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sabato 3 maggio 2014

L'antico complesso di Cascina Donetta a Seregno


Chissà quante volte ci siamo passati, probabilmente domandandoci il perché di quella via a zig-zag e non facendo caso a quel vecchio edificio sull'angolo. Difficilmente avremo pensato di passare da una cascina con più di tre secoli di vita alle spalle. Stiamo parlando delle vie Foppa e Cimabue, andando dal centro di Seregno verso il Ceredo, e la cascina in questione si chiamava Donetta o Donnetta, conosciuta più avanti anche come Cassinetta.


E' classificata dalla Regione Lombardia tra i beni culturali esistenti a Seregno, anche se nella scheda relativa si dice che la prima notizia risale al 1896, mentre in realtà è di quasi due secoli prima (o forse anche di più, se si andasse a cercare tra documenti più antichi). La troviamo registrata nelle mappe del catasto teresiano, risalenti al 1722, quando constava di tre edifici, uno a sud e due a nord dell'attuale via Cimabue.

Catasto Teresiano - 1722
Le prime cascine in territorio seregnese erano sorte già cavallo del 1500; nel censimento del 1546 se ne trovano citate cinque, di cui quattro ai confini del comune, cioè la cassina Arienti (S. Carlo) al confine con Desio, la cassina del Ceredo (o Chiaré) al confine con Meda, la cassina San Salvatore, allora al confine con Carate, e la cassina Savina, ora in comune di Cesano Maderno; la quinta cascina, di Sant'Agostino, si trovava invece all'interno del borgo. In un documento del 1713 se ne erano aggiunte altre tre: la cassina Donetta, appunto, la cassina Villanova o di San Giuseppe (al confine con Desio) e la cassina Selvaggio, presso la Cassina Savina.


La cascina Donetta dunque è probabile che risalga al '600. Non siamo esperti di antica architettura rurale - e quindi potremmo anche essere smentiti - ma la porzione di edificio all'angolo tra le vie Foppa e Cimabue (sul lato sud di questa), con la sua struttura massiccia e la ridotta finestratura, ci sembra plausibile che risalga a quell'epoca.


Addossata a questa, a ovest, è stata edificata una parte più elevata, di 4 piani, evidentemente più recente, così come più recenti sono il fienile vicino e un edificio a sud di questo. Tutte queste costruzioni risultano però nel catasto di metà '800.

Catasto Lombardo Veneto - 1856/1873
Gli edifici di fronte, sul lato nord di via Cimabue - due dei quali, come detto, sono pure riportati nel catasto teresiano - sono stati chiaramente rimaneggiati in varie fasi; ma rimane una specie di torretta colonnata che sembra anch'essa di antica origine e fa pensare ad una casa non proprio popolare.


Nel catasto teresiano si parla di una casa delle Reverende Madri di Meda (il ricco e potente monastero di San Vittore), una di Vittore Mariano di Donetta e una del Beneficio del Prete Antonio Giusano. Ma ovviamente nè le monache nè il prete abitavano lì.

Catasto Teresiano - 1722
Il tutto meriterebbe studi più approfonditi e sicuramente di essere valorizzato di più a livello locale.

Ambito di trasformazione ATm-3 - PGT Seregno - 2014
Viceversa purtroppo nel nuovo PGT si consente l'edificazione nell'area verde di pertinenza dell'antica cascina, nella parte che si affaccia su via Cadore; in tal modo si finirebbe di soffocare gli storici edifici, che già attualmente scompaiono in mezzo alle edificazioni moderne. Varie associazioni hanno presentato osservazioni al PGT per impedire l'edificazione.


Di certo Seregno nel passato (anche più recente, vedi la ristrutturazione di Palazzo Castelli) non ha mostrato un grande rispetto per le sue antiche vestigia, di cui ormai rimane ben poco; appunto per questo è importante preservare e valorizzare nel miglior modo possibile quello che è rimasto.

Palazzo Castelli - La facciata su via Leonardo da Vinci prima dell'intervento. Si possono notare diversi tipi di inferriate, segno della presenza delle antiche carceri pretoriali del XVIII secolo.
Palazzo Castelli - La facciata dopo l'intervento
Curiosità:
Alla fine degli anni '20 dello scorso secolo, due locali di Cascina Donnetta furono sede di una scuola rurale, come risulta dall'Archivio Storico del Comune.

Testo di Chiara Ballabio
Fotografie di Zeno Celotto

© riproduzione riservata

Riferimenti bibliografici:
Seregno. Una comunità di Brianza nella storia (secoli XI-XX). A cura di G. Picasso e M. Tagliabue - Seregno 1994

4 commenti:

  1. Bell'articolo complimenti. Quanto a Cascina Donetta
    lancerei una petizione contro quanto previsto dal PGT.
    GC

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    1. Questa è l'ennesima prova di come questa giunta leghista e forza italiota trascuri i beni esistenti ed i tesori storici della tradizione storica seregnese. I valori padani?? il sindaco mariani che è anche assessore alla cultura che ne sa di cultura, beni architettonici, valori storici....tutto già esistente.....non costa niente se non conservare e valorizzare!!! Se questo sindaco leghista candidato in Europa portasse la stessa competenza ed interesse in Europa.....povera Europa!!!!

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    2. Se lo scopo della Lega è quello di distruggere l'Europa potrebbe essere la persona giusta (visto come ha ridotto Seregno)

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    3. Ringraziamo GC per i complimenti e per il suggerimento. Lo scopo di questo post ed in generale di questo blog è quello di condividere e diffondere conoscenze ed informazioni in quanto riteniamo che questo sia uno dei modi per difendere il nostro territorio. L'osservazione per la tutela di cascina Donetta è stata presentata, oltre che dalle associazioni ambientaliste, anche da altre associazioni. Ci auguriamo che su questo punto si possa intraprendere un'azione comune.

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