di vista ambientale che sociale ed economico.
Rifiutiamo questa ipotesi, alziamo la voce e a chiediamo chiarimenti e risposte nel merito.
Per ciò che ci riguarda, se dovesse permanere la situazione di negazione delle informazioni e di mancato coinvolgimento delle istituzioni e dei cittadini che, da sempre, hanno avuto e dimostrato grande senso di responsabilità, verranno intraprese le necessarie azioni sia sul piano politico che su quello legale.
Contatti:
Città di Desio: ufficiostampa@comune.desio.mb.it
Comune di Seveso: urp@comune.seveso.mb.it
Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile: inforete@alternativaverde.it
Rassegna stampa:
- Corriere della Sera: Incubo diossina, 37 anni dopo "No al cantiere Pedemontana"
- Il Giorno: Il progetto "spezzatino" è pericoloso. Vogliamo risposte oppure sarà rivolta.
- Qui Brianza: Pedemontana: Seveso, Desio e i comitati pronti all'azione legale.
- Infonodo: I segreti della diossina. Ancora nessuna risposta da Pedemontana sulle informazioni chieste dai sindaci
Nessun commento:
Posta un commento
Invitiamo gentilmente chi utilizza questo spazio per i commenti a rimanere in tema con il contenuto del post e a mantenere un linguaggio rispettoso, anche quando le opinioni sono diverse. Si informa che non verranno pubblicati commenti contenenti promozioni commerciali.