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martedì 18 marzo 2014

Visita ai cantieri di Pedemontana: "A Lomazzo abbiamo visto le prime tracce di un’autostrada che punterà dritto nel verde della Brianza, spianando tutto quello che troverà sul suo percorso."


Report sulla visita ai cantieri di Pedemontana! 

di Gianmarco Corbetta, consigliere regionale M5S

Venerdì scorso io e Silvana Carcano, insieme a Marco Fraceti dell’Osservatorio Antimafia di Monza e Brianza, siamo andati in visita ai cantieri di Pedemontana, nonostante il diniego da parte loro in assenza di un “coordinamento” con l’assessore regionale alle infrastrutture Del Tenno (richiesta stravagante che rimandiamo al mittente!).


La prima tappa è stata a Lazzate, primo comune della provincia di Monza e Brianza toccato dai lavori preliminari del tratto B1, quello che dovrebbe collegare Lomazzo all’imbocco della Milano Meda a Lentate sul Seveso.


E già questa è una prima notizia! Pedemontana ha fatto ufficialmente il suo ingresso nella nostra provincia e la B1, seppur con delle opere ancora in fase embrionale, è in via di realizzazione! Qui le ruspe di Pedemontana, senza un cartello o una recinzione, stanno abbattendo una parte del Bosco del Battù di Lazzate, uno dei pochi angoli verdi che erano rimasti nella nostra provincia! Vedere a terra tutti quegli alberi centenari mi ha messo addosso una tristezza infinita… e questo sarebbe progresso??


Già a Lazzate siamo stati intercettati da alcuni uomini di Pedemontana, che ci hanno pedinato in auto in tutti i nostri spostamenti.
Di seguito ci siamo spostati al vero e proprio cantiere di Lomazzo, dove stanno realizzando l’innesto con l’A8.  Hanno anche impostato i lavori per il proseguimento dell’autostrada verso Lentate.  Abbiamo visto le prime tracce di un’autostrada che punterà dritto nel verde, spianando tutto quello che troverà sul suo percorso.


Qui abbiamo avuto il primo contatto con gli uomini di Strabag, a cui abbiamo chiesto di visitare il cantiere ottenendone un diniego assoluto.
Abbiamo costeggiato l’area delimitata dalle reti del cantiere, fino a quando abbiamo trovato un cancello completamente spalancato e abbiamo deciso di entrare. Ma dopo poche decine di metri abbiamo visto arrivare sgommando le jeep di Strabag che ci hanno fermato e accompagnato fuori. Ne è nato un diverbio, che comunque si è risolto in pochi minuti.

 

Di fatto qui i lavori non li abbiamo visti, perché il cantiere è molto esteso e in qualche modo “coperto” da alcune montagnette di terreno.

Ad ogni modo ci è parso molto grave che un cancello fosse completamente aperto e incustodito,  con possibilità di accesso da parte di chiunque!

A questo punto torneremo alla carica nel prossimo futuro perché intendiamo vigilare sulla regolarità dei lavori, sia tramite visite dirette in loco che tramite interrogazione e richieste di accesso agli atti.

Non finisce qui.

Qui il report di Monza Brianza TV, che ci ha accompagnato nell’avventura:



(tratto dal blog di Gianmarco Corbetta)

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